
Storico accordo UE - Paesi del Golfo
Roma, 29 maggio 2025 – L’annuncio arriva dopo l’intesa politica raggiunta lo scorso 10 aprile tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente degli EAU Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
Il via libera ufficiale è stato dato mercoledì 29 maggio a Dubai dal commissario europeo per il Commercio e la Sicurezza economica, Maroš Šefčovič, e dal ministro emiratino Thani bin Ahmed al Zeyoudi. I due hanno confermato l’ambizione di concludere un’intesa “commercialmente vantaggiosa” e definito una roadmap negoziale, con i primi incontri tecnici previsti già per il mese di giugno.
“L’avvio dei negoziati commerciali tra UE ed Emirati è una tappa fondamentale”, ha affermato un una nota Ursula von der Leyen. “Lavoreremo insieme per concludere un accordo che possa portare benefici alle nostre popolazioni e alle nostre imprese, rafforzando la cooperazione in settori cruciali come l’energia rinnovabile e le tecnologie digitali”, ha aggiunto.
Anche il commissario Šefčovič ha rimarcato il valore strategico dell’intesa in cantiere, affermando: “L’Europa continua a essere un partner commerciale affidabile, che rispetta gli accordi stipulati. Ed è naturale cercare di consolidare le nostre relazioni con partner di lunga data e affidabili come gli Emirati Arabi Uniti”.
Secondo il commissario UE, “un accordo di libero scambio bilaterale schiuderebbe enormi opportunità commerciali sia per le imprese europee che per quelle emiratine”. L’obiettivo di Bruxelles e Abu Dhabi “è quindi raggiungere un accordo ambizioso che abbia un significato commerciale per entrambe le parti, che apporti benefici tangibili e duraturi, oltre alla prevedibilità, essenziale per qualsiasi attività commerciale di successo”. Per il commissario UE, “ciò rafforzerebbe la nostra cooperazione regionale con i paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo”.
I negoziati si concentreranno inizialmente sulla riduzione dei dazi doganali per beni e servizi, sulla facilitazione degli scambi digitali e degli investimenti, e sull’accesso ai mercati nei settori strategici. Particolare attenzione sarà rivolta alle filiere delle rinnovabili, all’idrogeno verde e alle materie prime critiche, con l’obiettivo condiviso di accompagnare la doppia transizione verde e digitale e rafforzare la sicurezza economica di entrambe le parti.
Secondo la Commissione europea, l’intesa con Abu Dhabi potrebbe rappresentare un volano per gli scambi e gli investimenti in comparti ad alto valore aggiunto come l’intelligenza artificiale, le tecnologie spaziali, la sanità avanzata, il fintech, la logistica e i sistemi alimentari sostenibili. L’accordo andrebbe ad arricchire la rete commerciale dell’Unione, che conta già 44 accordi in vigore con 76 Paesi, la più vasta al mondo.
Il valore degli scambi annuali di beni tra UE ed Emirati Arabi Uniti ammonta a 55 miliardi di euro, mentre il commercio di servizi raggiunge i 39 miliardi. Abu Dhabi è il primo partner per l’export europeo nella regione del Golfo e il principale destinatario degli investimenti diretti europei, che oggi ammontano a 186 miliardi di euro. Solo nell’ultimo anno, le esportazioni europee verso il Paese sono cresciute del 15%, e del 48% rispetto al 2019.
Le esportazioni emiratine verso l’UE includono principalmente petrolio, gas e metalli di base, mentre l’Europa esporta automobili, macchinari, prodotti chimici, alimentari e, sempre più, tecnologie green. I dazi più alti applicati dagli Emirati riguardano attualmente tabacco, vini e superalcolici, oltre ai prodotti dolciari.
L’accordo rappresenterebbe un importante tassello geopolitico ed economico, rafforzando la presenza europea in una regione chiave e consolidando una partnership con uno degli attori economici più dinamici e globalmente connessi del mondo arabo.