Lunedì 23 Giugno 2025
Redazione Euractiv Italia
Europa

Shein nel mirino dell’UE per violazioni alle norme a tutela dei consumatori

Il marketplace e rivenditore online di proprietà cinese Shein torna al centro dell’attenzione delle autorità di tutela dei consumatori europee per una serie di pratiche che violano le normative UE a tutela dei consumatori.

La Rete Cpc ordina a Shein di adeguarsi alle leggi Ue sui consumatori

La Rete Cpc ordina a Shein di adeguarsi alle leggi Ue sui consumatori

Lunedì 26 maggio, a seguito di un’indagine coordinata a livello europeo, la Rete di Cooperazione per la Tutela dei Consumatori (CPC), composta dalle autorità nazionali per la tutela dei consumatori e dalla Commissione Europea, ha notificato a SHEIN una serie di pratiche sulla sua piattaforma che violano la normativa UE in materia di tutela dei consumatori. La Rete CPC ha incaricato SHEIN di adeguare tali pratiche alla normativa UE in materia di tutela dei consumatori. SHEIN è ancora sotto inchiesta ed è stata invitata a fornire ulteriori informazioni alla Rete CPC.

Questo è l’ultimo esempio del crescente controllo esercitato dall’UE sul mercato cinese e sull’azienda di moda ultra-veloce, nell’ambito di sforzi più ampi per proteggere i consumatori, in particolare reprimendo le pratiche ingannevoli online e limitando la circolazione di merci pericolose e dannose per l’ambiente all’interno del mercato unico.

Le prime risposte

“Non esiteremo a chiedere conto alle piattaforme di e-commerce, indipendentemente da dove abbiano sede”, ha affermato Michael McGrath, commissario responsabile per la tutela dei consumatori.

La Commissione e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori hanno avviato l’indagine a febbraio. Tra le violazioni individuate durante l’indagine figurano: sconti falsi, pressioni sui consumatori per la vendita, informazioni mancanti e fuorvianti, etichette ingannevoli sui prodotti e recapiti nascosti per il servizio clienti di Shein.

La Commissione e le autorità nazionali stanno ancora indagando per verificare se l’algoritmo di Shein sia ingannevole, in particolare se “le classifiche, le recensioni e le valutazioni dei prodotti non siano presentate ai consumatori in modo fuorviante”. Stanno inoltre esaminando gli obblighi contrattuali di Shein con i venditori terzi.

Questa indagine trae origine da numerose normative europee a tutela dei consumatori, tra cui il regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti (GPSR), la direttiva sulle pratiche commerciali sleali e la direttiva sul commercio elettronico.

Un portavoce di Shein ha affermato a Euractiv.com che l’azienda sta “collaborando in modo costruttivo con le autorità nazionali per la tutela dei consumatori e la Commissione Europea” e “continua a impegnarsi nel processo per affrontare ogni preoccupazione”.

La lunga storia tra Shein e l’UE

Shein è stata designata come Very Large Online Platform (VLOP) il 26 aprile 2024 ai sensi del Digital Services Act (DSA). Quattro mesi dopo la sua designazione, Shein ha dovuto ottemperare agli obblighi più rigorosi applicabili alle VLOP. Tra questi, l’obbligo di valutare e mitigare adeguatamente eventuali rischi sistemici derivanti dai suoi servizi.

La Commissione sta attualmente conducendo indagini DSA su Shein che riguardano, tra l’altro, la presenza di contenuti e beni illegali sul marketplace di Shein, la trasparenza dei suoi sistemi di raccomandazione e le misure per mitigare i rischi relativi alla tutela dei consumatori, alla salute pubblica e al benessere degli utenti.

L’azione coordinata della Rete CPC contro Shein non pregiudica i procedimenti in corso da parte delle autorità nazionali. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha annunciato l’avvio di procedimenti nazionali sulle pratiche commerciali di Shein.

Analogamente, l’azione coordinata non pregiudica le indagini e i procedimenti che la Commissione europea ha avviato ai sensi del DSA o che potrebbe decidere di avviare in futuro. Inoltre, l’azione coordinata non preclude eventuali azioni di coercizione in corso o future da parte delle autorità di vigilanza del mercato ai sensi della normativa sulla sicurezza dei prodotti.

L’indagine della rete CPC è supportata anche da informazioni statistiche provenienti dai Centri europei dei consumatori sui problemi più frequenti nei reclami dei consumatori contro Shein.