Giovedì 19 Giugno 2025
Simone Cantarini – Euractiv
Europa

Lagarde propone l’euro come alternativa al dollaro in un mondo frammentato

La presidente della BCE invita l’UE a rafforzare difesa, economia e unità politica per dare finalmente all’euro una posizione di leadership

Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea

Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea

Roma, 27 maggio 2025 – L’ordine economico globale sostenuto per ottant’anni dalla leadership statunitense e dal primato del dollaro come valuta di riserva “si sta frammentando”. A lanciare l’allarme è la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, che intervenendo lunedì 26 maggio alla Hertie School di Berlino, in un evento organizzato dal Jacques Delors Centre, ha proposto con forza l’euro come possibile alternativa globale al biglietto verde.

“L’economia globale ha prosperato su una base di apertura e multilateralismo sostenuta dagli Stati Uniti”, ha ricordato Lagarde. Il sistema internazionale a guida americana ha favorito l’espansione del commercio e della finanza e si è rivelato “immensamente vantaggioso per l’Unione europea”. Ma oggi – ha avvertito – “sta andando in frantumi”.

La presidente della BCE ha puntato il dito contro il ritorno di logiche a somma zero, le tensioni commerciali alimentate dal protezionismo e il venir meno della cooperazione multilaterale.

Una deriva che mette in discussione anche il ruolo del dollaro. “I recenti sconvolgimenti stanno minacciando la centralità del dollaro nel sistema economico globale”, ha dichiarato la presidente della BCE, che nel suo intervento non ha mai nominato direttamente la nuova amministrazione statunitense guidata da Donald Trump. La sua erosione – ha aggiunto – comporta rischi per l’Europa, ma anche un’opportunità: “Potrebbe aprire la porta per un ruolo internazionale più forte dell’euro”.

Tre pilastri per un "momento euro" globale

Oggi l’euro rappresenta circa il 20% delle riserve valutarie mondiali, contro il 58% del dollaro, il livello più basso dal 1994. Come sottolineato dalla presidente della BCE, a differenza del passato si pone come una valuta internazionale accanto al dollaro. Tuttavia, questo non ha ancora convinto gli investitori. Per Lagarde, colmare questo divario è possibile, ma richiede “un impegno deciso su tre pilastri”: geopolitica, economia e una forte base giuridica.

Come indicato dalla presidente della BCE, sul piano geopolitico, l’Europa deve mantenere un chiaro impegno per il commercio aperto e rafforzare le sue capacità di sicurezza.

“Le garanzie militari rafforzano la fiducia nella valuta”, ha affermato, citando come esempio il legame tra potere militare e predominio del dollaro. In questo senso, le recenti iniziative europee per potenziare la difesa comune sono “una precondizione per l’internazionalizzazione dell’euro”.

Sul fronte economico, Lagarde ha invocato un mercato dei capitali più integrato, maggiore crescita e investimenti. “Abbiamo un enorme potenziale inespresso”, ha detto, denunciando ritardi su produttività, innovazione e creazione di asset sicuri. “Dobbiamo completare il mercato unico, sostenere le start-up e promuovere l’Unione dei mercati dei capitali”. Solo così – ha spiegato – l’euro potrà offrire agli investitori ciò che il dollaro ha sempre garantito: stabilità, liquidità e fiducia.

Infine, per quanto riguarda la base giuridica, la presidente della BCE ha ribadito l’importanza dello stato di diritto e di un’azione politica più unitaria. “La forza del nostro quadro giuridico è un vantaggio competitivo. Ma dobbiamo essere capaci di resistere alle pressioni esterne, parlare con una sola voce, e – se necessario – riformare le nostre istituzioni”.

Lagarde ha aperto anche alla possibilità di superare l’unanimità in alcune aree cruciali, consentendo un voto a maggioranza qualificata in settori in cui un singolo veto ha spesso ostacolato gli interessi collettivi degli altri 26 Paesi. “Ciò ci consentirebbe di agire con decisione come un'Europa unita”, ha osservato. 

“La storia del sistema monetario internazionale è fatta di rotture e discontinuità”, ha poi affermato la presidente della BCE, che invitato a guardare i momenti di cambiamento come un’opportunità. “L’euro – ha avvertito – non conquisterà una posizione di leadership “per inerzia”. “Non è un privilegio che ci verrà concesso. Dobbiamo guadagnarcelo”.