Venerdì 19 Aprile 2024

Gerusalemme, due esplosioni: un morto e 18 feriti. "Attacco coordinato"

Bombe alla fermata dell'autobus. La vittima sarebbe un 16enne di origini canadesi. Colpiti diversi bambini. Arrestati tre palestinesi

Tel Aviv, 23 novembre 2022 - Due esplosioni hanno scosso Gerusalemme e causato un morto e 18 feriti. La polizia pensa a un attacco coordinato. Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due ordigni, di alta qualità e controllati da remoto, sono stati nascosti in due sacche e lasciati accanto alle fermate dell'autobus tra i cespugli. Il primo è esploso intorno alle 7 di mattina a Givat Shaul, punto di ingresso ovest di Gerusalemme, durante l'ora di punta, mentre il secondo è detonato circa mezz'ora dopo a Ramot, altro luogo di accesso alla città. I dispositivi erano pieni di chiodi per massimizzare le vittime, riferisce l'emittente pubblica Kan, citando funzionari di polizia. Tre palestinesi sono stati arrestati in relazione agli attacchi: secondo le prime valutazioni, l'attentato sarebbero stato messo a segno da una cellula che conta diversi membri che conoscevano bene il territorio e che avevano pianificato da tempo l'azione. Il gruppo avrebbe agito in modo indipendente, senza alcuna guida da parte di un'organizzazione più grande.

Gerusalemme, i rilievi alla fermata dell'autobus (Ansa)
Gerusalemme, i rilievi alla fermata dell'autobus (Ansa)

La vittima aveva 16 anni e si chiamava Aryeh Shtsupak. Secondo Kan, il giovane aveva la cittadinanza canadese. Shtsupak risiedeva in un quartiere abitato a maggioranza da ebrei ortodossi e frequentava una yeshiva, scuola religiosa dove si studiano principalmente la Torah e il Talmud. Tra i feriti figura Naomi Pilichowski, figlia dell'editorialista del Jerusalem Post, Uri Pilichowski. 

L'organizzazione palestinese Jihad islamica ha definito "una risposta naturale all'occupazione" il duplice attacco. "L'operazione nella città occupata di Gerusalemme è una risposta naturale all'occupazione, al suo terrorismo e alle sue pratiche criminali contro l'indifeso popolo palestinese e i suoi luoghi santi", recita la nota diffusa dall'organizzazione palestinese e riportata dal Times of Israel, che ha sottolineato come nessuno si sia assunto finora la responsabilità dell'attacco compiuto con due ordigni nei pressi di due fermate di autobus. Anche Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, ha definito "l'azione" come un "messaggio all'occupazione" sul fatto che "il nostro popolo resterà saldo sulla propria terra e si aggrapperà al sentiero della resistenza".

Gli scontri in Cisgiordania

Sempre oggi un prolungato scontro a fuoco si è verificato a Nablus (Cisgiordania) quando miliziani palestinesi hanno cercato di impedire con la forza l'ingresso di reparti dell'esercito israeliano che scortavano comitive di ebrei ortodossi diretti al sito religioso noto come 'Tomba di Giuseppè, il patriarca biblico figlio di Giacobbe. Secondo la radio militare israeliana i miliziani hanno sparato a lungo e hanno fatto ricorso ad ordigni. In questi incidenti, riferisce la agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, è rimasto ucciso un adolescente palestinese, Ahmed Amjad Shehadeh. Inoltre quattro palestinesi sono stati feriti e decine di altri sono rimasti intossicati da gas lacrimogeni. Fra le forze israeliane e fra i fedeli ebrei - stimati in in alcune centinaia - non si sono avute vittime.