
Morwell, 3 novembre 2023 – Caso particolare, quello trattato nel tribunale della piccola e pacifica Morwell, nel sud dell’Australia: Erin Patterson, 49 anni, non solo ha ucciso parte della sua famiglia con un pranzo a base di funghi velenosi, ma avrebbe anche cercato di uccidere tre volte il suo ex marito.
La vicenda finisce sotto gli occhi di tutti nel luglio scorso, quando in seguito a un pranzo a base di filetto ai funghi a casa di Erin, i suoi ex suoceri Gail e Don Patterson, la zia dell’ex marito Heather Wilkinson e lo zio Ian Wilkinson si sentono male e vengono poi portati all’ospedale della città, dove solo l’ultimo riuscirà a salvarsi.
I dubbi non possono che posarsi su Erin, l’unica a non risultare intossicata assieme ai suoi figli. La donna si difende da subito, sostenendo di aver semplicemente cucinato dei funghi champignon comprati al supermercato e dei funghi secchi acquistati in una bottega asiatica.
Ma secondo gli inquirenti l 49enne avrebbe aggiunto tra gli ingredienti la letale tignosa verdognola, anche conosciuta come “angelo della morte”, un fungo pesantemente velenoso se ingerito, capace di portare il fegato alla necrosi anche in piccole quantità. I sintomi dei malcapitati non solo corrispondono a quelli causati dall’ingestione della tignosa, ma essa è anche molto presente in natura nella zona della strage.
Dalle indagini emerge ora che la donna avrebbe cercato di uccidere l’ex marito, Simon Patterson, ben tre volte tra il novembre del 2021 e il settembre del 2022. Anche lui avrebbe dovuto partecipare al pranzo fatale, per poi rinunciare all’ultimo.
Erin Patterson dichiara che i figli hanno consumato la carne il giorno seguente senza alcun sintomo preoccupante, dopo aver grattato via i funghi. Attualmente, la 49enne rimane in arresto nell’attesa che cominci il processo più mediatico degli ultimi anni in Australia.