Migranti, Erdogan: "Presto milioni verso l'Europa". Bimbo muore a Lesbo

Il premier turco all'Europa: "Dovrete prendervi la vostra parte del fardello". Merkel: "La sua condotta è inaccettabile". A Lesbo (Grecia) bimbo muore nel naufragio di un barcone

Migranti alla frontiera con la Grecia (Dire)

(DIRE) Roma, 2 mar. - La presentazione di domande di asilo in Grecia e' stata sospesa per tutto il mese: lo ha annunciato il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, secondo il quale per impedire l'ingresso di nuovi migranti provenienti dalla Turchia "il livello di deterrenza ai confini e' stata portata al massimo". Secondo dirigenti del governo di Atene, a ieri le forze di polizia avevano bloccato circa 10mila persone in procinto di attraversare la frontiera di terra con la Turchia, in particolare nell'area di Evros. Venerdi' il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva detto che Ankara avrebbe permesso il transito dei migranti verso i Paesi dell'Ue a seguito dell'intensificarsi del conflitto armato nella regione siriana di Idlib. (Vig/Dire) 11:06 02-03-20

Roma, 2 marzo 2020 - Nel giorno in cui un bimbo muore nel naufragio di un barcone, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan lancia un chiaro avvertamenti all'Europa: "Da quando abbiamo aperto i nostri confini, il numero di migranti diretti in Europa è di centinaia di migliaia. Presto sarà nell'ordine di milioni". E riferendosi agli europei, ha rincarato la dose parlando della sua decisione di lasciar passare i migranti verso l'Ue dopo l'uccisione di 34 suoi soldati in Siria, dove Ankara lamenta un mancato appoggio europeo: "Pensavano che stessimo bluffando, ma quando abbiamo aperto le porte sono cominciate ad arrivare le telefonate... Ho detto loro: ormai è fatta. Adesso dovrete prendervi la vostra parte del fardello...". Per poi aggiungere: "Il periodo dei sacrifici unilaterali in favore dei rifugiati è finito. Conduciamo una battaglia il cui obiettivo è di regolare la crisi umanitaria innescata dallo spostamento di milioni di siriani verso il nostro Paese e di garantire la sicurezza del nostro territorio". 

"Alle 13.50 (le 11.50 in Italia, ndr) il numero dei migranti che lasciano il nostro Paese attraverso Edirne (la provincia di frontiera turca con Grecia e Bulgaria, ndr) sono 117.677". Lo scrive su Twitter il ministro dell'Interno di Ankara, Suleyman Soylu. La cifra è di circa dieci volte superiore a quella riferita dalle autorità di Atene e dalle ong internazionali.

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Morto un bambino

Un'altra tragedia sulle imbarcazioni della disperazione. Un bambino è morto oggi al largo dell'isola di Lebso in un naufragio di una imbarcazione di fortuna sulla quale si erano stipati una cinquantina di migranti. Lo ha riferito all'Afp una portavoce della polizia portuaria. La guardia costiera è intervenuta verso le 8,30 locali al largo del'isola greca del mar Egeo. "Quarantasei persone sono sane e salve", ma un bambino è stato ripescato "incosciente" e non ha potuto essere rianimato, ha detto la portavoce aggiungendo che un secondo bambino è stato ricoverato in ospedale.

Intanto l'associazione di volontari Consolidated Rescue Group ha denunciato: "La Guardia costiera greca sta facendo tornare diverse barche in Turchia dopo aver sabotato il motore. Almeno quattro imbarcazioni sono state riportate verso le coste turche dalla Guardia costiera greca".

Rifugiato siriano ucciso

Un rifugiato siriano che tentava di raggiungere la Grecia dalla Turchia è stato ferito mortalmente oggi a seguito di un intervento delle forze di sicurezza greche per bloccare il passaggio di migranti assiepati alla frontiera. "Tutti gli Stati hanno il diritto di controllare le loro frontiere e gestire i movimenti irregolari, ma allo stesso tempo devono astenersi dall'uso eccessivo e sproporzionato della forza", ha dichiarato in una nota l'Unhcr. "Né la Convenzione del 1951 sulle status dei rifugiati, né le leggi dell'Ue rappresentano una base legale per sospendere le domande di asilo", aggiunge l'agenzia Onu dopo che ieri Atene ha annunciato la sospensione delle nuove richieste.

La relazione degli 007

Non ci sono al momento segnali che i combattenti jihadisti abbiano o stiano utilizzando i canali migratori per raggiungere l'Europa. Lo scrivono gli 007 nella relazione al Parlamento confermando invece, per quanto riguarda la rotta tunisina, l'esistenza di "reti criminali italo-tunisine" coinvolte oltre che nel traffico di migranti anche nel contrabbando di tabacchi e nel traffico di droga. Segnalano inoltre due fenomeni connessi alla tratta: il ricorso alle 'navi madr' e un aumento degli sbarchi fantasma.

La Ue in Grecia

Domani intanto (martedì 3 marzo) i presidenti di Commissione Ue, Eurocamera e Consiglio Europeo saranno alla frontiera terrestre tra Grecia e Turchia con il premier greco Mitsotakis. «Riconosciamo che la Turchia si trova in una situazione difficile riguardo ai profughi, ma quanto vediamo non può essere una soluzione». Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che annuncia: "stabiliremo una discussione più intensa" con Ankara, «per capire dove occorre maggiore sostegno, ricordando che abbiamo un accordo in corso, che riteniamo sia la giusta base per iniziare il dialogo. Presto il commissario Lenarcic sarà alla frontiera turca, a Gaziantep, per valutare la situazione. Von der Leyen ha altresì detto: "La sfida della Gregia è una sfida europea".

Merkel

Dura presa di posizione di Angela Merkel sulla questione Turchia-Grecia. Erdogan "non si sente sufficientemente sostenuto al momento", dice la cancelliera, ma con tutta la dovuta comprensione per il presidente turco è "del tutto inaccettabile che questo venga risolto a spese dei rifugiati". Secondo la Merkel i migranti "sono messi in una situazione in cui sono costretti ad andare al confine e finiscono in pratica in un vicolo cieco".