Influenza aviaria: emergenza sanitaria in Brasile. In vigore per 180 giorni. Sale il numero di casi accertati

Il provvedimento del Ministero dell’agricoltura per preservare la produzione avicola commerciale e la salute umana. Ma il rischio di trasmissione all’uomo è ancora basso

Si diffonde l'influenza aviaria in Brasile

Si diffonde l'influenza aviaria in Brasile

San Paolo (Brasile), 23 maggio 2023 – E’ emergenza sanitaria e veterinaria in tutto il Brasile. Lo ha annunciato il Ministero dell’agricoltura brasiliano per contrastare l’ondata di virus di influenza aviaria H5N1 che da giorni ha investito il Paese.

Il provvedimento, che resterà in vigore per 180 giorni a partire da oggi, è stato preso dopo aver riscontrato nuovi casi di aviaria tra gli uccelli selvatici. La misura ha lo scopo di “impedire che la malattia raggiunga la produzione avicola di sussistenza e commerciale, ma anche di preservare la fauna selvatica e la salute umana”. Era stata già “prevista e ampiamente discussa”, ha detto l’Associazione brasiliana delle proteine animali (Abpa), in accordo con il settore produttivo.

Da quando ha fatto la sua comparsa lo scorso anno, il virus sta causando un’elevata mortalità tra gli uccelli selvatici e il pollame come anatre e polli; migliaia di uccelli sono già morti per la malattia o sono stati abbattuti a causa di questa. Centinaia di allevamenti sono stati messi in quarantena e, in alcuni casi, sono state cancellate le esportazioni verso il Sud America.

Secondo i dati del 2022 diffusi dal Ministero dell’agricoltura, il Brasile si trova al primo posto a livello mondiale per esportazione di pollame, con il 35% del mercato, ma finora era stato sempre risparmiato da questo genere di virus.

I primi 5 casi del sottotipo H5N1 sono stati rilevati nel sud-est del Paese in alcuni esemplari di uccelli selvatici, tutti della specie Thalasseus acuflavidus e noti come 'Trinta-rè is-de-bandò (beccapesci). Uno di questi è stato trovato nello Stato di Rio de Janeiro; i restanti 4 in quello di Espírito Santo. Proprio qui, nella città di Vitòria, il 17 maggio era arrivata la prima segnalazione di un caso di H5N1 da parte del Ministero della Salute in un paziente 61enne, che presentava sintomi della malattia.

Gli ultimi tre casi, i più recenti, sono stati individuati ieri, facendo salire a 8 il numero totale di casi segnalati nella seconda metà del mese di maggio. 

Come precisa il ministero, sono state mobilitate delle “risorse” per prevenire un’ulteriore diffusione del virus. In tutto il territorio è stato inoltre esteso il divieto di fiere, concorsi ed esposizioni di pollame, già precedentemente in vigore nel Paese. In aggiunta, la segreteria statale dell’Agricoltura ha raccomandato l’isolamento di tutti gli uccelli e maggiori controlli nei luoghi di produzione. Misure preventive sono state diffuse anche dalla segreteria statale della Salute, che ha rafforzato le linee guida per scongiurare la diffusione dell’influenza aviaria anche tra gli esseri umani.

Per il momento si sa che la trasmissione all’uomo è rara, anche se potrebbe avvenire attraverso il contatto ravvicinato con uccelli infetti. Nel frattempo, continuano le indagini per capire le dinamiche alla base della diffusione del virus.