New York, 8 novembre 2022 - Stati Uniti alle urne oggi per le elezioni di Midterm (di metà mandato), che si tengono 2 anni dopo le elezioni presidenziali. Porteranno al rinnovo di gran parte del Congresso Usa. Con le Midterm si eleggono 435 membri della Camera dei Rappresentanti e un terzo dei membri del Senato (35 su 100).
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Nel caso della Camera ogni Stato che elegge un numero di deputati proporzionale alla sua popolazione (in testa c'è la California con 53 rappresentanti eletti). Per il Senato invece ogni Stato (anche in date differenti) elegge due senatori. In molti Stati si va alle urne anche per rinnovare le assemblee elettive, eleggere i governatori (in 36 Stati su 50) ed esprimersi su una serie di referendum.
Oltre 40 milioni di americani hanno già votato in anticipo, superando il record del 2018.
- La rincorsa dei democratici
- I numeri attuali al Congresso
- Gli Stati in bilico al Senato: cosa dicono i sondaggi
- I comizi: Trump verso la ricandidatura
La rincorsa dei democratici
Storicamente il risultato delle Midterm è di segno opposto rispetto alle ultime presidenziali. Anche questa tornata non fa specie, con i repubblicani proiettati, secondo i sondaggi, verso la riconquista della Camera mentre al Senato l'esito è più incerto: molto dipenderà da cosa accadrà negli Stati 'battleground' (letteralmente campo di battaglia), dove cioè il risultato è in bilico. Le elezioni di Midterm "sono in genere referendum sul partito al potere e i Democratici devono sfidare decenni di quella storia politica per ottenere il controllo del Senato", scrive il New York Times, mentre "per ottenere la maggioranza, i repubblicani devono guadagnare un solo seggio". Intanto, secondo un sondaggio del Wall Street Journal, i repubblicani starebbero guadagnando sostegno crescente sulla popolazione afroamericana. Non è un caso se l'ultimo comizio di Biden si è tenuto proprio in una università storicamente frequentata da ragazzi di colore, nel Maryland.
I numeri attuali al Congresso
Attualmente il Congresso è a maggioranza democratica: 222 seggi dem contro i 212 repubblicani alla Camera (un seggio è vacante) mentre al Senato c'è parità (50 a 50), ma i democratici hanno il voto in più della vicepresidente Kamala Harris. Una situazione frutto delle elezioni di metà mandato del 4 novembre 2018, quando alla Casa Bianca c'era Donald Trump.
Gli Stati in bilico al Senato: cosa dicono i sondaggi
Gli Stati dove l'esito è più incerto sono Nevada e Georgia, con gli sfidanti repubblicani testa a testa con gli uscenti democratici, Pensylvania, dove il candidato democratico mantiene un leggero vantaggio e Arizona, dove l'uscente Mark Kelly sorpassa nettamente il concorrente repubblicano Blake Masters, con il 51% delle intenzioni di voto contro il 45%. Un sondaggio di ottobre di Penn Program on Opinion Research and Election Studies/SurveyMonkey negli Stati in bilico diceva che in Arizona, Florida, Georgia, Ohio, Carolina del Nord, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin che i candidati repubblicani erano in vantaggio su quelli democratici del 6% (con il 53% contro il 47%). La corsa per il Senato è comunque "molto volative e imprevedibile", sottolinea il New York Times. Considerata chiave anche la corsa a governatore nella roccaforte democratica dello Stato di New York, dove la governatrice uscente Kathy Hochul è in affanno contro Lee Zeldin, repubblicano trumpiano.
Georgia
Sfida tutta afroamericana in Georgia fra il democratico Raphael Warnock, pastore della chiesa battista Ebenezer di Atlanta (dove ha ereditato il pulpito di Marther Luther King) e il repubblicano trumpiano Herschel Walker, ex giocatore di football anti-abortista accusato da due donne di averle spinte a interrompere le loro gravidanze pagando con assegni salati. Secondo i sondaggi di Five Thirty Eight, Walker sarebbe in vantaggio di mezzo punto percentuale. In Georgia tiene banco anche la battaglia per il ruolo di governatore, tra la democratica Stacey Abrams e Brain Kemp.
Pennsylvania
In Pennsylvania il seggio del Senato è conteso da il repubblicano il medico Mehmet Oz ('Dr Oz'), star tv che ha l'appoggio di Trump e il vice governatore democratico John Fetterman, colpito da un ictus nei mesi scorsi. I sondaggi ancora danno in vantaggio il secondo, ma lo scarto si è ridotto nelle ultime settimane. Per il titolo di governatore si sfidano il senatore statale di destra Doug Mastriano, trumpiano di ferro, e il procuratore generale Josh Shapiro.
Nevada
In Nevada ci sono le maggiori possibilità di vedere il passaggio di un seggio dai democratici ai repubblicani. Decisivo sarà il voto degli ispanici. Qui il duello al Senato è fra la democratica Catherine Cortez Masto, la prima latina eletta in Senato nella storia americana, e il repubblicano appoggiato da Trump e sostenitore delle elezioni rubate del 2020 Adam Laxalt. Secondo il sondaggio di Five Thirty Eight, quest'ultimo sarebbe in vantaggio di un punto percentuale.
Arizona
In Arizona la repubblicana Blake Masters si scontra per un posto in Senato con Mark Kelly, l'ex astronauta della Nasa marito della deputata Gabby Giffords. Nelle ultime settimane, il vantaggio di Kelly nei sondaggi, inizialmente rassicurante, si è ridotto a 2,2 punti percentuali. Per la carica di governatore sono in campo la dem Katie Hobbs e la repubblicana Kari Lake, ex star tv, definita da alcuni la 'Trump donna'.
Ohio
In Ohio sarà battaglia fra il deputato democratico Tim Ryan e il finanziere repubblicano JD Vance, una volta conosciuto per il suo motto "Mai con Trump", diventato poi trumpiano.
Wisconsin
Considerato incerto anche il voto in Wisconsin, dove il repubblicano Ron Johnson, che ha votato contro la certificazione della vittoria elettorale del 2020 di Joe Biden, sfida la dem Mandela Barnes, che i conservatori considerano di estrema sinistra.
New Hampshire
Uno Stato inaspettatamente in bilico è il New Hampshire. La popolarità della senatrice democratica Maggie Hassan è in calo e ora il suo vantaggio è solo di 3,7 punti percentuali (Five Thirty Eight) sul repubblicano Don Bolduc, un ex militare che, dopo aver sostenuto le teorie cospirative di Trump durante la sua campagna per le primarie, ha poi dichiarato di credere alla regolarità del voto dopo aver fatto "molte ricerche".
I comizi: Trump verso la ricandidatura
E' battaglia di dichiarazioni fra il presidente democratico Joe Biden e Donald Trump, che starebbe per ufficializzare il suo ritorno in campo in vista delle prossime presidenziali. "È arrivato per voi il momento di difendere la democrazia", è l'appello lanciato da Biden in Maryland, nell'ultimo comizio prima del voto, tenuto in una università storicamente frequentata da afroamericani. "Sappiamo visceralmente che la nostra democrazia è in pericolo, ma noi saremo all'appuntamento. Il potere in America è là dove è sempre stato: nelle vostre mani, le mani del popolo". Donald Trump replica da Vandalia, in Ohio, presente tutta la sua famiglia, compresi i tre figli, Donald Jr, Ivanka e Eric Trump. "Farò un grandissimo annuncio il 15 novembre a Mar-a-Lago", dichiara, ventilando di volersi candidare di nuovo alla presidenza degli States. Intanto non risparmia offese all'indirizzo di Nancy Pelosi, speaker dem della Camera, che l'ex presidente definisce "un animale". "Mi ha messo sotto impeachment per due volte, per nulla", ha aggiunto, quasi per giustificarsi.