Elezioni Usa, Edward Luttwak: "Ha trionfato il vigore di Trump. Biden troppo soft"

Il dibattito presidenziale

Edward Luttwak

Edward Luttwak

Per Edward Luttwak, politologo americano, non ci sono dubbi. Donald J. Trump, presidente in carica, ha vinto il primo dei tre dibattiti televisivi.

In maniera convincente?

"Non del tutto. Accade sempre così. Nel primo dibattito il presidente in carica non va molto bene".

Avrebbe dovuto stracciare il rivale, stando alle aspettative.

"Non l’ha stracciato, ma ne ha sbiadito la figura ancora di più. Trump ha offerto un’immagine di vigoria e impeto. Biden di debolezza e incertezza. Con una sola eccezione".

Quale?

"Nei 10 minuti durante i quali, guardando l’obiettivo, si è rivolto direttamente agli elettori. Per il resto debole, confuso, timoroso".

Timoroso di cosa?

"Biden teme che la sinistra del partito finisca per non votarlo".

E perché?

"Perché dalla sinistra del partito è considerato uno che tradirà il contratto elettorale fatto con Bernie Sanders. E allora per i radicali meglio altri quattro anni di Trump e poi presentarsi con un candidato tipo Sanders".

È una speculazione?

"Di più. La sinistra ha una rivista intitolata Jacobin. Considera Biden un uomo del vecchio sistema, uno che finirà per annacquare qualsiasi programma socialista".

Un esempio?

"La riforma della polizia che, come si sa, dipende dai sindaci e non dal presidente. I radicali in omaggio al movimento Black Lives Matter vogliono tagliarne i fondi e ridurne la presenza. Biden ieri sera si è dichiarato contrario. Un altro esempio? L’ecologia. Biden considera costoso e antieconomico l’estremismo verde di Alexandria Ocasio Cortez, astro nascente dei liberal".

Insomma Biden potrebbe avere defezioni a sinistra.

"Sì. Ecco perché si è sempre ben guardato dal condannare le violenze nelle città americane".

Ma ieri sera l’ha fatto.

"Con quattro mesi di ritardo. E comunque ha rifiutato di definire Antifa un’organizzazione violenta se non addirittura terrorista come afferma Trump".

Il 15 ottobre ci sarà il secondo dibattito.

"Quello sarà il più importante. Ma Trump questa volta dovrà arrivare preparato. Martedì sera non lo era. L’aveva snobbato. E così, tanto per fare un altro esempio, quando ha parlato della pandemia non ha detto che i morti e i malati in molti altri Paesi sono stati percentualmente più che negli Stati Uniti".

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