
Karol Nawrocki e Rafal Trzaskowski
Roma, 1 giugno 2025 – Alle elezioni presidenziali in Polonia, stando alle prime proiezioni delle 23, è in vantaggio il candidato sovranista Karol Nawrocki, presentatosi con una lista indipendente appoggiata dal Pis, che ha conquistato il 50,7% dei voti; il sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski, 53 anni, candidato di Piattaforma civica (il partito di Donald Tusk), ha ottenuto invece il 49,3%. Le prime proiezioni ribaltano il risultato indicato degli exit poll che davano leggermente avanti il sindaco Trzaskowski. Il candidato filoeuropeista vicino a Donald Tusk aveva rivendicato la vittoria intorno alle 21, dopo i primi exit poll che lo vedevano avanti di un soffio, pur ammettendo di dover attendere la conferma nelle prossime ore. "Sarò il presidente che unirà tutti i polacchi", aveva aggiunto. Ma Nawrocki non si era dato affatto per vinto replicando: "Vedrete che stanotte vinceremo e salveremo la Polonia".
Con il voto di oggi la Polonia decide non solo chi sarà il nuovo Capo di Stato per i prossimi 5 anni, bensì il futuro assetto del paese e il suo ruolo in Europa e nel mondo, come hanno più volte dichiarato gli stessi protagonisti della campagna elettorale. E in effetti a scontrarsi sono due visioni opposte: il sindaco di Varsavia, che negli ultimi anni ha condiviso con Donald Tusk la guida del partito Piattaforma civica, vincitore delle politiche nel 2023, si dichiara aperto al dialogo e alla ricerca di un ampio consenso sociale, per far uscire la società polacca dalle drastiche divisioni dovute all'operato fra 2015 e 2023 del governo populista del partito Diritto e giustizia (Pis). L’elezione di Trzaskowski potrebbe aprire la strada all'implementazione di diverse leggi, bloccate a partire dal 2023 dal veto presidenziale dell'uscente capo di stato Andrzej Duda, anche lui legato al Pis di Kaczynski. Fra le questioni più urgenti, sollecitate dall'Unione europea, c'è sostanzialmente il ritorno della Polonia allo stato di diritto: Duda per anni ha infatti ignorato le critiche e le sentenze negative dei tribunali Ue nominando i giudici secondo procedure politiche, ritenute non conformi alle leggi europee.
Nel campo internazionale, da presidente, il sindaco di Varsavia potrebbe sostenere una maggiore integrazione della Polonia nell'Ue anche nel campo della difesa e della collaborazione euro-atlantica. Nawrocki, storico, guarda invece in una direzione opposta: vede la Polonia "sicura, forte ed ambiziosa" e soprattutto "fiera" della propria storia e della tradizione cristiana. Sovranista, non nasconde le sue riserve verso Bruxelles, mentre guarda con molte speranze, anche per le sfide legate alla sicurezza, agli Stati Uniti di Donald Trump. In un incontro elettorale si era dichiarato poi contrario all'ingresso dell'Ucraina nel Patto Atlantico. Dichiaratosi più volte contrario all'esecutivo di Tusk, da neopresidente potrebbe puntare sulle elezioni politiche anticipate con la speranza di favorire il ritorno al potere del partito di Kaczynski. Secondo gli esperti l'elezione di Nawrocki significherebbe il ritorno del populismo. L’ultima parola spetterà ai numeri.