Elezioni Polonia 2019, stravincono i sovranisti di Kaczynski: "Maggioranza assoluta"

Secondo gli exit poll il partito 'Diritto e Giustizia' aumenta il numero di seggi alla Camera. Entrano in parlamento sinistra e nazionalisti di estrema destra

 Jaroslaw Kaczynski, leader del PiS polacco (Ansa)

Jaroslaw Kaczynski, leader del PiS polacco (Ansa)

Varsavia, 13 ottobre 2019 - Stravincono i sovranisti alle elezioni poltiche in Polonia. Secondo gli exit poll Ipsos diffusi dall'emittente Tvn 23, 'Diritto e Giustizia' (Pis) di Jaroslaw Kaczynski è il primo partito con il 43,6% dei voti. Una cifra che permetterebbe alla formazione di Kaczynski di consolidare la maggioranza assoluta in Parlamento.  Se venissero confermati i sondaggi, i populisti si aggiudicherebbero 239 seggi, quattro in più rispetto alle precedenti elezioni del 2015 (il totale dei seggi alla Camera è di 460). 

Si ferma invece al 27,4% la Coalizione civica di centro liberale formato dalla Piattaforma civica fondata dal presidente dell'Unione europea Donald Tusk che così otterrebbe 130 seggi

Sempre secondo l'exit poll Ipsos, la Sinistra (Lewica) che unisce ad altri partiti l'Alleanza della sinistra democratica (Sld) rimasta fuori dal parlamento nel 2015, avrebbe preso l'11,9% per un totale di 43 poltrone. Alla coalizione polacca (Kp), il blocco che include il ruralista e conservatore Partito Popolare Polacco (Psl) andrebbe il 9,6% (34 seggi). Entrerebbero in parlamento al Sejm (la Camera) anche i nazionalisti anti-Ue della Confederazione Libertà e Indipendenza con 13 deputati.

L'affluenza viene indicata al 61,1%, quindi superiore a quella delle precedenti elezioni (50,2% nel 2015) ma non record come quella delle prime consultazioni elezioni dopo la svolta democratica del paese nel 1989 (62,7%).

Festeggia già Kaczynski, capo politico di un partito conservatore, euroscettico e clericale e figura chiave del sistema polacco: "Nonostante un immenso fronte schierato contro di noi, siamo riusciti a vincere. Abbiamo di fronte a noi quattro anni di lavoro difficile e duro perché la Polonia deve proseguire a cambiare, in meglio".