Usa, elezioni di Midterm. Prigozhin: "Abbiamo interferito sul voto e continueremo a farlo"

Gli analisti di Washington lanciano l'allarme: sono riapparsi i troll russi che tendono a influenzare gli elettori americani e a ribaltare il sostegno verso l'Ucraina. Il fondatore dei Wagner conferma e rilancia. Casa Bianca: Kiev deve tornare al tavolo dei negoziati

New York, 7 novembre 2022 - Le elezioni di Midterm negli Stati Uniti piombano come una bomba sulla guerra in Ucraina. Tornano le interferenze russe alle elezioni e si rivedono sui social i 'troll' russi che tentano di influenzare gli elettori americani contro Kiev, e contro il sostegno che il presidente Joe Biden garantisce all'Ucraina. Ma quanto negato da Mosca in passato, cioè aver messo mano al voto Usa, ora diventa una rivendicazione, una minaccia: Prigozhin, il fondatore dei Wagner e fedelissimo di Putin, ha affermato di aver già interferito in passato al voto Usa, e di essere pronto a rifarlo. Ma il conflitto inizia a pesare economicamente, e quindi politicamente, troppo anche per la stessa amministrazione della Casa Bianca. Biden da tempo farebbe pressioni in privato su Zelensky affinchè non rifiuti il negoziato di pace con la Russia, mentre la guerra e i suoi costi sono diventati uno degli argomenti caldi dei conservatori contro ai dem. 

Elezioni di Midterm Usa (Ansa)
Elezioni di Midterm Usa (Ansa)

Il "troll" Nora Berka 

Come un'ombra del web è tornata a farsi sentire Nora Berka, troll russo noto agli analisti Usa, in questo periodo più che mai impegnati ha identificato le operazioni d'informazione russe per influenzare le elezioni di Midterm statunitensi e ribaltare il consenso e il sostegno verso l'Ucraina. "Sulla piattaforma dei social media Gab l'utente che si identifica come Nora Berka s'è rifatto vivo ad agosto dopo un silenzio di un anno, ripubblicando una serie di messaggi con temi politici fortemente conservatori prima di scriverne molti al vetriolo che per lo più denigrano il presidente Biden e altri leader democratici, a tratti in modo osceno", scrive sul New York Times. I post al veleno di Nora puntano proprio a disaffezionare gli americani alla causa ucraina, infatti attacca "l'uso che vien fatto del denaro dei contribuenti per sostenere l'Ucraina nella guerra contro le forze russe, raffigurando il presidente Zelensky espressioni mutuate direttamente dalla propaganda russa", spiega il NYT. 

Ma Nora Berka è stata smascherata dagli esperti Usa: l'account da cui è partita la messaggistica "era lo stesso collegato in precedenza alla medesima agenzia segreta russa che ha interferito nelle elezioni presidenziali del 2016 e poi ancora nel 2020, l'Internet Research Agency di San Pietroburgo", sottolinea il quotidiano riportando l'analisi del gruppo di sicurezza informatica Recorded Future. 

Fondatore Wagner: Abbiamo interferito e continueremo a farlo

Le interferenze russe alle elezioni, vere o presunte, in periodo di tensioni tra Usa e Russia diventano un vanto, una minaccia. Così Yevgeny Prigozhin, fondatore del gruppo Wagner e fido collaboratore del presidente russo Vladimir Putin, ha affermato senza giri di parole di aver interferito nelle elezioni americane. Ed è pronto a farlo di nuovo, come minaccia dal sito della sua azienda Concord. "'Abbiamo interferito, stiamo interferendo e continueremo a farlo''. Secondo gli Usa Prigozhin avrebbe aver agito in tal senso per le elezioni americane del 2016 e per questo motivo è soggetto a sanzioni. Prigozhin ha aggiunto nel post: "Vi risponderò in modo molto sottile, delicato e mi scuso, se mostrerò una certa ambiguità. Signori, ci siamo intromessi ci intromettiamo e ci intrometteremo. Ordinatamente, accuratamente, chirurgicamente e a modo nostro, come sappiamo fare. Durante le nostre operazioni di precisione, rimuoveremo entrambi i reni e il fegato contemporaneamente".

Biden vuole che Zelensky torni ai negoziati

Secondo Washington però la posizione intransigente dell'Ucraina, non più disposta a trattare con la Russia, è un problema, e la stessa amministrazione Biden starebbe facendo pressioni in privato su Kiev affinché non rinunci del tutto a negoziare la pace con Mosca, si legge sul Washington Post. Biden non vuole che Zelensky negozi a ogni costo, ma dovrebbe ammorbidire la sua posizione, ad esempio sulla Crimea. Inoltre il presidente ucraino, dopo che Mosca si è annessa ufficialmente quattro territori ucraini occupati, non vuol più trattare con la sua controparte al Cremlino, Vladimir Putin, e non lo farà finchè non ci sarà un nuovo leader a guidare la Russia. Ma una guerra a lungo termine spaventa tutti, in particolare i Paesi più poveri, soprattutto per gli effetti sul costo dell'energia e del cibo.

Election Midterm: hanno votato già più in 40 milioni 

Sono già oltre 40 milioni gli americani che hanno già votato alla vigilia dell''Election Day di metà mandato, con un'affluenza superiore rispetto alle consultazioni del 2018, quando sono stati 39,1 milioni di elettori. Di questi oltre 18 milioni hanno votato di persona e 22 milioni per corrispondenza.