Martedì 23 Aprile 2024

Intervistò El Chapo, Sean Penn indagato. Casa Bianca infuriata per l'incontro

Il potente narcotrafficante, desideroso di un film autobiografico, ebbe contatti con l'attore americano, ora indagato, che lo intervistò per Rolling Stone. Fu l'errore che mise le autorità sulle tracce di Guzman

Joaquin El Chapo Guzman, Sean Penn e Kate del Castillo (Ansa)

Joaquin El Chapo Guzman, Sean Penn e Kate del Castillo (Ansa)

Città del Messico, 10 gennaio 2016  - Sarebbe stata un'intervista a Sean Penn pubblicata (solo ora) dalla rivista Rolling Stones a contribuire alla scoperta del covo del boss del narcotraffico Joaquin Guzman. La conferma arriva direttamente dalla procura messicana all'indomani della nuova clamorosa cattura di El Chapo, capo del cartello di Sinaloa. Ma per l'attore si profilano guai giudiziari, infatti le autorità di Città del Messico lo hanno indagato e ora chiedono di interrogarlo. L'incontro si tenne il 2 ottobre scorso in una località remota del Messico. La mossa azzardata fu poi seguita dai contatti con gli attori e produttori del film autobiografico che il boss voleva realizzare su di sé, cosa che ha poi permesso di trovare il boss del narcotraffico. L'articolo di Rolling Stones s'intitola 'El Chapo Speaks', 'Parla El Chapo'. Il boss racconta "la vita segreta dell'uomo più ricercato del pianeta". L'intervista avrebbe mandato "su tutte le furie" la Casa Bianca, secondo quanto riferisce il chief of staff Denis McDonough, interpellato dalla Cnn.

All'incontro partecipò oltre Penn, anche l'attrice messicana Kate del Castillo (che aveva già avuto contatti con El Chapo, protagonista della serie 'La Reina del Sur', una drug-queen alla testa di una banda di narcotrafficanti). Anche la Del Castillo sarebbe indagata. Dopo il primo contatto era prevista un'intervista fromale dopo 8 giorni, ma non avvenne. El Chapo però, spinto dal desiderio di cinema, inviò a Sean Penn una registrazione video con le risposte alle domande che l'attore gli aveva mandato. Dalle risposte di Guzman, Penn percepì l'interesse del boss a che si facesse una pellicola sulla sua vita.

Sean Penn e Joaquin 'El Chapo' Guzman (da rolling stone)L'incontro avvenne in un accampamento nelle selve del Messico centrale, e andò avanti tutta la notte. Penn era arrivato poche ore prima con un aereo da Los Angeles e poi prese un fuoristrada (resta il segreto sulla località). Una foto con l'attore americano in camicia nera che stringe la mano la narcotrafficante in camicia blu, la notte del 2 ottobre è stata pubblicata dalla rivista. Gli attori erano accompagnati dal  Alfredo Guzman, figlio del narcos. Le auto passarono anche un posto di blocco militare senza problemi. El Chapo accolse Penn con un abbraccio, erano in una radura nella giungla messicana, e dopo seguì un'intervista di sette ore, con lo strascico di altri contatti video e telefonici.

"Fornisco più eroina, metanfetamine, cocaina e marijuana di chiunque altro al mondo" si è vantato Guzman con Penn, ammettendo la sua imponente attività criminale. "Ho una flotta di sottomarini, aerei, camion e barche", continua il boss con un pizzico d'orgoglio. Per poi svelare che i suoi traffici non si sono interrotti col carcere. "Nulla è diminuito, nulla è aumentato". Rolling Stones pubblica anche un video dove si vede ancora Guzman senza baffi, che spiega perché decise di dedicarsi al traffico criminale: perché quando aveva 15 anni "non c'erano opportunità di lavoro". "Purtroppo, dove sono cresciuto, non c'era e non c'è un altro modo di sopravvivere". E alla domanda se senta rimorso per l'enorme numero di tossicodipendenti nel mondo, lui fa notare che se non ci fosse, il narcotraffico non sarebbe certo minore. Tra i tanti temi toccati nell'intervista, c'è anche Donald Trump. A ottobre, dopo le esternazioni del candidato repubblicano contro gli immigrati messicani, era uscita la notizia che il super boss di Sinaloa aveva offerto una taglia da cento milioni di dollari per la testa del milionario, vivo o morto. "Gli ho chiesto di Trump", ha raccontato Penn. "Lui mi ha sorriso e poi ha esclamato, 'Ah! Mi amigo!". 

PENN: CON GUZMAN ABBBIAMO MANGIATO, BEVUTO E PARLATO