Giovedì 18 Aprile 2024

Egitto, incendio in una chiesa a Giza: 42 vittime di cui 18 bambini. Le ultime notizie

Erano presenti alla messa circa 5mila fedeli, molti rimasti intrappolati per il fumo. Un guasto elettrico all'origine del rogo: aperta un'inchiesta

Roma, 14 agosto 2022 - Un incendio è scoppiato in una chiesa copta durante la messa della mattina a Giza, sulla sponda occidentale del fiume Nilo di fronte al Cairo in Egitto, e secondo le stime ufficiali ci sarebbero 42 morti e oltre 40 feriti. Secondo i media locali tra le vittime ci sarebbero anche 18 bambini. Secondo le autorità eclesiastiche locali nella chiesa del monastero di san Mercurio di Cesarea di Abu Sifin, nel quartiere popolare di Imbaba a Giza, erano presenti circa 5 mila fedeli e con le fiamme si è creato il caos, con una fuga generale. 

Non è chiaro quante persone siano state uccise dalle fiamme e dal fumo e quante siano perite nella calca. Le fiamme hanno invaso la chiesa e il fumo ha intossicato anche le abitazioni vicine al luogo di culto. Le vittime sarebbero infatti in parte fedeli riuniti in chiesa al momento della tragedia e anche alcuni abitanti di case circostanti. I vigili del fuoco hanno proceduto con le operazioni di raffreddamento dell'area per impedire che le fiamme non riprendano forza data l'elevata temperatura e la presenza di manufatti in legno all'interno della chiesa. 

Fonti della sicurezza hanno riferito che l'incendio ha avuto origine nell'unità di condizionamento dell'aria al secondo piano dell'edificio della chiesa, che comprende diverse aule, a causa di un guasto elettrico, che ha provocato l'emissione di una densa quantità di fumo che ha ucciso gran parte delle vittime. Il presidente egiziano, Abdelfattah al-Sisi, ha espresso le condoglianze alle famiglie delle vittime "innocenti". "Seguo da vicino gli sviluppi del tragico incidente nella chiesa e ho ordinato a tutti gli apparati e istituzioni statali competenti di prendere tutte le misure necessarie, e di occuparsi immediatamente di questo incidente e dei suoi effetti, e di fornire tutte le cure mediche ai feriti", ha detto il presidente.

Il procuratore generale egiziano, Hamada Al-Sawi, ha ordinato la formazione di una grande squadra di ispettori per indagare sull'incendio nella chiesa copta, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa egiziana Mena. Gli inquirenti si sono recati sul luogo dell'incidente e hanno avviato l'inchiesta, secondo un comunicato stampa della procura generale, in cui spiega che ne saranno resi noti gli esiti. 

I copti, 10 dei 103 milioni di egiziani, sono la più grande comunità cristiana del Medio Oriente. La minoranza ha subito attacchi e ha denunciato discriminazioni nel Paese a maggioranza musulmana, il più popoloso del mondo arabo. I copti hanno subito attacchi mortali di matrice islamista, in particolare dopo che al-Sisi ha rovesciato nel 2013 l'ex presidente islamista, Mohamed Morsi, con chiese, scuole e case bruciate.