Edward Snowden (Ansa)
Roma, 26 settembre 2022 - Ennesima prova di forza della Russia nei confronti degli Stati Uniti. Vladimir Putin ha concesso la cittadinanza russa ad Edward Snowden, il maxi ricercato ex informatore e dipendente della Cia, la Central Intelligence Agency americana. La notizia viene lanciata dalla Tass che cita un decreto emesso oggi dallo zar in persona: "Edward Joseph Snowden, nato il 21 giugno 1983 negli Stati Uniti d'America, è indicato nell'elenco di coloro che hanno ricevuto la cittadinanza russa", scrive la Tass. Insieme al suo nome, una decina di altri 'nuovi' cittadini russi.
Snowden, 39 anni, è ricercato in Usa per aver trasmesso alla stampa decine di migliaia di documenti comprovanti l'entità della sorveglianza elettronica esercitata da Washington nel mondo. Viene accusato dal dipartimento di Giustizia americano di aver violato l'Espionage act e di aver sottratto indebitamente proprietà del governo. È fuggito dagli Stati Uniti nel giugno 2013, chiedendo asilo politico in Russia. Un diritto che ha ottenuto dopo essere rimasto un mese bloccato in un terminal dell'aeroporto di Mosca perché si era presentato con un passaporto invalidato.
Non sarà arruolato
Con la cittadinanza acquisita oggi, Snowden non sarà soggetto ad alcuna convocazione nell'ambito della mobilitazione parziale in Russia. Non andrà in guerra insomma. Lo ha spiegato a Interfax il suo avvocato, Anatoly Kucherena. "Esiste una procedura stabilita dalle leggi russe in relazione ai requisiti per la convocazione nell'ambito della mobilitazione parziale. Poiché Edward non ha prestato servizio nell'esercito russo e non ha esperienza o pratica nel servizio militare, non è soggetto alla possibilità di arruolamento", ha risposto Kucherena a una domanda di Interfax.
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Gli Stati Uniti
Per gli Usa la concessione della cittadinanza russa a Snowden "non cambia nulla": lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, assicurando che la giustizia americana continuerà a perseguirlo per la diffusione di informazioni classificate.