Che droni sta usando l'Ucraina in Russia?

Doppio attacco in 24 ore, a Kursk e nella regione di Bryansk. Kiev sta testando il nuovo velivolo Ukrobornpro o usa vecchi Tupolev 141 e 143 sovietici modificati? Probabilmente la seconda ipotesi è la più vicina alla realtà.

Roma, 6 dicembre 2022 - La guerra dei droni ucraini interessa sempre più il territorio della Russia. Dopo gli attacchi di ieri agli aeroporti di Engels/Saratov e Ryazan, nelle ultime ore si sono registrati due attacchi. La mattina del 6 dicembre, il governatore della regione di Kursk della Federazione Russa, Roman Starovoit, ha annunciato che nella notte si è verificato un incendio all'aeroporto della città russa di Kursk . Secondo lui, un serbatoio di petrolio avrebbe preso fuoco a seguito di un attacco di droni. E un video sembra confermarlo.

I Tupolev 141 sovietici
I Tupolev 141 sovietici

Ma nella notte c'è stato anche un secondo attacco.  È stato riferito da canali Telegram russi che due droni sarebbero volati nel territorio dell'impianto di Slava, nella regione di Bryansk, che si trova a 80 km dal confine tra Russia e Ucraina. Sono caduti ed esplosi a tre metri dai serbatoi di gasolio, che però erano vuoti. Anche qui c'è un video che mostre il divampare di alte fiamme (il che mette in dubbio la versione che i depositi di carburante fossero vuoti). Questo impianto è già stato attaccato con l'ausilio di droni: il 30 novembre, dopo un attacco UAV, tre carri armati hanno preso fuoco sul territorio dell'impianto. Il problema è: che drone hanno utilizzato gli ucraini per penetrare le difese russe e colpire nel territorio della Federazione? Si è molto speculato sul nuovo drone prodotto dal conglomerato militare ucraino Ukrobornprom

Ukroboronprom sta lavorando da mesi ad un nuovo drone e ha annunciato di aver completato la prima fase dei test il 17 ottobre. Da quel che se ne sa il nuovo drone ha un range di 1.000 km e un carico utile di 75 kg. "Ad oggi - ha dichiarato la portavoce di Ukrobornprom, Natalia Sad  - sono state completate con successo diverse fasi di test. In conformità con le istruzioni del Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina, stiamo passando alla fase dei test che coinvolgono un ambiente di disturbo di guerra elettronica".

"Dopo aver testato con successo il drone sotto l'influenza della guerra elettronica, speriamo di poterlo testare in combattimento. Abbiamo promesso di farlo entro la fine di quest'anno e stiamo cercando di mantenere la promessa", ha aggiunto la portavoce. Secondo questa versione il drone sarebbe ancora in fase di test avanzata e non sarebbe stato utilizzato in questi attacchi. Naturalmente può essere una dichiarazione figlia della "nebbia della guerra" ed è possibile che il drone venga testato "sul campo" contro obiettivi russi. Non lo sappiamo.

 </p> <p>Ma c'è anche. e probabilmente è prevalente,&nbsp;<span>&nbsp;</span><strong>un'altra possibilità</strong>&nbsp;e cioè che gli ucraini stiano utilizzando un <strong>vecchio drone</strong> da ricognizione di epoca sovietica, il<span>&nbsp;</span><strong>Tupolev 141 Stryzh</strong>. In particolare sarebbe stato utilizzato (secondo fonti russe) nel'attacco all'aeroporto Engels di Saratov, che ha danneggiato due bombardieri Tupolev 95.&nbsp;Il Tu-141 ha volato per la prima volta nel 1974.<span>&nbsp;</span><strong>Tupolev</strong><span>&nbsp;</span>costruì 142 esemplari di questo drone lungo 47 piedi e con decollo da rampa nella sua fabbrica di Kharkiv, nell'Ucraina orientale. Il loro range operativo era di circa<span>&nbsp;</span><strong>1.000 chiometri.</strong><span>&nbsp;</span>Il modello è rimasto in servizio fino al 1989.&nbsp;</p> <p>Alcuni<strong><span>&nbsp;</span>Tu-141</strong><span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span><strong>Tu-143</strong><span>&nbsp;</span>&nbsp;(il Tu-143 è stato introdotto nel 1976 e assomigliava molto al Tu-141, ma era sostanzialmente ridimensionato. Si trattava di un aereo a ben più corto raggio, appena 60-70 chilometri, aumentati a 200 nell'ultima versione. Ne furono costruiti circa 950) erano in deposito<strong> in Ucraina</strong> quando le truppe russe hanno invaso il Paese nel 2014. I tecnici ucraini hanno iniziato a prelevare i droni vecchi di 30 anni dai magazzini e a ricondizionarli: se si tolgono le telecamere e si aggiungono gli esplosivi, il Tu-141 diventa un<span>&nbsp;</span><strong>missile da crociera</strong><span>&nbsp;invece che&nbsp;</span>un drone da ricognizione.</p><div id="inlettura-2"></div> <p>Già a marzo era evidente che l'aeronautica ucraina aveva modificato alcuni dei suoi Tu-141 per missioni suicide di sola andata. E infatti, un Tu-141 ucraino che è andato fuori rotta e si è schiantato in<span>&nbsp;</span><strong>Croazia</strong><span>&nbsp;</span>il 10 marzo aveva una testata con esplosivo a bordo.&nbsp;Quest'estate, il 29 giugno gli ucraini hanno inviato almeno due Tu-143 a compiere raid nei pressi di<span>&nbsp;</span><strong>Kursk</strong>, nella Russia occidentale. Le difese aeree russe in quel caso avrebbero abbattuto entrambi i droni. Non più in questi ultimi attacchi, che sarebbero <strong>da attribuire&nbsp; ai vecchi droni </strong>da ricognizione sovietici? E' sicuramente possibile. Anzi, <strong>probabile</strong>.&nbsp;</p> <div id="interlude"></div>