Mercoledì 16 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

L’Iran schiera i micidiali droni Shaded-107. “Così possono superare lo scudo israeliano”

Trasmettono immagini in diretta e hanno una gittata fino a 1.500 km. Teheran li ha già venduti alla Russia e ora li usa per aggirare l’Iron Dome di Tel Aviv

Un drone Shahed-107

Un drone Shahed-107

Roma, 16 giugno 2025 – E’ lungo due metri e mezzo, ha un’apertura alare di 3 metri e una gittata fino a 1.500. L’ultima arma di cui si è dotata l’Iran è lo Shahed-107drone dual-purpose, e cioè adatto sia per operazioni di attacco (kamikaze) che per missioni di ricognizione. Stando alle Guardie Rivoluzionarie – il braccio armato dell’ayatollah Khamenei, un corpo parallelo all’esercito regolare – che l’hanno presentato oggi è in grado di bucare lo scudo israeliano, il potente (ma non infallibile) Iron Dome, già bypassato dai missili dell’arsenale di Teheran. “Può causare danni significativi alle capacità di difesa aerea israeliane”, nella guerra fra Iran e Israele, ha fatto sapere l’agenzia di stampa iraniana Tasnim. Propaganda o realtà?

La prima volta che quest’ultimo ‘gioiellino’ della Shahed Aviation Industries è stato chiamato in causa fu nel gennaio 2024: ne parlò a Sky News una fonte anonima della sicurezza iraniana. Secondo il funzionario in questione Teheran ne aveva offerto una partita di poche unità alla Russia, impegnata nell’offensiva in Ucraina, in cambio di 2 milioni di dollari. Nell’occasione, l’emittente descrisse lo Shahed 107 come uno UAV (Unmanned Aerial Vehicle, veicolo senza pilota) appartenente alla famiglia degli Shahed 101, lungo circa 8 piedi e 2 pollici e largo 9,8 piedi, dotato di un motore a pistone che gli consente di raggiungere, una volta lanciato, obiettivi a una distanza pari alle 930 miglia, ovvero 1.500 km. Altra caratteristica tecnica è che può essere supportato da una varietà di mezzi, cosa che lo rende un’arma molto versatile

La qualità più notevole dello Shahed 107, però, è che è in grado di trasmettere in diretta immagini registrate dalla videocamera, il che consente di individuare obiettivi in movimento ed aggiustare la propria traiettoria al secondo, con una maggiore letalità

Sempre stando a fonti dell’emittente tv Sky News, gli Shahed-107 sarebbero stati testati dagli iraniani insieme ai russi in una base aerea dell’Iran centrale. Come gli Shahed 131 e 136, di cui l’Iran avrebbe dotato Mosca, i 107 sono droni suicidi, ovvero esplodono all’impatto.