A handout photo available by Italian prime minister Mario Draghi press office shows a moment of the meeting between Turkish President Recep Tayyip Erdogan and Italian Prime Minister Mario Draghi, Ankara, 5 July 2022. ANSA/CHIGI'PALACE PRESS OFFICE/FILIPPO ATTILI

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Stretta di mano tra Mario Draghi e Recep Tayyip Erdogan (Ansa)

Ankara, 5 luglio 2022  - Mario Draghi è ad Ankara per incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il presidente del Consiglio prima del bilaterale si è recato al mausoleo di Mustafa Kemal Ataturk. Il premier è accompagnato nella capitale turca da una delegazione di ministri per raggiungere una serie di accordi di cooperazione.  Il gioco spregiudicato di Erdogan - di Pierfrancesco De Robertis Con Draghi al terzo terzo vertice intergovernativo tra Italia e Turchia ci sono i ministri degli Esteri Luigi Di Maio, della Difesa Lorenzo Guerini, dell'Interno Luciana Lamorgese, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e della Transizione ecologica Roberto Cingolani.  Due accordi, cinque protocolli e altre intese tecniche sono gli elementi affrontati nel vertice di Ankara. Tra le intese firmate, che vanno dall'industria della difesa agli accordi per piccole e medie imprese alla cooperazione scientifica, il riconoscimento reciproco delle patenti di guida è quello che influenzerà in modo più diretto i rispettivi cittadini. L'obiettivo è facilitare la circolazione dei titolari di patente di guida italiani e turchi, nei territori dei rispettivi Paesi, con possibilità di riconoscere e convertire le patenti su richiesta dei titolari legalmente residenti nel territorio di una della Parti, senza alcun esame teorico o pratico. "Sono molto felice di ospitare il mio amico signor Draghi, primo ministro dell'Italia, e la sua delegazione. Vorrei porgere le mie condoglianze per i deceduti durante questo incidente sulle Alpi e spero che i feriti guariscano il più presto possibile". Così il presidente turco Erdogan ha aperto la conferenza stampa congiunta con Draghi al termine della firma di una serie di accordi bilaterali.  La visita di Draghi in Turchia segna un rinsaldamento dei rapporti tra Roma e Ankara, che si erano increspati nell'aprile 2021, quando Draghi, in seguito all' "incidente della sedia" che aveva visto protagonisti Erdogan, Charles Michel e Ursula von der Leyen, aveva definito Erdogan un "dittatore", di cui si ha comunque "bisogno" e con il quale occorre dunque "cooperare". "Italia e Turchia sono unite nella condanna dell'invasione russa dell'Ucraina e nel sostegno a Kiev. Allo stesso tempo, siamo in prima linea nel cercare una soluzione negoziale che fermi le ostilità e garantisca una pace stabile e duratura. Una pace che l'Ucraina e il Presidente Zelensky ritengano accettabile. Voglio ringraziare la  Turchia per il suo sforzo di mediazione, in particolare per quanto riguarda lo sblocco dei cereali fermi nelle città del Mar Nero". Lo ha detto Draghi nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente Erdogan al termine del vertice intergovernativo.  "Dobbiamo liberare al più presto queste forniture, e quelle di fertilizzanti, per evitare una catastrofe umanitaria e sociale nei Paesi più poveri del mondo - ha proseguito il premier - Al vertice G7 di Elmau, Antonio Guterres, ha descritto i contorni del piano a cui stanno lavorando le Nazioni Unite, che prevede un ruolo centrale per la Turchia. Mi auguro che la Russia possa dare il via libera a questa iniziativa, anche come segnale distensivo per futuri negoziati di pace". "Il vertice di oggi - ha proserguito Draghi - serve anche a rafforzare i legami commerciali tra i nostri Paesi" che hanno visto nel 2021 un interscambio di quasi 20 miliardi di euro, in crescita del 23,6% rispetto all'anno precedente". Il presidente del Consiglio ha aggiunto che "gli accordi che abbiamo firmato oggi interessano molti settori, dalle piccole e medie imprese alla sostenibilità, che rimane l'obiettivo di lungo termine del governo". "Italia e Turchia - ha precisato Draghi  condividono l'appartenenza al Mediterraneo, una comunità millenaria, un ecosistema unico e fragile. La nostra crescita, il nostro futuro dipendono dal rispetto dell'ambiente e delle persone, in ogni ambito. Penso alla gestione dell'immigrazione, che deve essere umana ed efficace. E al rispetto dell'ambiente, allo sviluppo di energie rinnovabili, alla tutela della biodiversità"

Esteri

Ankara, 5 luglio 2022 &nbsp;- Mario Draghi è ad Ankara per incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il presidente del Consiglio prima del bilaterale si è recato&nbsp;al mausoleo di Mustafa Kemal Ataturk. Il premier è accompagnato nella capitale turca da una delegazione di ministri per raggiungere una serie di accordi di cooperazione.&nbsp; 
<a href="https://www.quotidiano.net/esteri/erdogan-nato-1.7853605" target="_self">Il gioco spregiudicato di Erdogan - di Pierfrancesco De Robertis</a> 
Con Draghi al terzo terzo vertice intergovernativo tra Italia e Turchia ci sono i ministri degli Esteri Luigi Di Maio, della Difesa Lorenzo Guerini, dell'Interno Luciana Lamorgese, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e della Transizione ecologica Roberto Cingolani.&nbsp; 
Due accordi, cinque protocolli e altre intese tecniche sono gli elementi affrontati&nbsp;nel vertice di&nbsp;Ankara. Tra le&nbsp;intese firmate, che vanno dall'industria della difesa agli accordi per piccole e medie imprese alla cooperazione scientifica, il riconoscimento reciproco delle patenti di guida è quello che influenzerà in modo più diretto i rispettivi cittadini. L'obiettivo è&nbsp;facilitare la circolazione dei titolari di patente di guida italiani e turchi, nei territori dei rispettivi Paesi, con possibilità di&nbsp;riconoscere e convertire le patenti su richiesta dei titolari&nbsp;legalmente residenti nel territorio di una della Parti, senza alcun esame teorico o pratico. 
"Sono molto felice di ospitare il mio amico signor Draghi, primo ministro dell'Italia, e la sua delegazione. Vorrei porgere le mie condoglianze per i deceduti durante questo incidente sulle Alpi e spero che i feriti guariscano il più presto possibile". Così il presidente turco Erdogan ha aperto&nbsp;la conferenza stampa congiunta con Draghi&nbsp;al termine della firma di una serie di accordi bilaterali.&nbsp; 
La visita di Draghi in&nbsp;Turchia segna un rinsaldamento dei rapporti tra Roma e Ankara, che si erano increspati nell'aprile 2021, quando Draghi, in seguito all' "incidente della sedia"&nbsp;che aveva visto protagonisti Erdogan, Charles Michel e Ursula von der Leyen, aveva definito Erdogan un "dittatore", di cui si ha comunque "bisogno" e con il quale occorre dunque "cooperare". 
"Italia e&nbsp;Turchia sono unite nella condanna dell'invasione russa dell'Ucraina e nel sostegno a Kiev. Allo stesso tempo, siamo in prima linea nel cercare una soluzione negoziale che fermi le ostilità e garantisca una pace stabile e duratura. Una pace che l'Ucraina e il Presidente Zelensky ritengano accettabile. Voglio ringraziare la&nbsp; Turchia per il suo sforzo di mediazione, in particolare per quanto riguarda lo sblocco dei cereali fermi nelle città del Mar Nero". Lo ha detto Draghi&nbsp;nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente Erdogan&nbsp;al termine del vertice intergovernativo.&nbsp; 
"Dobbiamo liberare al più presto queste forniture, e quelle di fertilizzanti, per evitare una catastrofe umanitaria e sociale nei Paesi più poveri del mondo - ha proseguito il premier - Al vertice G7 di Elmau, Antonio Guterres, ha descritto i contorni del piano a cui stanno lavorando le Nazioni Unite, che prevede un ruolo centrale per la&nbsp;Turchia. Mi auguro che la Russia possa dare il via libera a questa iniziativa, anche come segnale distensivo per futuri negoziati di pace". 
"Il vertice di oggi - ha proserguito Draghi - serve anche a rafforzare i legami commerciali tra i nostri Paesi"&nbsp;che&nbsp;hanno visto nel 2021 un interscambio&nbsp;di quasi 20 miliardi di euro, in crescita del 23,6% rispetto all'anno precedente". Il presidente del Consiglio ha aggiunto che "gli accordi che abbiamo firmato oggi interessano molti settori, dalle piccole e medie imprese alla sostenibilità, che rimane l'obiettivo di lungo termine del governo". 
"Italia e&nbsp;Turchia - ha precisato Draghi&nbsp;&nbsp;condividono l'appartenenza al Mediterraneo, una comunità millenaria, un ecosistema unico e fragile. La nostra crescita, il nostro futuro dipendono dal rispetto dell'ambiente e delle persone, in ogni ambito. Penso alla gestione dell'immigrazione, che deve essere umana ed efficace. E al rispetto dell'ambiente, allo sviluppo di energie rinnovabili, alla tutela della biodiversità"

Draghi in Turchia incontra Erdogan: "Condanniamo insieme l'invasione russa dell'Ucraina"

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