Mercoledì 24 Aprile 2024

Iran, svolta storica: donne negli stadi dopo 40 anni

Dopo la tragica morte della giovane che si era data fuoco per protestare contro il divieto e le pressioni della Fifa arriva l'apertura del governo iraniano. Ma solo per le partite internazionali

Rara occasione dove le tifose hanno assistito ad un'amichevole allo stadio Azadi (Ansa)

Rara occasione dove le tifose hanno assistito ad un'amichevole allo stadio Azadi (Ansa)

Teheran, 19 settembre 2019 - Le donne iraniane potranno accedere agli stadi, tornando ad assistere dal vivo alle partite di calcio. L'annuncio arriva il ministro dello Sport di Teheran, Masoud Soltanifar, anche in seguito alle sollecitazioni del presidente della Fifa, Gianni Infantino, che ha invitato la Federcalcio iraniana a dare seguito ai "ripetuti appelli" contro una situazione definita "inaccettabile".

LE PRESSIONI DELLA FIFA - "La nostra posizione è ferma e chiara. Alle donne deve essere permesso di entrare negli stadi di calcio in Iran", ha dichiarato Infantino, che nel comunicato ha spiegato: "Fifa si aspetta sviluppi positivi a partire dal prossimo match casalingo dell'Iran ad ottobre". La risposta di Teheran non si è fatta attendere ed è stata positiva. "E' stato preparato tutto il necessario affinché le donne, inizialmente solo per le partite internazionali, possano entrare negli stadi di calcio", ha messo nero su bianco Soltanifar, chiarendo però che il permesso riguarderà solo le partite della nazionale.

NIENTE CAMPIONATO - Una conquista a metà, per ora: niente derby della capitale, quindi, per le tifose che domenica dovranno seguire Esteghlal-Persepolis in tv. Il ministro fa sapere che sono stati creati ingressi riservati e toilette separate. Le donne potranno accedere agli spalti, ma in ogni caso non potranno mescolarsi ai tifosi. Sarà aumentato inoltre il numero degli agenti in servizio per permettere alle donne di accedere e lasciare lo stadio in modo sicuro, ha precisato Soltanifar.

LA RAGAZZA CHE SI E' DATA FUOCO - Nei giorni scorsi aveva suscitato scalpore la drammatica vicenda di Sahar Khodayari, la tifosa di 29 anni che si era data fuoco per protestare contro il divieto imposto alle donne in Iran da 40 anni di entrare negli stadi, morta in ospedale a seguito delle grazi ustioni. Ribattezzata la 'ragazza blu' sui social, per i colori dell'Esteghlal, la sua squadra del cuore, la giovane ha compiuto il tragico gesto a Teheran, dopo il rinvio del processo in cui era imputata per aver tentato di entrare in uno stadio travestita da uomo.

A RISCHIO QATAR 2020 - Il presidente Hassan Rohani, scontrandosi con il clero e gli ultraconservatori che ritengono lo stadio un ambiente poco adatto a una donna, si è spesso detto favorevole alla revoca del divieto. Se non avesse corretto la sua posizione l'Iran, unico Paese al mondo in cui le donne non possono entrare in uno stadio, rischiava di essere estromesso dai Mondiali in Qatar del 2022.