Mercoledì 24 Aprile 2024

Donald Trump, timori per la salute. "Mostra i sintomi del Parkinson"

Dal bicchiere tenuto con le mani ai tweet altisonanti, i segnali che fanno pensare

Donald Trump (Afp)

Donald Trump (Afp)

New York, 20 dicembre 2017 - Donald Trump tradisce sintomi di demenza senile? L’insinuazione è atroce, ma sta inquietando diversi ambienti repubblicani Usa e anche internazionali che si sono messi ad analizzare il comportamento spesso irrazionale ed erratico del presidente Usa, sempre più incline a scatti d’ira, e a tweet contraddittori e spiazzanti. L’occhio dei media sui comportamenti dei presidenti statunitensi è sempre stato spietato e brutale. Ma è ancora più spregiudicato e ossessivo dopo che lunedì le televisioni di tutto il mondo hanno ripreso il capo della Casa Bianca mentre beveva per due volte dal podio reggendo il bicchiere con entrambe le mani come un bambino insicuro.

È stata la ripetizione di quel gesto, in un’immagine diventata subito virale, a far rispuntare il sospetto che Trump potrebbe avere i primi del Parkinson. Il padre era affetto dal Alzheimer, un'altra malattia neurodegenerativa, così come altri presidenti che lo hanno preceduto come Ronald Reagan. Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca pochi mesi fa Trump prese anche una bottiglietta d’acqua per portarsela alla bocca con due mani, mentre accompagnando la premier inglese Theresa May nel giardino delle rose, quasi si aggrappò al suo braccio per fare un paio di scalini. In tanti infine hanno notato che il presidente si appoggia sempre al corrimano della scaletta dell’Air Force One per salire e scendere.

Joe Scarborough, noto commentatore, sostiene che, secondo persone del suo entourage , anche durante l’intensa campagna elettorale del 2016 alcuni sintomi erano già spuntati. Analisti del linguaggio sull’ Huffington Post dimostrano che l’uso di un vocabolario minimo da parte del presidente, soprattutto quando parla a braccio ripetendo parole come very , like e um, che non usava fra i 40 e i 50 anni, senza contare le frasi biascicate, sono altri indicatori di un potenziale disturbo mentale che potrebbe aggravarsi, accompagnato a volte da un incontrollato movimento delle mani.

Se il senatore repubblicano della Florida Marco Rubio durante le primarie era partito a testa bassa accusando ironicamente Trump di avere le estremità piccole, adesso l’utilizzo delle mani viene visto in forma protettiva, come se il presidente cercasse sostegno dal vicino di banco o di tavolo. La ‘senilità’ di Trump viene sbattuta in prima pagina proprio adesso che il ‘russiagate’ sembra arrivare sempre più vicino allo Studio Ovale e al presidente serve mantenere la calma per gestire la partita esplosiva della Corea del Nord e del Medio Oriente dove l’America è stata appena isolata all’Onu in seguito alla decisione del presidente ‘erratico’, di spostare l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme. Ma soprattutto per far salire la sua popolarità che da mesi sembra incagliata al 35%.