Venerdì 19 Aprile 2024

Donald Trump Jr, gli affari in India e il conflitto di interessi

Il primogenito del presidente Usa è in viaggio per promuovere il suo gruppo immobiliare ma nell'occasione prenderà anche parte al 'Global Business Summit', a fianco del premier indiano Narendra Modi. Dagli Usa sospetti su potenziale scambio di favori

Quotidiani Usa titolano sul viaggio di Donald Trump Jr.

Quotidiani Usa titolano sul viaggio di Donald Trump Jr.

New York, 20 febbraio 2018 - Non è andato in India solo per vendere alla casta alta del Paese appartamenti di lusso col marchio di famiglia e cercare finanziamenti per i prossimi progetti immobiliari. Donald Trump jr, il maggiore dei figli del presidente terrà anche un discorso di politica internazionale su “la nuova era della cooperazione: il ridisegno delle relazioni indo-pacifiche…”. A New Delhi, così come fecero mesi fa con la sorella Ivanka lo hanno accolto con grandi tappeti rossi. Anche lo stesso premier indiano Narendra Modi prenderà parte venerdì al “Global Business Summit” ampiamente propagandato da tutti i giornali indiani al fianco di Trump jr.

In America il suo viaggio d’affari non è stato preso bene perché, mentre il procuratore Mueller sembra puntare il dito contro il genero del presidente Jared Kushner per i suoi rapporti economici e finanziari con i cinesi durante la fase della transizione, Donald Jr fa molta fatica a scindere il suo legame col padre e a dimostrare che non ha ottenuto benefici col trascinamento del marchio presidenziale a Mumbay, a New Delhi, a Kolkata,Pune, e Gurugram dove gli altri progetti dovrebbero essere realizzati.

La conferenza sulla politica internazionale di Donald Junior viene vista con molto sospetto dal mondo politico americano perché il primogenito del presidente come vice direttore della “Trump Organization” non riveste alcun incarico di consulente o esperto di politica estera alla Casa Bianca.

Per gli imprenditori indiani, già partner dei Trump prima ancora che iniziasse la corsa alla presidenza, non fa differenza e la sua visita viene considerata un ottimo viatico anche per futuri affari indo-americani. Il conflitto d’interessi però sembra dietro l’angolo. La sorella di Kushner infatti, vendendo i suoi appartamenti in Cina o nel grattacielo 666 sulla Fifth Avenue aveva fatto scattare l’allarme delle autotorità d'immigrazione Usa quando si sono accorte che il pacchetto d’acquisto dei Kushner se superava i 500.000 dollari d’investimento “includeva” anche una facilitazione nell’ottenimento del visto e della carta verde. E’ stato un piccolo video su You Tube a svelare il vantaggio nascosto.

Donald Trump ha tutto il diritto di promuovere il suo gruppo immobiliare in ogni parte del mondo dicono gli osservatori a condizione che sia scollegato dagli interessi della Casa Bianca e non si configuri come un potenziale scambio di favori. Anche a Panama i Trump avevano dato il loro nome per la Trump International Hotel and Tower anche se la proprietà si limitava alla raccolta delle royalties, ma la frequentazione di molti oligarchi russi e trafficanti internazionali convinti che un albergo con quel nome fosse intoccabile non ha contribuito a rendere migliore la loro immagine.