Domenica 6 Ottobre 2024

“Sì, sono uno stupratore”. Dominique Pelicot ammette i 10 anni di violenze di gruppo sulla moglie

Il processo che ha scioccato la Francia. L’uomo, ora 71enne, ha confessato di aver contattato almeno altri 50 uomini perché abusassero di Gisele e di aver filmato alcune delle violenze perché “faceva parte del piacere”

FRANCE RAPE TRIAL

Gisele Pelicot arriva in tribunale ad Avignone

Parigi, 17 settembre 2024 - ''Sì, sono uno stupratore''. Anzi, "sono uno stupratore come gli altri in questa stanza". Così Dominique Pelicot, sul banco degli imputati del tribunale penale di Avignone, ha ammesso laconicamente di aver drogato, violentato e fatto violentare sua moglie Gisele per quasi 10 anni, senza che lei se ne accorgesse.

Ha ammesso anche di aver contattato almeno altri 50 uomini, di età compresa fra i 26 e i 74 anni, perché abusassero di lei. 

Duecento circa gli episodi di violenza subiti dalla donna, secondo l’accusa, alcuni dei quali filmati dal marito perché questo “faceva parte del piacere”.

Dominique Pelicot ha ammesso la sua colpevolezza per la prima volta da quando è iniziato il processo lo scorso 2 settembre, dopo un’assenza per malattia.

Mentre la moglie, presente in aula dalla prima udienza scegliendo di vedere in faccia i suoi stupratori, ha voluto che il processo fosse aperto al pubblico anche per sensibilizzare sull’suo di droghe per commettere abusi sessuali.

Il marito, oggi 71enne, è arrivato in aula camminando aiutandosi con un bastone, l'uomo, che ora ha 71 anni, si è rivolto agli altri coimputati che verranno ascoltati nei prossimi giorni. ''Tutti sapevano'' che avrebbero violentato Gisele, e che lo avrebbero fatto mentre la donna era sotto l'effetto di ansiolitici, quindi incosciente, racconta Dominique Pelicot. "Sono colpevole di ciò che ho fatto. Dico a mia moglie, ai miei figli, ai miei nipoti che mi pento di ciò che ho fatto e chiedo perdono, anche se è imperdonabile", ha detto Pelicot parlando delle violenze andate avanti dal luglio del 2011 all'ottobre del 2020."Lei non meritava questo", ha aggiunto l'uomo. ''Ero molto felice con lei - racconta - Era l'opposto di mia madre. Abbiamo avuto tre figli, nipoti, che non ho mai toccato'', ha assicurato l'imputato. (

In aula sono anche stati contestati i video che Dominique Pelicot ha girato degli stupri subiti dalla donna. E' stato un atto di ''perversione, ma anche un modo per individuare gli uomini'' che hanno preso parte alle violenze, ha aggiunto.

Il caso ha suscitato indignazione in tutta la Francia, con migliaia di persone che hanno manifestato nel fine settimana contro lo stupro e per esprimere il loro sostegno di Gisele Pelicot. "Grazie a voi ho la forza di portare questa lotta fino alla fine", ha detto la donna ai manifestanti.