Djokovic, l'Australia revoca (ancora) il visto. Nuovo fermo, decisione definitiva domenica

Sarà la Corte federale a pronunciarsi sulla sua espulsione. Nadal: "Gli Australian Open sono più importanti di chiunque"

Melbourne, 15 gennaio 2022 - La saga Australian Open prosegue. Novak Djokovic è di nuovo in stato di fermo in attesa che il tribunale decida, tra oggi e domani, sull'appello presentato dal numero 1 del tennis mondiale contro la decisione del governo australiano di revocargli per la seconda volta il visto per entrare nel Paese. 

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Per Il ministro dell'immigrazione Alex Hawke la permanenza del serbo, non vaccinato, nel Paese "potrebbe incoraggiare il sentimento no vax" e, per questo, si debba procedere alla sua espulsione. L'asso del tennis ha contratto il Covid-19 a metà dicembre e, secondo quanto da lui stesso dichiarato, non e' riuscito a isolarsi nonostante sapesse di essere positivo. I registri pubblici mostrano che ha partecipato alla presentazione di un francobollo, ad un evento di tennis giovanile e concesso un'intervista ai media proprio nei giorni in cui il tampone ha confermato il suo contagio.

Ora la decisione passa alla Corte federale: l'udienza è fissata per domenica mattina. Il giocatore non può essere espulso in attesa di una revisione della della decisione del ministro Hawke. Secondo un ordine del tribunale emesso ieri sera dopo un'udienza d'emergenza alla Federal Circuit Court di Melbourne, il 34enne serbo è autorizzato a incontrare i suoi legali oggi sotto la sorveglianza di due ufficiali dell'immigrazione.

La cancellazione del visto significa effettivamente che a Djokovic sarebbe vietato ottenere un nuovo visto australiano per tre anni, tranne in circostanze eccezionali, escludendolo da uno dei quattro tornei del Grande Slam durante quel periodo. Intanto si avvicina la data d'inizio del torneo, che quest'anno si tiene tra il 17 e il 30 gennaio nella città di Melbourne 

Nadal: "Torneo più importante di qualsiasi giocatore"

Sul caso si è espresso il tennista spagnolo Rafa Nadal. "L'Australian Open è molto più importante di qualunque giocatore - ha detto il maiorchino -. Sono un po' stanco della situazione. Se alla fine giocherà, ok. Se non giocherà, l'Australian Open sarà un grande Australian Open con o senza di lui".

La presa di posizione di Nadal non è l'unica tra i campioni del tennis di fronte al 'caso' Djokovic. La campionessa in carica degli Australian Open, Naomi Osaka, ha definito la sua saga "sfortunata" e "triste" mentre altri giocatori si lamentano che lo scandalo sta oscurando il primo Grande Slam dell'anno. Qualche giorno fa il numero 4 del mondo Stefanos Tsitsipas ha criticato il 20 volte vincitore del Grande Slam, sottolineando che sta "giocando secondo le sue regole" per poi tagliar corto sulla vicenda. "Sono qui per parlare di tennis, non di Novak Djokovic" - ha detto - senza però non tralasciare il fatto che il campione serbo "è stato praticamente su tutte le prime pagine nelle ultime due settimane". Anche la principale speranza maschile dell'Australia, Alex de Minaur, ha affermato che il caso sta sminuendo il torneo e gli altri giocatori.