Martedì 16 Aprile 2024

Londra, l’India chiede indietro il diamante Koh-i-noor e i tesori depredati nell’era coloniale

La restituzione è una priorità del premier Modi. Il gioiello è stato sostituito dal ‘Culligan V’ nella corona indossata da Camilla per l’incoronazione

Il  Koh-i-noor incastonato nella Queen Mary Crown (Afp)

Il Koh-i-noor incastonato nella Queen Mary Crown (Afp)

Londra, 13 maggio 2023 – Non è bastato tenere la ‘montagna di luce’ lontano dalla cerimonia di incoronazione di re Carlo III e della regina Camilla: il Koh-i-noor, il diamante dal 105 carati, circa 21,5 grammi, già incastonato nella Queen Mary Crown, torna al centro di quella che si annuncia come una grande contesa tra l’Inghilterra e la sua principale ex colonia, l’India. Secondo il Daily Telegraph, il governo di Nuova Delhi sta preparando una gigantesca campagna diplomatica per chiedere la restituzione del diamante più famoso del mondo, e di migliaia di altri oggetti preziosi, in una sorta di ‘resa dei conti’ per l’epoca coloniale. Sarebbe una delle priorità del premier Narendra Modi.

Il ritorno dei migliaia di oggetti preziosi e antichi, e soprattutto del diamante più famoso del mondo “è di grande importanza per il governo – spiega, Govind Mohan, il segretario del ministro della cultura indiano .- C’è un impegno personale del primo ministro, per cui questa è una priorità”. Lo sforzo coinvolgerà ministeri e diplomazia, con ricadute anche sugli sviluppi commerciali delle relazioni. Oltre che materiale, per il governo indiano la restituzione è un obiettivo altamente simbolico: far riconoscere al Regno Unito le proprie colpe come potenza imperiale e coloniale.

Non è certo la prima volta che l’India richiede il Koh-i-noor. Nel 2010, ad esempio, fu l’allora premier britannico David Cameron a ribadire, proprio durante una visita nell’ex colonia, che l’Inghilterra non aveva nessuna intenzione di restituire ne il diamante ne nessun altro manufatto: “Potremmo trovare improvvisamente vuoto il British Museum”, disse, commentando l’ipotesi di restituire opere d’arte e altri tesori ai paesi d’origine. Anche perché l’India non è certo sola: Pakistan, Cina, Siria, Egitto, Messico, Cipro, Etiopia e Guatemala hanno avanzato analoghe richieste di restituzione.

In prima fila c’è anche la Grecia,  ma la campagna diplomatica indiana si annuncia tale da far impallidire gli sforzi di Atene per riavere i marmi di Elgin, ovvero i fregi del Partenone, attualmente al British Museum.

Elisabetta II al funerale della madre: sulla bara la ‘Queen Mary Crown’ con il diamante  Koh-i-noor (Afp)
Elisabetta II al funerale della madre: sulla bara la ‘Queen Mary Crown’ con il diamante Koh-i-noor (Afp)

Il Ko-i-noor, invece, è nel Tesoro della Corona, custodito nella Torre di Londra. Ci sono molte versioni, ma la più accreditata è quella del ritrovamento in una miniera dello Stato indiano dell’Andhra Pradesh. Dopo vari passaggi la gemma fu “donata” (forse non in modo molto spontaneo) alla regina Vittoria ed entrò a far parte dei Gioielli della Corona. E venne inserita nella ‘corona della Regina Mary’, quella indossata dalle mogli dei re, come la regina Alexandra, moglie di Edoardo VII, la regina Maria, moglie di Giorgio V e, ultima in ordine di tempo, Elizabeth Bowes-Lyon, la madre della regina Elisabetta II, per l’incoronazione del marito, re Giorgio VI. Proprio al funerale della regina madre, nel 2002, la Corona della Regina è stata esibita in pubblico nella versione con il diamante conteso, appoggiata su un cuscino di velluto color porpora, sopra la bara. 

Per l’incoronazione dell’6 maggio, Carlo e Camilla hanno opportunamente optato per una versione della Queen Mary Crown (che comunque ha oltre 2200 diamanti) con al centro il Culligan V a forma di cuore, da 18,8 carati proprio per non rinfocolare polemiche e richieste sul Koh-i-noor. Un gesto per abbassare la tensione con l’India, che evidentemente non è bastato.