Roma, 26 giugno 2025 – Il presidente statunitense Donald Trump potrebbe prorogare la scadenza di luglio, quando entreranno in vigore dazi più elevati sulle importazioni da decine di paesi. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, sottolineando che “è una decisione che spetta al presidente”. E mentre è in corso a Bruxelles il Consiglio Europeo, arriva la notizia che la presidente Ursula von der Leyen ha informato i leader europei di aver ricevuto la controproposta statunitense nel negoziato sui dazi. Lo rivelano fonti vicine al dossier. L'offerta di Washington sarebbe composta da un testo di poche pagine e andrebbe a delineare ‘un accordo provvisorio’ tra Usa e Ue. Intanto Trump ha annunciato la firma avvenuta ieri di un accordo legato ai rapporti commerciali con la Cina, ma non è entrato nei dettagli. Poi ha aggiunto: “Tutti vogliono stringere un accordo sui dazi”, sottolineando che un'intesa con l'India potrebbe arrivare a breve.

Il 2 aprile scorso, ribattezzato il giorno della Liberazione, Trump aveva svelato i dazi reciproci, elemento chiave della sua politica economica per rilanciare l'età dell'oro. Nei giorni successivi però aveva concesso una pausa di 90 giorni che scade il 9 luglio cedendo alle tensioni dei mercati finanziari. Se entro quella data non saranno raggiunti accordi commerciali, il presidente americano ha assicurato che le tariffe aumenteranno, tornando probabilmente al valore annunciato in aprile.
L'amministrazione americana ha avviato trattative con i maggiori partner commerciali ma finora gli accordi annunciati sono ben pochi, se si esclude quello con il Regno Unito e l'intesa quadro raggiunta con la Cina e che prevede, per 90 giorni, un calo dei dazi del 115%. Con l'Ue le trattative sono in corso ma la casa Bianca ha più volte lamentato la lentezza con cui l'Europa procede e, soprattutto, ha criticato i molteplici interessi all'interno dell'Unione oltre che la mancanza di un unico referente in grado di decidere. Sull'avanzamento dei negoziati commerciali, Leavitt ha sottolineato che il rappresentante commerciale statunitense Jamieson Greer sta “lavorando molto duramente” e ha avuto “discussioni buone e produttive con molti dei nostri principali partner commerciali”.
La premier Giorgia Meloni ha avuto modo di discutere del dossier dazi con Trump nei Paesi Bassi. Ma la sua linea, nonostante la vicinanza politica al tycoon, resta fortemente ancorata all'Europa. Anzi, a Bruxelles Meloni si è trovata in una posizione mediana tra Francia e Germania, che sui dazi rischiano di scontrarsi seriamente. Berlino, sebbene Friedrich Merz abbia assicurato di sostenere gli sforzi della Commissione, da giorni spinge per un'intesa al più presto. Ma la possibile proroga annunciata dalla Casa Bianca cambia lo scenario.