Sabato 20 Aprile 2024

Alexander Dugin: "Mia figlia uccisa dal regime nazista ucraino. Non basta la vendetta"

Servizi di Mosca: "Attentatrice è 007 di Kiev". Proseguono le indagini della Polizia russa: "Ordigno esplosivo azionato a distanza". Putin: "Crimine vile e crudele"

Roma, 22 agosto 2022 - La Russia accusa l'Ucraina di essere responsabile dell''attentato in cui è morta Darya Dugina, giornalista e politologa 30enne figlia di Alexander Dugin considerato da molti l'ideologo di Putin. In un comunicato l'Fsb - i servizi russi di intelligence - afferma di avere risolto il caso: "Il crimine - si legge nella nota - è stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini. L'esecutrice è la cittadina ucraina Natalia Vovk, nata nel 1979, arrivata in Russia il 23 luglio insieme alla figlia Sofia Shaban e uscita dal Paese dalla regione Pskov, da dove ha raggiunto l'Estonia".  

A stretto giro ecco il commento di Vladimir Putin che in un telegramma inviato ai familiari della giornalista assassinata scrive: "Un crimine vile e crudele ha posto fine alla vita di Daria Dugina, una persona brillante e talentuosa con un vero cuore russo: gentile, amorevole, comprensiva e aperta".

La denuncia del padre

E Alexander Dugin denuncia come "un atto terroristico del regime nazista ucraino" la morte della figlia. "Era una bellissima donna ortodossa, una patriota, una giornalista di guerra, un'analista per la televisione centrale e una filosofa - ha detto Dugin in un comunicato riportato dalla Bbc - I nostri cuori bramano non solo la vendetta, a noi serve la Vittoria. E allora vincete, per favore!"

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"Bomba azionata a distanza"

La polizia russa intanto prosegue nelle sue indagini: l'ordigno esplosivo che era installato sull'auto della vittima è stato fatto esplodere a distanza.  "Ora è stato accertato che la bomba sull'auto di Dugina è stata innescata a distanza. Presumibilmente, l'auto è stata monitorata e il suo movimento è stato seguito", ha detto una fonte della polizia alla Tass, ripresa dal quotidiano Izvestija.

Quasi mezzo chilo di esplosivo c'era sull'automobile e i referti della scientifica confermano che Dugina è morta per l'esplosione, ma anche perché è stata sbalzata fuori dall'auto per la potenza della detonazione.

Sui mandanti al momento c'è solo la versione dell'Fsb. Ma gli ucraini smentiscono di essere coinvolti e c'è anche chi ipotizza che l'attentato possa essere una mossa dei servizi segreti di Mosca o di un gruppo di partigiani russi per aumentare la tensione della guerra. Lo suggerisce al nostro giornale la scrittrice russa Anna Zafesova. Quel che è certo è che la morte di Dugina, figlia di Alexander Dugin, ideologo della grande Russia e teorico della guerra in Ucraina, "ha scosso l'elite russa", ha sottolineato il New York Times.

L'attentato è uno dei rarissimi colpi diretti contro un membro della cerchia putiniana e ricorda gli infuocati omicidi dei caotici anni '90 di Mosca. Il Nyt scrive che "ha il potenziale per complicare ulteriormente gli sforzi di Putin per portare avanti la guerra in Ucraina pur mantenendo un senso di normalità a casa", anche perché "arriva sulla scia di una serie di attacchi ucraini in profondità dietro la linea del fronte nella penisola della Crimea controllata dalla Russia".

Cosa è successo

Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, il filosofo russo considerato l'ideologo di Vladimir Putin, è morta, in seguito all'esplosione dell'auto in cui si trovava. Si è trattato di un attentato, avvenuto nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomy, su una strada nella periferia di Mosca. Dugina, 30 anni, si trovava alla guida di una Toyota Land Cruiser Prado di proprietà del padre. Il padre non era sull'auto. Avrebbe potuto, ma all'ultimo minuto ha cambiato idea ed è salito su un'altra auto. I due erano stati a un festival di ultranazionalisti di destra chiamato ’Tradizione’ che si svolgeva in un parco a 50 chilometri da Mosca.

Darya Dugin, figlia di Oleksandr Dugin morta nell'auto esplosa a Mosca (Ansa)
Darya Dugin, figlia di Oleksandr Dugin morta nell'auto esplosa a Mosca (Ansa)