Kerch, un uomo depone dei fiori per le vittime del massacro
Kerch, 17 ottobre 2018 - Un massacro nel nome di Eric Harris, il killer di Columbine. Vladislav Roslyakov, il 18enne che ha ucciso diciotto persone al Politecnico di Kerch in Crimea, era ossessionato dalla strage nel college Usa. Prima di entrare in azione ha indossato gli stessi vestiti che il suo idolo aveva scelto per la carneficina del 20 aprile 1999: maglietta bianca con una scritta nera, pantaloni scuri e anfibi. Tanto che in molti su Twitter hanno postato la foto di Eric Deulen (che interpretava Harris nel film 'Elephant' di Gus Van Sant) e di Vladislav l'una accanto all'altra.
Пишут, что это был косплей на Колумбайн. pic.twitter.com/BdAI0kP3i0
— Max (@mixammo) 17 ottobre 2018
Anche il piano architettato dallo studente del quarto anno è un omaggio ai 'colleghi' americani. Eric Harris e Dylan Klebold avevano pensato di far esplodere la caffetteria della scuola per approfittare del fuggi fuggi e sparare sugli studenti in fuga. Il detonatore delle bombe artigianali create dai due 'maestri' Usa, che avrebbero causato centinaia di morti, fortunatamente si inceppò. Roslyakov ha così portato a termine il progetto originale dei due killer americani. Prima ha fatto esplodere un ordigno e poi ha iniziato a sparare sui suoi compagni. Proprio come Harris e Klebold si è tolto la vita in biblioteca quando ha capito di non avere più vie di scampo.
Secondo diverse testimonianze, lo studente - che una settimana prima dell'attacco secondo Mash aveva comprato 150 proiettili e da qualche mese aveva ottenuto il permesso per un fucile calibro 12 - odiava la scuola che frequentava. Diversi studenti, secondo i media russi, hanno confermato che Roslyakov aveva un interesse quasi maniacale per i serial killer del passato. “Gli insegnanti - ha raccontato un suo amico a Rbc - non gli davano pace, mi fece capire che si sarebbe vendicato”.