Covid e viaggi: Ue propone nuove regole. Meno restrizioni e test per i bambini

Pronto un "freno di emergenza" per arginare le varianti. Ingresso libero per chi ha fatto la seconda dose di vaccino, si punta ad allargare la lista di Paesi col semaforo verde

Ursula von der Leyen (Ansa)

Ursula von der Leyen (Ansa)

Roma, 3 maggio 2021 - Svolta Ue sulle regole per il turismo nella seconda estate Covid. Meno restrizioni per i viaggi da chi arriva da confini extra europei, ma un freno di emergenza pronto a entrare in azione qualora fosse necessario arginare la diffusione di varianti da Coronavirus. "È tempo di rilanciare l'industria del turismo e di riavviare le amicizie frontaliere in sicurezza", scrive la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen su Twitter.

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"Proponiamo di accogliere nuovamente i visitatori vaccinati e quelli provenienti da Paesi con una buona situazione sanitaria", aggiunge. "Ma se emergono varianti dobbiamo agire in fretta: proponiamo un meccanismo di freno d'emergenza Ue". Il tutto in attesa del Green pass ("Digital Green Certificate") che dovrebbe essere "tecnicamente pronto" il primo giugno, confermano oggi fonti di Bruxelles. 

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Vaccini

La Commissione lavora a un alleggerimento delle misure per i cosiddetti "viaggi non essenziali", ovvero quelli non dettati da motivi di lavoro o comprovate esigenze. Grande fetta sono ovviamente gli spostamenti per turismo, con particolare riferimento a quelli fuori dalla frontiera comunitaria. Quelli interni sono già consentiti, seppur non facilissimi per la scarsità dei voli.

In una nota dell'Esecutivo comunitario si specifica che le proposte di alleggerimento vengono fatte "tenendo conto dei progressi delle campagne di vaccinazione e degli sviluppi della situazione epidemiologica a livello mondiale".

Le novità principale sono due: l'ingresso nei pasi dell'Unione per motivi non essenziali verrebbe consentito non solo a tutte le persone proveniente dai Paesi con buona situazione epidemiologica, ma anche tutti quelli che hanno ricevuto l'ultima dose di un vaccino raccomandato dalla Ue "almeno 14 giorni prima dell'arrivo". Spetterà agli Stati membri decidere se estendere il via libera anche a coloro vaccinati con un vaccino approvato nell'elenco degli usi di emergenza dell'Oms.

Inoltre, se gli Stati membri decidono di rinunciare ai requisiti per presentare un test Pcr negativo e/o sottoporsi a quarantena per le persone vaccinate sul loro territorio, dovrebbero rinunciare a tali requisiti per i viaggiatori vaccinati provenienti da paesi extra Ue.

Ma non solo, perché l'Europa pensa anche di ampliare la lista dei Paesi dai quali riammettere i viaggiatori per motivi non essenziali, tra cui i turisti. La proposta, in tal senso, è quella di alzare "in linea con l'evoluzione della situazione epidemiologica nell'Ue", la soglia del numero dei casi positivi che consenta di entrare nell'elenco dei Paesi a cui è permesso di viaggiare più o meno liberamente.

Contagi

Bruxelles propone poi di innalzare, in linea con l'evoluzione della situazione epidemiologica nell'Unione europea, "la soglia relativa al numero di nuovi casi Covid-19 utilizzata per determinare un elenco di paesi da cui dovrebbero essere consentiti tutti i viaggi". 

Bambini

Per quanto riguarda i bambini, quelli esclusi dalla vaccinazione dovrebbero essere in grado di viaggiare con i loro genitori vaccinati se hanno un test Pcr Covid-19 negativo eseguito al più presto 72 ore prima dell'arrivo. "In questi casi, gli Stati membri potrebbero richiedere ulteriori test dopo l'arrivo". 

Freno di emergenza

Alleggerimento delle regole, ma con un "meccanismo di emergenza" pronto a entrare in azione "come contro-bilanciamento" per il parziale via libera ai viaggi non essenziale. La nota diffusa dalla Commissione propone di "coordinare a livello Ue" questo 'freno' che consentirebbe  di limitare il rischio che le "varianti entrino nell'Unione".

Israele e Usa

Non è ancora tempo per il via libera per i viaggi da Israele e Usa. Con alcuni distinguo. La Commissione spiega che, se la proposta della Commissione europea per la ripresa dei viaggi non essenziali dai Paesi extra- Ue più avanti nella campagna di vaccinazione entrasse in vigore oggi, allora "raccomanderemmo ai Paesi di riaprire al traffico con Israele" mentre "col Regno Unito avremmo dei dubbi" e "con gli Stati Uniti non ci siamo ancora".

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