Covid, la variante Omicron minaccia il mondo: "In arrivo dati sconcertanti"

L'allarme dal Regno Unito. Scende l'incidenza in Germania, ma restano alti contagi e decessi. Usa: 800mila morti da inizio pandemia. Francia: "Rianimazioni raggiungeranno i 4mila pazienti intorno alle feste"

Roma, 15 dicembre 2021 - La variante Omicron minaccia il mondo e sono sempre di più le grida d'allarme. L'ultimo proviene dalla direttrice dell'Ecdc Andrea Ammon che ha spiegato che non bastano solo i vaccini, ma, per ridurre la trasmissione della contagiossima mutazione è necessaria "una rapida introduzione di misure non farmaceutiche", tra cui il distanziamento. Misure per scongiurare quei "dati sconcertanti" che secondo quanto riferito da Jenny Harries, a capo dell'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito sono in arrivo per colpa di quella che "è probabilmente la minaccia più significativa per la salute pubblica dall'inizio della pandemia". La nuova mutazione non può non preoccupare dunque l'Europa e il mondo divisi tra la variante Delta e il timore di una diffusione lampo di Omicron che secondo l'Ecdc entro i primi due mesi del 2022 dominerà.

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La sola buona notizia di oggi, per il momento, è la discesa dell'incidenza dei contagi Covid in Germania, che fa respirare un Paese che solo una settimana fa segnava valori record oltre ai 420 casi per 100mila abitanti. Ma i contagi restano alti, 51mila nelle ultime 24 ore, e non accenna a calare il numero dei morti. Proprio sul fronte delle vittime oggi negli Stati Uniti è stata superata la tragica soglia di 800mila e i decessi continuano a mettere in ginocchio la Russia che ormai procede a ritmi di più di mille morti al giorno. 

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Sommario

Germania

Continua il trend in discesa dell'incidenza dei contagi in Germania, anche se i numeri sono ancora alti. L'incidenza su sette giorni si attesta oggi a 353 casi su 100mila abitanti, mentre ieri era a 375 e una settimana fa a 427. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 51.3011 contagi e 453 morti, mentre mercoledì scorso i casi erano 69.601 e i decessi 527. Dall'inizio della pandemia, in Germania si sono registrati 6.613.730 contagi e 106.680 decessi.

Francia

Il numero di pazienti in rianimazione "dovrebbe superare i 3.000 molto rapidamente e raggiungere i 4.000 intorno alle feste" di fine anno: lo ha detto il portavoce del governo, Gabriel Attal, al termine del consiglio dei ministri a Parigi. Attal ha precisato che i "piani bianchi attuati in diverse regioni permetteranno di organizzarsi ed evitare la congestione degli ospedali a fine anno". Non esclude tuttavia "nuove decisioni entro i fine settimana". "Ci riuniremo nei prossimi giorni (...) per prendere le misure necessarie", ha detto, menzionando, tra l'altro, un'accelerazione della campagna vaccinale e dei richiami, il rafforzamento dei controlli alle frontiere, nonché l'adozione «delle raccomandazioni necessarie per le feste in famiglia". Il portavoce francese ha infine avvertito che ieri "ci sono state circa 1.700 persone ricoverate in ospedale e circa 400 in rianimazione, la pressione continuerà a crescere nelle prossime settimane".

Stati Uniti

Negli Stati Uniti è stata superata l'apocalittica soglia delle 800mila vittime per Covid da inizio pandemia. E si fa sempre più pressante il timore per l'espansione della Omicron, che secondo gli ultimi dati negli Usa rappresenterebbe circa il 3% dei casi. L'immediato futuro non appare roseo: un modello previsionale dell'Università di Washington prevede un totale di oltre 880mila decessi negli Stati Uniti entro il 1 marzo. "Quasi tutte le persone che muoiono ora stanno morendo di morti prevenibili", ha affermato Chris Beyrer, epidemiologo presso la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. "E questo perché non sono immunizzati".

Russia

In Russia nel corso delle ultime 24 ore sono stati registrati 28.363 nuovi casi di Covid e 1.142 decessi, come riferito dal centro operativo nazionale antiCoronavirus, ripreso dalla Tass. La Bbc riferisce che secondo l'agenzia statale russa di statistiche Rosstat più di 537.000 persone sono morte nel Paese tra l'aprile del 2020 e l'ottobre del 2021 dopo che è stata confermata o sospettata la malattia.