Sabato 20 Aprile 2024

Covid, Oms: "In Europa sanità sopraffatta. Un decesso ogni 17 secondi"

In Germania altre 22mila infezioni, la Russia supera i 2 milioni di casi. In Danimarca mutazione trasmessa dai visoni "probabilmente debellata". Negli Stati Uniti 77mila ricoverati e decessi oltre i 250mila

Covid, operatore sanitaria in un attimo di riposo (Ansa)

Covid, operatore sanitaria in un attimo di riposo (Ansa)

Roma, 19 novembre 2020 - Continua la corsa del Coronavirus nel mondo. Oggi i casi di positività al Covid hanno superato quota 56 milioni, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins, mentre i decessi hanno oltrepassato i 1,3 milioni da inizio pandemia. In questa cornice, il vecchio continente, secondo quanto avverte l'Oms, resta ancora tra i più colpiti: "Solo la scorsa settima, l'Europa ha registrato oltre 29mila nuovi decessi per Covid. Ogni 17 secondi muore una persona. L'Europa rappresenta il 28% dei casi globali e il 26% dei decessi, cumulativamente", ha dichiarato Hans Kluge, il direttore regionale dell'Oms per l'Europa. "La mascherina - ha aggiunto Kluge -non è affatto una panacea e deve essere combinata con altre misure. Tuttavia, se l'uso delle mascherine raggiungesse il 95%, i lockdown non sarebbero necessari". Intanto, oggi si terrà il vertice Ue, in videoconferenza, per fare il punto sull'emergenza Covid-19, presente anche il premier Giuseppe Conte. 

A livello mondiale, il bilancio più pesante resta comunque quello degli Stati Uniti con oltre 11,5 milioni di casi, ma aumentano ancora i numeri in Russia che ha superato i 2 milioni di contagi. Buone notizie arrivano sul fronte vaccini anti-Covid: se quello della Pfizer è "efficace al 95%", oggi si apprende che quello dell'università di Oxford, Irbm e Astrazeneca è ben tollerato, soprattutto negli anziani, e induce una protezione immunitaria simile a quella vista nei giovani adulti.

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Oms: "Segnali di sistemi sanitari sopraffatti"

Durante l'incontro in cui ha aggiornato sulla situazione Coronavirus in Europa, Hans Kluge, direttore regionale dell'Oms per l'Europa, ha dichiarato: "Stiamo assistendo a segnali crescenti di sistemi sanitari sopraffatti. In Francia, ad esempio, i reparti di terapia intensiva sono stati" occupati "al 95% della capacità per 10 giorni e in Svizzera le unità di terapia intensiva sono a pieno regime". Intanto, sono più di cinquemila i casi di Coronavirus che si sono registrati in Svizzera nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali, parlando di 5.007 nuovi contagi e aggiornando a 285.655 il totale dei positivi. Salgono invece a 3.464 il numero delle persone decedute dopo aver contratto il Covid-19, 79 in più rispetto a ieri. 

Germania, altre 22mila infezioni

Sale ancora il numero dei casi confermati di Coronavirus in Germania: nelle ultime 24 ore sono state registrate altre 22.609 infezioni per un totale di 855.916 dall'inizio della pandemia. 251 invece i morti per un bilancio complessivo di 13.370. Una situazione ancora "molto grave", stando a quanto dichiarato da Lothar Wieler, il presidente del Robert Koch Institut (Rki), il centro epidemiologico tedesco."Non abbiamo ancora scollinato", ha aggiunto Wieler, "ed è possibile che alcune cliniche arrivino ai loro limiti". A detta della direttrice dell'unità di crisi del Koch Institut, Ute Rexroth, inoltre, il "lieve" allentamento mostra comunque che la Germania "è sulla strada giusta" e che le misure di contenimento del virus "stanno funzionando”.

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Russia: superati i 2 milioni di casi 

La Russia ha sfondato la soglia dei due milioni di contagi di coronavirus confermati dopo l'aggiornamento dei dati delle ultime 24 ore. Nel Paese si registrano altre 23.610 infezioni e altri 463 decessi attribuibili al Covid-19.  La Russia è il quinto Paese al mondo per  numero di contagi dopo Usa, India, Brasile e Francia. Il bilancio totale dei morti è arrivato a 34.850.

Stati Uniti, verso il razionamento delle cure 

Gli Stati Uniti si confermano il Paese con più casi di positività al Coronavirus. Sono 77mila le persone ricoverate e il numero di decessi ha superato i 250 mila. Numeri che mettono in evidenza la gravità della pandemia negli States. In Idaho, i medici hanno avvertito che gli ospedali potrebbero dover razionare le cure. "Mai nella mia carriera ho pensato che avremmo nemmeno preso in considerazione l'idea di razionare le cure negli Stati Uniti d'America", ha dichiarato il dottor Jim Souza, direttore medico del sistema sanitario di St. Luke. Per fare fronte all'emergenza sono stati aperti molti reparti, di cui uno nel parcheggio di un ospedale a Reno, in Nevada, dove il personale sanitario è ormai allo stremo.

Giappone, crescono i contagi 

Mercoledì scorso il Giappone ha registrato un numero record di contagi da coronavirus, oltre 2mila, ora è in "forte allerta", come ha confermato il premier Yoshihide Suga. Crescono i contagi anche nella capitale giapponese Tokyo, dove proprio oggi sono stati segnalati più di 500 nuovi casi di Covid-19 per la prima volta dall'inizio della pandemia e dove l'allerta è al grado massimo. Secondo l'agenzia di stampa Kyodo, comunque il governo metropolitano non chiederà a bar e ristoranti di limitare i loro orari di apertura (una misura che aveva preso nei precedenti picchi di infezioni), ma consiglierà loro di farlo.

India, quasi 9 milioni di positivi

Con 45.576 nuovi casi di contagio emersi nelle ultime 24 ore, l'India si appresta a toccare i 9 milioni di infezioni dall'inizio della pandemia. I dati sono stati divulgati questa mattina dalle autorità sanitarie locali, che hanno precisato come il numero totale dei contagiati nel paese ammonti a 8,96 milioni. I nuovi decessi registrati sono stati 585, per un totale di 131.578. Questi numeri confermano l'India al secondo posto, dopo gli Stati Uniti, nella triste classifica dei paesi al mondo per numero di contagi. Una nota positiva: dopo il picco di settembre, però, il numero totale delle infezioni iniziare a scendere.

Danimarca, mutazione visoni "debellata"

L’allarme era partito proprio dalla Danimarca: una mutazione di Coronavirus trasmessa dai visoni all’uomo. Rassicurazioni arrivano però dal ministro danese della Sanità, che afferma che la minaccia è stata “probabilmente debellata”. La situazione era ritenuta particolarmente preoccupante perché rischiava di compromettere l'efficacia del vaccino. Come fanno sapere dal ministero: "Nessun altro caso di mutazioni provenienti da visoni, Cluster 5, è stata individuata dal 15 settembre”.

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