Sabato 20 Aprile 2024

Covid, in Cina scatta l'isolamento totale per 3,5 milioni di persone nella città di Baise

Prosegue la politica cinese di contenimento "Zero Covid". Intanto in Austria è il primo giorno di obbligo vaccinale sopra i 18 anni

Misure di chiusura anti Covid in Cina (Ansa)

Misure di chiusura anti Covid in Cina (Ansa)

Roma, 6 febbraio 2022 - È scattato nel pomeriggio l'isolamento totale della città cinese di Baise, nella regione meridionale dello Guangxi, un centro con 3,57 milioni di abitanti, a causa dell'individuazione di un focolaio di Covid. L'intera zona urbana di Baise è in lockdown e - come riporta il corrispondente cinese della Bbc Stephen McDonell - a nessuno è permesso entrare o uscire dalla città.

Per le autorità locali si tratta di un focolaio di variante Omicron arrivata da Shenzhen, mentre il capo epidemiologo cinese Wu Zunyou ha affermato che finché non ci sarà altro modo per contenere la diffusione del virus, la Cina manterrà la sua politica di controllo della pandemia detta di "Zero Covid dinamico". Wu rifererisce inoltre alla stampa che anche se la Cina ha raggiunto un tasso di vaccinazione del 70%, il metodo più efficace per contenere il virus è ancora l'applicazione di misure stringenti. Infine Wu ha confermato che recentemente c'è stato un focolaio di Omicron anche nella città portuale settentrionale di Tianjin con oltre 15 milioni di abitanti.

Contagi Covid oggi in Italia: bollettino 6 febbraio. Intensive su, giù i ricoveri

Francia: Omicron rallenta

 

Intanto i dati di oggi della Francia indicano una fase di rallentamento dell'epidemia anche oltralpe. Secondo il bollettino diffuso nel pomeriggio dal Santé publique France si sono registrati 155.439 nuovi casi di Covid e 129 morti.  Attualmente sono ancora ricoverate nel Paese 33.027 persone. Dall'inizio della pandemia il numero di morti in Francia legati al Covid si attesta a 132.506.

Israele: record di ricoveri gravi

 

Nelle ultime 24 ore in Israele si sono registrati 37.985 nuovi casi di Covid, con un tasso di positività del 29,79%, il più alto dall'inizio della pandemia. Le autorità sanitarie israeliane registrano anche un numero record di ricoverati in condizioni gravi, 1.263, anche questo il più alto dall'inizio della pandemia. Il numero è cresciuto rispetto a ieri, quando erano 1.229, anche questo un numero che aveva superato il precedente record di ricoverati gravi, che era stato registrato nel gennaio 2021, con 1.193 casi gravi.

Austria: scatta l'obbliogo vaccinale dai 18 anni

 

È entrata in vigore oggi in Austria - con la firma del presidente Alexander Van der Bellen - la legge che impone la vaccinazione anti-Coronavirus obbligatoria dai 18 anni in su. La norma si applica a tutti i residenti che abbiano compiuto i 18 anni, tranne le donne in stato di gravidanza e chi non può vaccinarsi per motivi medici. Esenti anche a determinate condizioni quanti hanno contratto il Covid e sono recentemente guariti. Le infrazioni comporteranno multe fino a 3.600 euro a partire dalla metà di marzo, quando inizieranno gli accertamenti. Il 70% circa degli austriaci è immunizzato con almeno due dosi di vaccino. Nel Paese si registrano quotidianamente circa 33mila contagi. Il numero dei decessi è aumentato negli ultimi giorni - con venti morti nelle ultime ore - una cifra comunque lontana dal picco raggiunto alla fine dello scorso anno, quando si registravano 150 morti al giorno.