Variante Delta: Gran Bretagna +46% di contagi in una settimana. Record di morti in Russia

Oltremanica altri 27mila contagi in 24 ore. India e Brasile in crisi, nuova stretta in Australia e dubbi a Tokyo per le Olimpiadi. Allerta in California

Aumento dei contagi per la variante Delta in Gran Bretagna (Ansa)

Aumento dei contagi per la variante Delta in Gran Bretagna (Ansa)

Roma, 2 luglio 2021 - Quattro milioni di morti e oltre 180 milioni di contagiati nel mondo. È vicino a superare una nuova soglia il bollettino globale tenuto dall'inizio della pandemia dalla Johns Hopkins University e in questi giorni il conteggio delle persone che nel mondo hanno perso la vita dopo aver contratto il coronavirus raggiungerà i 4 milioni di vittime. Il dato di fine giornata dell'1 luglio si è fermato a 3.954.820 decessi confermati dall'inizio della pandemia, mentre sono 182.593.659 le persone contagiate a livello mondiale. Secondo l'aggiornamento di ieri, gli Stati Uniti sono il Paese maggiormente colpito, con 33.678.318 casi e 605.013 morti. Seguono l'India, con 30.411.634 contagiati e 399.459 decessi, e il Brasile con 18.622.304 casi e 520.095 morti.

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Gran Bretagna, impennata di contagi

I contagi dovuti alla variante Delta sono aumentati in Gran Bretagna del 46% dalla scorsa settimana. È quanto emerge dall'ultimo bollettino diffuso da Public Health England. Nello specifico il numero di casi da variante Delta nel Paese risulta aumentato di 50.824 dalla scorsa settimana, per un totale di 161.981. Rispetto alla situazione generale in Gran Bretagna delle ultime 24 ore, secondo i dati del governo britannico, 27.125 nuove persone sono risultate positive al coronavirus e nell'ultima settimana i casi sono aumentati del 74%. Sempre oggi sono stati registrati 27 nuovi decessi e 304 persone sono ricoverate in ospedale. Nell'ultima settimana sono morte 123 persone, con un aumento dell'11,8% rispetto ai sette giorni precedenti. Nell'ultima settimana 157.675 persone in totale sono risultate positive al Covid.

L'attenzione è massima per limitare la diffusione dei contagi in Italia. E in vista della partira a Roma dei quarti degli Europei tra Inghilterra e Ucraina saranno potenziati i controlli, con check-point a ridosso dello stadio Olimpico. È la novità emersa nel corso del tavolo tecnico che si è svolto oggi in Questura, a Roma. L'attenzione delle forze dell'ordine sarà massima. Controlli in aeroporti e stazioni ferroviarie della Capitale, sorvegliati "speciali" già da ieri. Il divieto - legato all'emergenza covid e alla diffusione dei contagi alimentati dalla variante Delta - vale per tutti coloro che negli ultimi 14 giorni siano stati in Gran Bretagna, "a prescindere dalla loro nazionalità o residenza". Verranno inoltre potenziati i controlli nella zona dello stadio, le 'fan zone' e anche pub e locali del centro storico dove i tifosi inglesi potrebbero andare per vedere i match. 

Russia, nuovo record di vittime

Le vittime del coronavirus in Russia sono aumentate di 679 unità nelle ultime 24 ore rispetto ai 672 morti confermati il giorno prima: si tratta del numero più alto dall'inizio della pandemia ed è il quarto record consecutivo negli ultimi 4 giorni. Lo ha detto il centro di crisi anti-coronavirus. Finora sono morte 136.565 persone in tutta la nazione. Il tasso di letalità è cresciuto al 2,46%, come risulta dai dati forniti dal centro di crisi. I contagi sono stati invece 23.218, stando alle agenzie russe.

L'India raggiunge i 400mila decessi

Oggi l'India ha superato la soglia dei 400mila morti accertati per complicanze legate al coronavirus dall'inizio della pandemia. È l'ultimo aggiornamento dato dal ministero della Sanità di Nuova Delhi confermando che nelle ultime 24 ore cio sno stati 46.617 nuovi casi e 853 decessi. Anche se già di per sé la cifra ufficiale delle letalità accertate in India è impressionante, va detto che secondo diversi osservatori i numeri riportati dal ministero sono quasi certamente sottostimati. Ad esempio, anche se la pandemia è presente nel paese da oltre un anno, oltre il 60% di tutti i decessi segnalati è stato registrato solo negli ultimi quattro mesi. Inoltre, a fine maggio il New York Times ha pubblicato uno studio approfondito nel quale venivano analizzati gli scenari più probabili dell'impatto reale dell'epidemia sul subcontinente: la proiezione "meno grave" calcolava in 600mila le vittime fino a quella data della malattia, quello mediano in 1,6 milioni e quello peggiore arrivava a ipotizzarne addirittura 4,2 milioni.

Brasile sotto osservazione

Nella giornata di ieri il Brasile ha registrato 2.029 nuovi decessi da covid, per un totale ormai giunto a 520.095. Nello stesso arco di tempo sono stati rilevati anche 65.163 nuovi contagi, che ne portano il numero complessivo a 18.622.304. Nel paese si registrano segnali contrastanti sull'andamento epidemiologico: se da una parte si rileva un miglioramento nelle unità di terapia intensiva con solo tre stati che riportano livelli di occupazione superiori al 90% (Tocantins, Paraná e Santa Catarina), dall'altra gli specialisti sottolineano che la malattia si sia stabilizzata su un plateau troppo elevato per stare tranquilli. L'attuale virulenza è infatti molto più alta di quella della metà del 2020. Lo stato brasiliano più colpito dal covid in termini assoluti, San Paolo, è arrivato a contare 3.743.291 contagi e 128.322 morti. Sul fronte delle vaccinazioni, il Brasile ha superato ieri il traguardo delle 100 milioni di dosi somministrate, di cui 74,5 milioni relativi alla prima dose. Solo il 12,55% della popolazione può però essere considerato completamente immunizzato

L'Australia riduce ancora gli ingressi 

Resta difficile la situazione in Australia e per cercare di arginare i nuovi focolai di contagi di covid le autorità stanno introducendo nuove misure restrittive in alcune grandi città. Nuova stretta anche sugli arrivi dall'estero con il numero delle persone autorizzate a entrare nel Paese che passeranno dagli attuali 6 mila a 3 mila alla settimana, come ha detto il primo ministro Scott Morrison, e inoltre, una volta atterrati, tutti devono trascorrere due settimane in isolamento in hotel prima di poter uscire. Circa la metà della popolazione australiana è attualmente soggetta alle chiusure, che riguardano Sydney, Brisbane e Perth. L'obiettivo australiano, Paese di 25 milioni di abitanti che ha contenuto a 30.684 il numero dei contagi e a 910 quello dei decessi, è quello di azzerare i casi di covid.  Quanto alla campagna di vaccinazioni, in Australia meno dell'8% degli adulti ha ricevuto entrambe le dosi.

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Giappone in dubbio sulle Olimpiadi

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Le autorità sanitarie della città metropolitana di Tokyo hanno confermato nell'ultimo bollettino ufficiale rilasciato ieri 673 nuovi casi di coronavirus, oltre un terzo dei quali hanno interessato giovani al di sotto dei 20 anni. A meno di tre settimane dall'inizio dei giochi olimpici, la capitale giapponese si trova a fronteggiare un costante aumento del numero di infezioni, iniziato dopo la revoca dello stato di emergenza lo scorso 20 giugno, e che ha segnato solo nell'ultima settimana un aumento medio dei nuovi casi del 19% rispetto alla settimana precedente. Inoltre, una stima del National Institute of Infectious Diseases indica che circa il 30% dei nuovi casi di infezione a fine giugno a Tokyo è dovuto alla variante Delta. A livello nazionale, sono stati confermati 1.753 nuovi contagi e 24 decessi causati dal virus. "Il numero di nuovi casi di infezione da coronavirus in Giappone è rimasto praticamente invariato nelle ultime settimane se non addirittura aumentato e questo, in aggiunta al fatto che gli spostamenti delle persone sono ancora troppi a Tokyo, induce il comitato a forti preoccupazioni riguardo a possibili nuovi ondate in arrivo". Lo ha dichiarato in un comunicato il comitato consultivo di esperti nominato dal governo per coadiuvare la risposta delle autorità sanitarie alla pandemia. L'ipotesi di estendere oltre l'11 luglio lo stato di emergenza potrebbe costringere gli organizzatori dei Giochi Olimpici e Paralimpici a rivedere le decisione sulla presenza di pubblico negli impianti: lo scorso 21 giugno era stato deciso di permettere una presenza di spettatori no superiore al 50% della capacità degli impianti e comunque mai oltre il tetto di 10mila persone.

California, tanti contagi per la variante Delta

La California ha annullato appena due settimane fa le restrizioni dovute alla pandemia di covid e da allora il contagio da variante Delta si sta velocemente diffondendo tra i non vaccinati. Lo Stato più popoloso degli Usa ha una media di circa 1.000 nuovi casi di contagio al giorno, con un aumento di circa il 17% negli ultimi 14 giorni. A Los Angeles nei giorni scorsi è stato raccomandato di riprendere a indossare le mascherine nei luoghi chiusi. Al momento poco meno del 50% dei californiani sono completamente vaccinati, mentre un 61% ha ricevuto una sola dose.