Covid, colpita per la prima volta la Micronesia: focolaio da 1.000 casi

Per oltre due anni e mezzo il piccolo Stato disperso nell'Oceano Pacifico era riusciuto a evitare il virus

Il reparto Covid di un ospedale (Ansa)

Il reparto Covid di un ospedale (Ansa)

Roma, 11 luglio 2022 - Per oltre due anni e mezzo il piccolo Stato della Micronesia è riuscito a evitare che il Covid approdasse sul suo territorio colprendo i suoi 100mila abitanti. Ora però l'isola ha perso la sua immunità: è stato confermato un primo focolaio con 1.000 casi

A parte alcuni episodi isolati, gli Stati Federati di Micronesia erano riusciti a evitare il Coronavirus grazie alla loro posizione dispersa nell'Oceano Pacifico, a circa 1.000 miglia (1.600 chilometri) a nord di Papua Nuova Guinea. Questo fino a quando due studenti sono risultati positivi dopo essere arrivati sull'isola di Kosrae da Pohnpei. 

In una settimana, i contagi sono aumentati fino a raggiungere più di 1.000, registrati ieri, causando allarme nella nazione insulare del Pacifico. Otto le persone ricoverate in ospedale, mentre un anziano è morto per le conseguenze legate al virus. Tra coloro che hanno contratto la malattia ci sono molti legislatori e alti funzionari, compreso il vicepresidente Yosiwo George, che è ricoverato in ospedale sebbene le sue condizioni non destano preoccupazioni. L'autorità sanitaria ha scoraggiato gli assembramenti e consigliato l'uso di mascherine in ogni momento, ma ha detto che "tutti i servizi pubblici rimarranno aperti". Nel Paese, secondo quanto riferito dalle autorità la settimana scorsa, il 75% delle persone sopra i 5 anni è vaccinato.

Il focolaio di SARS-CoV-2 è scoppiato poco prima della fine delle restrizioni di quarantena e della riapertura dei confini al mondo, prevista per il primo agosto. In realtà, secondo quanto riferito da diversi media, la più contagiosa variante Omicron ha portato il virus per la prima volta quest'anno in diverse piccole nazioni del Pacifico, tra cui Kiribati, Tonga, Samoa e Nauru.