Covid, mascherine al chiuso anche per i vaccinati? Gli Usa ci pensano

La raccomandazione del Centers for Disease Control and Prevention. Secondo uno studio i dati dei contagiati negli Stati uniti sono sottostimati. Intanto Biden valuta l'obbligo vaccinale per i 900mila lavoratori governativi

Mascherine all'aperto

Mascherine all'aperto

Washington, 27 luglio 2021 - Inversione di rotta negli Stati Uniti sull'obbligo di mascherina per combattere il Covid. Il Centers for Disease Control and Prevention si appresta a raccomandare l'uso delle mascherine al chiuso anche per i vaccinati, almeno in alcune circostanze, riferisce il New York Times citando fonti attendibili. Solo due mesi fa le raccomandazioni erano l'esatto opposto. La decisione si basa sul diffondersi delle variante Delta, in grado di contagiare un numero maggiore di vaccinati rispetto alle previsioni iniziali. 

Intanto, l'amministrazione degli Stati Uniti sta pensando di rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid per i suoi 900 mila dipendenti. Lo ha dichiarato il presidente Joe Biden, che ha parlato di "valutazione" in corso.

Il bollettino in Italia del 27 luglio

Coronavirus: i contagi nel mondo

Lo studio: contagi sottostimati in Usa

Secondo uno studio pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences e citato dal Guardian, il numero di casi di Covid-19 negli Stati Uniti potrebbe essere stato sottostimato fino al 60%. L'indagine dei ricercatori dell'Università di Washington si basa su una ricerca che ha trovato che il numero di casi riportati "rappresenta solo una frazione del numero totale stimato di infezioni". 

Lo studio ha incorporato i dati sui decessi, il numero di test somministrati ogni giorno e la percentuale che risulta positiva. Incorporati anche dati da studi su persone campionate a caso per il Covid-19 in Indiana e Ohio. Le indagini su campioni casuali forniscono una forte prova della reale prevalenza di una malattia perché non si basano sulle persone che cercano i test, che spesso non riescono a catturare le infezioni asintomatiche. Basandosi sull'analisi di questi dati, i ricercatori hanno scoperto che ben 65 milioni di americani potrebbero essere stati infettati. I conteggi ufficiali collocano il numero a circa 33 milioni.

I ricercatori hanno stimato che il 60% di tutti i casi sono stati mancati, con solo uno ogni 2,3 casi contati in Indiana e Ohio. Ieri il conteggio dei casi tenuto dalla Johns Hopkins University si attestava a quasi 34,5 milioni. Le sottovalutazioni possono "dipendere dalla gravità della pandemia e dalla quantità di test in quello stato", ha detto Nicholas J Irons, coautore dello studio e studente post-dottorato. "Se hai uno stato con una grave pandemia ma test limitati, il sottoconteggio può essere molto alto e ti stai perdendo la stragrande maggioranza delle infezioni che si stanno verificando".