Covid Gran Bretagna, altri 263 morti

I nuovi casi tornano sopra quota 40mila. Il governo resta fermo, niente piano B: "Costerebbe allo Stato 18 miliardi"

Il premier britannico Boris Johnson (Ansa)

Il premier britannico Boris Johnson (Ansa)

Londra, 26 ottobre 2021 - Fari puntati sui contagi da Covid in Gran Bretagna, che risalgono dopo il weekend. Dopo quasi due giorni i nuovi casi giornalieri tornano oggi a oltrepassare quota 40mila (40.954). E balza in alto anche il numero delle vittime: 263 i morti per le conseguenze dell'infezione da coronavirus, cifra su cui pesa comunque il ritardo statistico di parte dei dati relativi al weekend non conteggiati l'altro ieri e ieri, quando erano scesi a 38.

Resta contenuta la pressione ospedaliera. Sotto il livello di allerta il totale dei ricoveri, saliti da 8200 a 8600 circa, ma lontano dai picchi di 39.000 registrati all'epoca delle ondate dei mesi scorsi. Risultato da attribuire alla campagna vaccinale che ha raggiunto nel Paese l'80% della popolazione sopra i 12 anni. Segni incoraggianti anche dal monitoraggio settimanale. In leggero calo per la prima volta da un mese a questa parte il trend dei nuovi casi, su una media di tamponi compresa fra gli 800.000 e il milione al giorno (-0,4%).

Il governo britannico valuta l'obbligo vaccinale per i sanitari ma resta ancora fermo nella decisione di non ricorrere al cosiddetto piano B, che consisterebbe nel ripristino di alcune delle misure revocate lo scorso luglio, come l'obbligo di mascherina nei luoghi affollati, ma anche nell'introduzione di una sorta di green pass versione 'soft'.

D'altra parte, il governo di Boris Johnson si è fatto due conti. Secondo due documenti governativi trapelati nelle scorse ore, ammonterebbe a 18 miliardi di sterline la spesa dello Stato in caso di ritorno a lavoro da casa. Downing Street calcola poi come modesto l'impatto sulla riduzione dei contagi in caso di passaporto vaccinale (in Gran Bretagna il sarebbe considerato accettabile solo se limitato a discoteche, concerti e eventi sportivi). 

E la posizione del governo comincia ad essere supportata da esperti come il professor Anthony Harnden, epidemiologo e vicepresidente del Joint Committee on Vaccination and Immunisation (JCVI), secondo cui la nuova accelerata sui vaccini - il Piano A di Londra - starebbe in effetti aiutando a "vincere la battaglia" contro il Covid nel Regno Unito. Anche senza pass e mascherine.