Covid Germania: stop restrizioni a vaccinati e guariti. Gb verso la normalità da giugno

Per i tedeschi la novità scatta da sabato, ma intanto salta l'Oktoberfest. A Liverpool un mini festival musicale senza mascherine. L'India stremata tenta l'impossibile: "Vaccinerà tutti gli adulti, 900 milioni di persone".

Primo Maggio a Berlino (Ansa)

Primo Maggio a Berlino (Ansa)

Nuova Delhi, 3 maggio 2021 - Mentre l'India travolta dalla temibile variante Covid a doppia mutazione, nel tentativo di frenare il virus, ha deciso di vaccinare tutti gli adulti, l'Europa  tenta la rinascita: la battaglia al virus è ancora in corso, ma qualche spiraglio s'intravede. In Germania ad esempio i vaccinati e i guariti da sabato potranno andare sostanzialmente in libera uscita. Per non parlare della Gran Bretagna che grazie a una campagna vaccinazioni a buon punto e il crollo dei casi Covid, si permette un ritorno alla vita quasi normale. A Liverpool, previo tampone negativo effettuato entro le 24 ore, almeno 6.000 persone hanno partecipato senza mascherina al mini-festival che si è svolto venerdì e sabato, il primo grande evento musicale nel Paese dopo oltre un anno di limitazioni. 

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Germania

Mentre per il secondo anno consecutivo salta la tradizionale Oktoberfest di Monaco, una bella notizia per i vaccinati (o i guariti)  tedeschi c'è:  avranno libertà di movimento e non saranno tenuti a rispettare le norme di distanziamento ancora in vigore, hanno sancito i partiti di governo, Cdu e Spd in un accordo dei gruppi che sarà approvato in Parlamento nei prossimi giorni. Le nuove norme dovrebbero entrare in vigore già sabato.  Per l'8% dei tedeschi vaccinati o i tre milioni che sono stati ammalati, non sarà per esempio richiesta la quarantena dopo il loro ritorno dall'estero, potranno non rispettare il coprifuoco o andare dal parrucchiere o in altri negozi non essenziali senza dover effettuare un test rapido.

In Germania comunque l'epidemia continua, e sono stati registrati 9.160 nuovi casi, con 84 morti. L'Istituto Robert Koch ha aggiornato il numero complessivo dei contagi ad oltre 3.4 milioni, con 83.276 decessi. Speranze dalle parole di Gerald Gass, presidente della Società tedesca degli ospedali (Dkg), che in un'intervista alla 'Bild' ha parlato di numeri stabili delle infezioni, con la possibilità di un miglioramento a livello di terapie intensive (al momento 5.019 i pazienti ricoverati). "La maggior parte degli ospedali in Germania sta registrando un primo, lieve miglioramento", ha detto Gass, sottolineando che i numeri delle ultime due settimane fanno sperare che non ci sarà "un aumento esponenziale dei pazienti che necessitano di cure intensive". 

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India

Dopo il record di morti ieri (3.689 decessi in un solo giorno, e poco meno di 400mila contagi), in India nelle ultime ore le infezioni e i decessi hanno lievemente rallentato: registrati 368.147 nuovi casi e 3.417 morti. L'India è il secondo Paese più colpito al mondo in termini assoluti, il primo sono gli Stati Uniti che hanno superato i 32.4 milioni di contagi, ma gli Usa hanno i mezzi per combattere il virus e l'amministrazione Biden ha messo la massima priorità alle vaccinazioni e il trend si sta invertendo. Invece Nuova Delhi si trova a fare i conti con un sistema sanitario al collasso: mancano posti letto e anche l'ossigeno. L'India è anche il maggiore produttore di vaccini al mondo, ma al momento ha somministrato solo 157 milioni di dosi: 1.2 milioni nelle ultime 24 ore. E' iniziata la gara di solidarietà internazionale, oltre 40 i Paesi stanno inviando aiuti in India, compresa l'Italia. Anche le aziende farmaceutiche si muovono: il vaccino Pfizer-Biontech, che è in via di approvazione in India, tramite il sui Ceo, Albert Bourla, ha annunciato una donazione di dosi per un valore superiore ai 70 milioni di dollari. Il governo indiano ha messo a punto un piano nazionale per fornire agli ospedali del paese la quantità necessaria di ossigeno: 14 nuovi stabilimenti sono stati individuati per passare dalla produzione di azoto a quella di ossigeno. I nuovi impianti si aggiungono ai 37 già identificati la scorsa settimana.

Sit in e proteste dei familiari di 24 malati di Covid morti la notte scorsa all'ospedale pubblico di Chamarajanagar, in Karnataka, perchè era finito l'ossigeno. Ma le autorità prendono tempo: il prefetto della città Dr MR Ravi, ha dichiarato ai giornalisti che deve ancora essere verificato se le morti sono state effettivamente causate dalla mancanza di ossigeno. Intanto il governatore B S Yediyurappa ha indetto una riunione urgente del suo consiglio di gabinetto.  

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Gran Bretagna

Il Regno Unito fa un ulteriore passo verso la normalità, dopo le aperture già fatte, e in vista della revoca delle restrizioni prevista il 21 giugno: si è tenuto un mini festival musicale a Liverpool, e i partecipanti potevano accederci senza mascherina mostrando un certificato di tampone negativo effettuato entro 24 ore. E' stato un test, come quello di Barcellona, ma ha anche fatto respirare l'aria degli eventi pre-Covid.  A Liverpool, nord-ovest dell'Inghilterra, venerdì e sabato almeno 6.000 persone senza mascherina e senza distanziamento sociale hanno partecipato all'evento del promoter Circus, che ha visto tra le star il dj inglese Fatboy Slim. Durante l'evento giorni è stato inoltre allestito un tendone temporaneo dove alcuni scienziati hanno monitorato i comportamenti dei partecipanti.  

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La nuova tappa prima dell'allentamento delle restrizioni anti Covid rimaste in vigore dal lockdown dei mesi scorsi nel Regno Unito, anticipata dal governo di Boris Johnson ai media prevede l'abolizione dal 17 maggio di ogni limite sulle presenze ai funerali (per i quali al momento vige il tetto dei 30 ospiti), e del passaggio da un limite di 15 a 50 invitati per i matrimoni. Dal 21 giugno anche le cerimonie per le nozze saranno poi esentate da ogni tetto, in aggiunta potrebbe scattare la fine dell'obbligo del distanziamento sociale generalizzato all'aperto di oltre un metro fra le persone. IN arrivo in settimana di una "lista verde" di Paesi a minor rischio verso i quali i sudditi di Sua Maestà saranno autorizzati a viaggiare liberamente anche per turismo.

Giappone

In Giappone sono stati registrati 61 decessi e 5.900 nuovi casi nelle ultime ore, un dato che porta il totale dei contagi da inizio pandemia a oltre 600 mila. L'allerta riguarda il numero crescente dei pazienti ricoverati in gravi condizioni, con una crisi dei posti in reparti di terapia intensiva: sono 1.050, una quota record dallo scorso 28 gennaio. Tra i problemi riscontrati dal ministero della Salute nipponico c'è quello delle persone che violano l'isolamento: oltre 300 delle 24 mila persone che giornalmente finiscono in autoisolamento al loro rientro in Giappone, e non rispettano gli obblighi di quarantena allontanandosi dalle strutture preposte senza lasciare alcun recapito. Il ministero ha avvisato che i trasgressori del divieto rischiano pene amministrative quali la pubblicazione del nominativo in liste pubbliche e la perdita del permesso di soggiorno e l'espulsione dal Paese nel caso degli stranieri.  

Australia

Da oggi l'Australia apre le vaccinazioni a chi ha più di 50 anni. Il siero anti Covid sarà amministrato nelle cliniche respiratorie degli studi medici o presso i centri di vaccinazione territoriali. E dal 17 maggio sarà possibile vaccinarsi anche negli studi dei medici di base che partecipano alla campagna.