Giovedì 18 Aprile 2024

Hong Kong toglie la quarantena in entrata, il Giappone riapre al turismo. Svolta sul Covid

Il premier giapponese: "Vogliamo allineare i controlli a quelli degli altri paesi G7". Hong Kong e Taiwan abbandonano la politica zero-Covid cinese

Roma, 23 settembre 2022 - Anche i baluardi delle restrizioni Covid riaprono: dopo Hong Kong e Taiwan, è in arrivo un deciso allentamento in Giappone. È questo uno degli ultimi paesi a togliere le limitazioni ai viaggi: Tokyo ha mantenuto una politica estremamente restrittiva sugli ingressi dall'inizio della pandemia. Ora che lo yen, la valuta giapponese, ha toccato i minimi storici, è arrivato il momento per riaprire e per dare un po' di sollievo all'economia nipponica. Durante un discorso tenuto alla Borsa di New York - il premier nipponico è in visita in occasione dell'Assemblea generale Onu - ha affermato di voler allineare i controlli a quelli degli altri membri del G7.

Simile al Covid, resistente ai vaccini: cosa sappiamo del virus Khosta-2

Tokyo, 28 luglio 2022 (EPA/Kimimasa Mayama)
Tokyo, 28 luglio 2022 (EPA/Kimimasa Mayama)

Hong Kong e Taiwan, addio alla quarantena

La decisione viene presa parallelamente ai primi passi verso la riapertura di Hong Kong: decade la quarantena obbligatoria in hotel per gli arrivi internazionali a partire da lunedì 26 settembre. Prendendo spunto dalla Cina, che sta perseguendo la politica zero-Covid, Hong Kong è tra i pochi posti al mondo a richiedere ai viaggiatori all'estero di rispettare la quarantena all'arrivo, anche se di durata diminuita nel tempo: allo stato è di tre giorni in hotel, seguiti da altri quattro di autocontrollo. Martedì, tuttavia, il governo locale ha anche annunciato che manterrà le attuali misure di distanziamento sociale fino al 5 ottobre. Ha preso una strada simile anche Taiwan, eliminando la quarantena obbligatoria e consentendo l'ingresso senza visto da alcuni paesi. 

Solo la Cina resiste

Ormai è rimasto solo Pechino che insiste sulla linea dura. La superpotenza economica si rifiuta di abbandonare la cosiddetta politica zero-Covid, anche al costo del benessere dei cittadini e della salute dell'economia. La Cina impone regolarmente dei lockdown severissimi ovunque si segnali anche solo una manciata di casi di contagio. La crisi provocata dalle restrizioni tocca tutti gli aspetti della vita quotidiana, dalla mancanza dei prodotti alimentari all'impossibilità di reagire adeguatamente a eventi straordinari, come il terremoto a Chengdu o l'ondata di caldo estremo d'estate. 

Cina, lockdown per 21 milioni di persone a Chengdu. Timori per la tenuta dell'economia

Il rilancio del turismo giapponese

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato l'allentamento delle restrizioni alla frontiera a partire dall'11 ottobre. La graduale riapertura è iniziata a giugno, quando è stato permesso l'ingresso di un numero predefinito di turisti al giorno, che però non potevano circolare liberamente nel paese. Si organizzavano tour guidati con partecipazione obbligatoria ai visitatori, per mantenere un certo controllo sugli spostamenti e sui contatti interpersonali degli stranieri. Tuttavia, la linea dura sugli ingressi sembra aver funzionato: il Giappone non ha mai imposto periodi di lockdown o l'obbligo di mascherina, ma si vanta di un tasso di mortalità fra i più bassi nel mondo e di un tasso di vaccinazione fra i più alti. 

Covid, la mascherina con il sensore avvisa sullo smartphone del rischio contagio

Tutte queste limitazioni saranno eliminate da metà ottobre: addio ai visti e al tetto massimo degli ingressi giornalieri, nonché alle agenzie di viaggio. Il turismo giapponese per la prima volta dal 2020 dovrebbe 'tornare alla normalità', e il governo si aspetta un effetto positivo sull'economia, soprattutto sul settore alberghiero e sull'intrattenimento. Infatti, per dare un'ulteriore spinta, il premier ha annunciato anche un programma di incentivi, che include sconti su viaggi, eventi sportivi, concerti, e altre attività. I residenti e i cittadini giapponesi beneficeranno, inoltre, di un sussidiario di 11.000 yen (circa 78 euro) per compensare - almeno in parte - il carovita. Lo riporta la Bbc. 

Nel solo 2019, prima dello scoppio della pandemia, il Giappone aveva raggiunto il record di quasi 32 milioni di turisti stranieri, passando al punto più basso, registrato lo scorso agosto, di appena 169.800 visitatori, secondo i dati diffusi dall'Organizzazione nazionale del turismo giapponese.

Il ministero della Salute giapponese, nel suo più recente bollettino aggiornato a ieri ha confermato 77.383 nuovi casi di Covid-19 e 102 decessi, con 276 casi di pazienti ricoverati in gravi condizioni in tutto il Paese. A Tokyo, il governo metropolitano ha riportato 8.850 nuovi contagi, di nuovo in rialzo di oltre 1.000 casi dopo il calo delle ultime settimane.

Covid: 22.527 casi in Italia (in aumento). Bollettino del 22 settembre