Covid, in Germania dati sempre più allarmanti. Olanda, lockdown di tre settimane

Altri 1.235 morti in Russia. In Danimarca torna Green pass per bar, ristoranti e discoteche. Crescono ricoveri in Olanda e Belgio. Austria: obbligo vaccino per operatori sanitari

Il presidente del Robert Koch Institute mostra la mappa del Covid in Germania (Ansa)

Il presidente del Robert Koch Institute mostra la mappa del Covid in Germania (Ansa)

Berlino, 12 novembre 2021 - La quarta ondata del Covid fa crescere i contagi in molti Paesi europei. Dopo il boom in Europa dell'Est con numeri drammatici in Russia, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 40.123 nuovi casi e 1.235 morti, Ucraina e Bulgaria, ora a preoccupare sono anche la Germania, dove secondo quanto dichiarato dal ministro della Salute Jens Spahn la "situazione è seria" e rischia di sfociare in "un dicembre amaro", e alcuni stati dell'Europa del Nord. Anche l'Olanda corre ai ripari con un lockdown parziale di 3 settimane.

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Sommario

Germania

Continuano a crescere i contagi di Coronavirus in Germania: il Robert Koch Institut, il centro epidemiologico nazionale, ha segnalato 48.640 nuove infezioni nelle ultime 24 ore. Con 11.500 casi in più rispetto a venerdì scorso, il dato rappresenta il quinto aumento giornaliero di seguito dell'incidenza settimanale di contagio, cresciuto a 263,7 infezioni su 100 abitanti nei sette giorni. Sono invece 191 le vittime registrate nell'ultimo giorno, che portano il numero complessivo dei decessi a 97.389. 

Stando alle cifre dell'Rki, si registrano notevoli differenze nella curva pandemica dei diversi Laender: in Sassonia l'incidenza è infatti schizzata a 569, in Turingia a 491,3 e in Baviera a 454,9. Come sottolineato dal Koch Institut, in tutti e tre questi Laender la quota di vaccinazione è decisamente più bassa alla media nazionale. Intanto diversi ospedali hanno fatto sapere che per affrontare l'aumento d'occupazione delle terapie intensive si è deciso di rinviare le operazioni programmabili di altri pazienti. È sempre l'Rki a far notare che proprio in Sassonia e in Turingia il tasso di ospedalizzazione è superiore a quello nazionale e arriva a 16 ricoveri su 100 mila abitanti nei sette giorni contro i 4,65 della Germania nel suo complesso. 

"La situazione è seria e vi chiedo di prenderla sul serio", ha detto il ministro della Salute tedesca Jens Spahn, sottolineando che l'incidenza del virus aumenta velocemente. "Se non succede nulla, l'incidenza raddoppierà ogni due settimane". "Dobbiamo intraprendere iniziative per rompere l'ondata o sarà un dicembre amaro", ha aggiunto. Tra gli interventi annunciati da Spahn compare la reintroduzione di tamponi gratuiti per i cittadini, rimborsi più alti ai medici che somministreranno i vaccini anti-Covid e la formula del 2GPlus per gli eventi pubblici che prevede l'accesso solo ai vaccinati e ai convalescenti con test negativo. 

In Baviera la situazione sta precipitando: gli ospedali con oltre 600 posti letti di terapia intensiva occupati sono al limite, e le autorità bavaresi hanno chiesto aiuto all'Alto Adige. Da ieri due pazienti tedeschi sono ricoverati nei reparti di terapia intensiva covid di Bolzano e Merano. Così la provincia di Bolzano ricambia l'aiuto della Germania che nella primavera del 2020 aveva accolto pazienti altoatesini in terapia intensiva.

Danimarca

Due mesi dopo aver sollevato tutte le restrizioni, la Danimarca torna a imporre il green pass, che si ottiene con le stesse modalità previste in Italia (vaccinazione, tampone negativo o guarigione). A partire da oggi il passaporto verde sarà nuovamente necessario per entrare in bar, ristoranti e discoteche, ma anche per partecipare a grandi eventi. Ne sono esentati solo i residenti sotto i 15 anni. Il governo danese aveva sollevato tutte le restrizioni, compreso l'obbligo di mascherina, il 10 settembre, confidando sull'alto tasso di vaccinazione e la bassa circolazione del virus. Ma a metà ottobre i casi hanno ripreso a risalire e negli ultimi giorni il bollettino giornaliero ha superato il record di contagi dell'anno scorso.

Olanda

In Olanda il premier Mark Rutte ha annunciato un lockdown parziale di tre settimane a partire da sabato. Bar e ristoranti chiusi alle 20, alle 18 i negozi di beni non essenziali e stop ai tifosi agli stadi. Il green pass sarà richiesto in molti più luoghi pubblici perchè "il virus è ovunque", ha spiegato Rutte. Secondo il premier il lockdown parziale sevrirà a sferrare "un duro colpo" alla risalita dei contagi. La scorsa settimana il governo olandese aveva reintrodotto le mascherine ed ampliato la lista dei locali per il cui accesso veniva richiesto il green pass. Nonostante il tasso di vaccinazione fra la popolazione adulta abbia raggiunto l'85%, in alcune zone del Paese si è registrato un forte aumento dei ricoveri.

Belgio 

Nuovo rimbalzo dei contagi e dei ricoveri da Covid in Belgio. A lanciare l'allarme, è il 'Centro di crisi nazionale' che nell'arco di una settimana ha riportato un aumento del 42% dei contagi e del 20% dei ricoveri legati al Coronavirus. Sulla nuova impennata di casi, secondo il 'Centor di crisi' avrebbe inciso il periodo di vacanze autunnali.

Austria

 Il ministro della Sanità austriaco, Wolfgang Mueckstein (Verdi) ha annunciato che gli operatori sanitari, medici, infermieri ma anche personale, dovranno essere vaccinati contro il Covid-19. Mueckstein, parlando ai Laender, non ha però ancora spiegato quando e come verrà implementata la normativa.