Il boom di contagi Covid in Cina allarma gli Usa: "Virus può mutare. Minaccia per tutti"

Il Dipartimento di Stato: "Considerati del dimensioni del Pil e dell'economia cinese, tutto il mondo deve pensare a questa situazione"

Una zona di filtraggio per pazienti Covid a Beijing (Ansa)

Una zona di filtraggio per pazienti Covid a Beijing (Ansa)

Roma, 20 dicembre 2022 - La paurosa crescita dei contagi Covid in Cina spaventa gli Stati Uniti che avvisano: il virus può mutare e rappresentare una minaccia per tutti. "Siamo preoccupati per il resto del mondo: la situazione in Cina e il numero delle vittime del virus ci spaventano". Questo il messaggio che arriva dal dipartimento di Stato Usa. "Considerate le dimensioni del Pil" di Pechino "e quelle dell'economia", la nuova fiammata dei casi che sta travolgendo il gigante asiatico mette sull'attenti non solo l'amministrazione Biden. "Tutto il mondo deve pensare a questa situazione - ha detto ancora il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price -. Avere una situazione di maggiore forza rispetto al Covid non è una cosa positiva solo per la Cina, ma per tutti".

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Gli Stati Uniti, ha poi osservato Price, "continuano a somministrare vaccini e ad aiutare i paesi a superare la fase acuta del virus. Certamente speriamo che questo sia presto il caso anche nella Repubblica popolare della Cina. Ogni volta che ci sono morti e contagi in una qualsiasi parte del mondo, vogliamo che una situazione come questa giunga alla fine".

Una zona di filtraggio per pazienti Covid a Beijing (Ansa)
Una zona di filtraggio per pazienti Covid a Beijing (Ansa)

Nuova ondata Covid in Cina: il punto

La Cina sta sperimentando la prima di tre grandi ondate di infezioni di Covid che colpiranno il paese questo inverno, dopo che il paese ha rinunciato alla politica di zero covid. L'allarme arriva mentre uno studio citato oggi dalla Cnn e la rivista Natura ha ipotizzato un milione di morti in Cina se non verranno presi provvedimenti in materia di vaccinazione e di ricorso agli antivirali. Su Twitter, l'epidemiologo americano Eric Feigl Din ha affermato che gli ospedali cinesi sono "completamente sopraffatti da quando sono state sollevate le restrizioni". Secondi gli esperti l'attuale ondata proseguirà fino a metà gennaio e sarà seguita da una seconda in coincidenza con l'inizio delle vacanze per il Capodanno Lunare il 21 gennaio, quando milioni di cinesi si spostano per andare a trovare i parenti. La terza ondata potrebbe arrivare con il ritorno al lavoro fra metà febbraio e marzo.