Covid, la Cina raccomanda di non visitare gli anziani durante il Capodanno lunare

Le prossime festività di capodanno saranno le prime senza restrizioni nei movimenti dal 2020, per questo le autorità sanitarie temono una nuova impennata di contagi

Pechino, 12 gennaio 2023 - Quest'anno il Capodanno lunare cinese si terrà il 22 gennaio 2023, ma le celebrazioni inizieranno la vigilia di capodanno, ovvero il 21 gennaio, e continueranno fino al 5 febbraio, giorno della Festa delle Lanterne. È una ricorrenza, che si tiene ogni anno e in cui le famiglie si riuniscono per cenare insieme e fare offerte a divinità e antenati. Per questo motivo sono milioni i cittadini che ogni anno si spostano, rientrando nelle zone rurali del Paese per andare a trovare i parenti ma, essendoci l'allarme per l'esponenziale crescita di contagi delle ultime settimane, le autorità sanitarie hanno avvertito i cittadini sui rischi di infettare i famigliari anziani che ancora possono non aver contratto il Covid-19 e non essere vaccinati.

Oltre a esortare le persone a non viaggiare, alle autorità regionali è stato ordinato di garantire una risposta adeguata, tra cui almeno due settimane di farmaci. Il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, ha riferito che alle comunità locali è stato consigliato di organizzare gruppi di autisti per il trasporto di contagiati in stato di necessità "quando le ambulanze delle istituzioni mediche non possono arrivare in tempo".

Una donna in un mercato pieno di decorazioni per il Capodanno lunare cinese (Afp)
Una donna in un mercato pieno di decorazioni per il Capodanno lunare cinese (Afp)

L'allarme arriva dalla squadra di esperti del Consiglio di Stato, il governo cinese, per la lotta contro la pandemia. "Ci sono tutti i modi possibili per dimostrare che avete cura di loro, non dovete per forza portare il virus nelle loro case", ha dichiarato Guo Jianwen, membro della squadra di esperti. Le prossime festività di capodanno saranno le prime senza restrizioni nei movimenti dal 2020, quando scoppiò il focolaio di Wuhan e le aree rurali del Paese sono meno attrezzate rispetto alle grandi città per affrontare contagi su larga scala. È per questo che crescono i timori per la popolazione anziana e non vaccinata.

In occasione di queste feste, che possono essere paragonate al Natale in Occidente, gli esperti si aspettano un esodo di cittadini e quindi nuove ondate di contagi. Anche perché, secondo dati su base provinciale, i contagi da inizio dicembre in Cina sarebbero centinaia di milioni, dopo gli allentamenti alla politica di zero Covid del governo centrale.

La preoccupazione per gli anziani

Le preoccupazioni per gli anziani rimbalzano anche sui social cinesi, dove un numero crescente di utenti si chiede se sia prudente ritornare nei luoghi di origine per visitare le famiglie in vista delle feste del capodanno lunare. "Tornare a casa o mettere la salute degli anziani al primo posto?" si chiede un utente di Weibo, il Twitter cinese, citato dall'agenzia Reuters.

I timori per nuove ondate sono condivisi anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che da tempo chiede a Pechino dati aggiornati e certi sull'entità e ne critica l'assenza. Infatti, i dati dei decessi sono ampiamente sottostimati, quantificati in poche decine, a fronte di stime molto più elevate. Questo perché il governo cinese ha smesso di pubblicare la maggior parte dei dati sull'infezione dall'inizio del forte aumento di casi emersi a dicembre e lunedì ha fornito gli ultimi aggiornamenti quotidiani relativi a domenica 8 gennaio (quasi 15.000 nuovi casi), puntando al passaggio mensile dei report dopo il declassamento del Covid da 'Malattia A a Malattia B'. In più, Pechino conta i decessi correlati al virus solo se per insufficienza respiratoria, sollevando le critiche dell'Oms.

Nel settore sanitario, c'è anche chi comincia a rimpiangere le restrizioni della linea di tolleranza zero verso il virus, come un medico dell'Anhui, nel sud-est della Cina, citato dall'Afp, che definisce "un caos totale" la situazione attuale, aggiungendo che "era meglio quando il governo ci rinchiudeva in casa".