Sabato 10 Maggio 2025
REDAZIONE ESTERI

La Lituania teme un attacco russo al corridoio di Suwalki. E prende contromisure

Il governo ricostruisce la strada tra Vilnius e Augustów che attraversa il lembo di terra cruciale dal punto di vista geopolitico. Deve diventare un’alternativa alla Via Baltica per eventuali evacuazioni di civili o rinforzi Nato

Il governo di Vilnius ricostruisce ex novo la strada che attraversa il corridoio di Suwalki, collegando la Lituania alla Polonia (e alla Nato), unica alternativa alla Via Baltica

Il governo di Vilnius ricostruisce ex novo la strada che attraversa il corridoio di Suwalki, collegando la Lituania alla Polonia (e alla Nato), unica alternativa alla Via Baltica

Roma, 19 aprile 2025 – La Lituania potenzia il passaggio attraverso il corridoio di Suwalki, lembo di terra cruciale per la Nato in virtù della sua collocazione geografica. Si tratta infatti di una striscia di 65 km a cavallo della frontiera tra LituaniaPolonia, che confina anche con Bielorussia, paese satellite di Mosca, e con l’exclave russa militarizzata di Kaliningrad. E’ evidente quanto sia esposto questo collo di bottiglia, l'unico varco che collega gli Stati Baltici al resto del territorio Nato, e dell’Unione Europea. 

Il viceministro della Difesa lituano, Tomas Godliauskas, ha confermato a Politico il progetto che prevede rinforzare, ovvero ricostruire ex novo, una strada tra Vilnius-Augustów adeguandola agli standard di duplice uso civile-militare. Oltre 100 km che, nel piano del governo lituano, devono rappresentare un’alternativa valida alla Via Baltica, attualmente l’arteria principale che attraversa il corridoio. E questo nella prospettiva di una “emergenza”, spiegava già un mese fa Lukas Paškevičius, rappresentante del Ministero dei trasporti e delle comunicazioni di Vilnius. L’emergenza è un conflitto armato con Mosca. 

"Queste strade sono fondamentali per noi dal punto di vista della sicurezza e della difesa –  sottolinea il viceministro della Difesa lituano, Tomas Godliauskas  – . Hanno sempre fatto parte della nostra pianificazione civile-militare come rotte terrestri chiave per il supporto alleato durante una crisi", ha aggiunto. 

L'obiettivo di ampliare la rete infrastrutturale è facilitare gli spostamenti delle truppe e supportare le potenziali evacuazioni civili in caso di guerra. "È solo un'altra opzione per garantire una logistica migliore in caso di necessità", ha affermato Godliauskas.