Coronavirus, lo studio: "Sopravvive fino a 9 giorni sulle superfici"

"Però non è molto resistente e bastano candeggina o disinfettanti per ucciderlo". Rezza: "Non deve creare allarme"

Coronavirus, un uomo disinfetta la metropolitana a Beijing (Ansa)

Coronavirus, un uomo disinfetta la metropolitana a Beijing (Ansa)

Roma, 10 febbraio 2020 - Il Coronavirus si trasmette principalmente per via aerea, ovvero attraverso starnuti e colpi di tosse da parte di chi è infetto, ma si tratta anche di un tipo di virus che sopravvive sulle superfici di plastica, vetro e metallo a temperatura ambiente fino a 9 giorni. In compenso non è molto resistente e bastano detergenti a base di candeggina o disinfettanti a base di alcol o acqua ossigenata per ucciderlo. E' quanto emerge da una revisione di studi pubblicata sul Journal of Hospital Infection.

I ricercatori della University Medicine Greifswald, in Germania, hanno rivisto la letteratura su tutte le informazioni disponibili sulla persistenza dei coronavirus umani e animali su superfici inanimate e sulle strategie di inattivazione con agenti biocidi utilizzati normalmente per la disinfezione chimica nelle strutture sanitarie. L'analisi di 22 studi rivela che i coronavirus umani come quello della sindrome respiratoria acuta grave (Sars), della sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers) o i coronavirus umani endemici (HCoV) possono persistere su superfici inanimate come metallo, vetro o plastica fino a 9 giorni, ma possono essere inattivati in modo efficiente nel giro di un minuto attraverso procedure di disinfezione delle superfici con alcol etilico (etanolo al 62-71%), acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) o candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%). "Poiché non sono disponibili terapie specifiche per 2019-nCoV - concludono i ricercatori - il contenimento precoce e la prevenzione di un'ulteriore diffusione saranno cruciali per fermare l'epidemia in corso".

"Ma lo studio tedesco non deve creare allarme", afferma Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). Questo elemento, "ancora da dimostrare e condotto su altri coronavirus e non su quello cinese, non fa la differenza sul contenimento precoce dell'epidemia. Da quello che sappiamo rispetto alle precedenti malattie infettive respiratorie, Mers e Sars, il nuovo coronavirus si trasmette molto più velocemente e la via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate".