Venerdì 19 Aprile 2024

Coronavirus, il primo caso a Wuhan un anno fa esatto

"La pandemia ha massacrato i Paesi più fragili". L'Onu lanciato oggi un appello umanitario record per 29 miliardi di euro di aiuti nel 2021.

Coronavirus nel mondo, un murales a New York (Ansa)

Coronavirus nel mondo, un murales a New York (Ansa)

Washington, 1 dicembre 2020 - E' passato un anno esatto da quando il primo paziente noto mostrò i sintomi del Covid-19 nella megalopoli cinese di Wuhan, ricorda la Cnn. Passati 365 giorni, i dati della Johns Hopkins University parlano di oltre 63 milioni di casi di Covid-19 nel mondo con più di 1,4 milioni di decessi

Il caos Wuhan secondo la Cnn

Il 'caos Wuhan' all'inizio del 2020 emerge come una fotografia sempre più nitida da documenti inediti ottenuti dalla Cnn e che ricostruiscono in dettaglio discrepanze e omissioni nelle informazioni diffuse dalle autorità cinesi all'inizio della pandemia da coronavirus. Le carte citate dall'emittente Usa provengono da talpe interne al sistema sanitario cinese, stando a quanto afferma la Cnn in un ampio servizio pubblicato online, informazioni poi verificate con diversi esperti.  Una data chiave indicata nella ricostruzione è il 17 febbraio scorso, quando nei documenti citati si parla di 193 casi mentre le autorità cinesi ufficialmente ne comunicavano 93. Un altro dato poi balza agli occhi, ovvero un'impennata di casi di influenza nella provincia di Hubei all'inizio di dicembre 2019, dell'ordine del 20% in più rispetto alla stessa settimana dell'anno precedente. Fra i dettagli inediti inoltre quello relativo ai tempi necessari per le diagnosi cui si fa riferimento nei documenti all'inizio di marzo, quando si indica un periodo di 23 giorni dalla comparsa dei sintomi alla conferma della malattia, un possibile elemento che potrebbe determinare la discrepanza nei dati. 

Test di massa in Austria

L'Austria ha avviato la sua campagna di test di massa partendo dalla cittadina di Annaberg-Lungoetz, nei pressi di Salisburgo, prima che il programma venga esteso a tutto il Paese alla fine di questa settimana. Il governo ha ordinato 10 milioni di test rapidi, che dovrebbero coprire in due fasi una percentuale significativa dei circa 9 milioni di austriaci. La prima fase avrà inizio venerdì a Vienna e nelle province del Tirolo e di Vorarlberg.  Il cancelliere Sebastian Kurz ha invitato la popolazione ad aderire volontariamente al programma di test, sostenendo che l'accertamento dei casi di contagio da coronavirus potrà consentire l'allentamento delle misure di lockdown. La campagna di test austriaca ricalca, nelle sue modalità , campagne simili già effettuate in Slovacchia e in Alto Adige.

Russia, nuovo record di morti

La Russia ha registrato 569 nuovi decessi per coronavirus in 24 ore, un nuovo massimo che porta il totale a 40.464 morti dall'inizio della pandemia. Le nuove infezioni sono 26.492, 6.524 delle quali a Mosca, che rimane l'epicentro del contagio nella federazione. Il sindaco di Mosca, Sergei Sobianin, ha annunciato la settimana scorsa l'estensione al 15 gennaio di alcune misure, come il confinamento degli anziani sopra i 65 anni e il telelavoro per il 30% del personale delle aziende, ma ha escluso restrizioni piu' dure.

L'allarme umanitario dell'Onu

L'allarme Covid non riguarda solo la salute: la pandemia, a livello mondiale, ha fatto precipitare centinaia di milioni di persone nella povertà più nera, e  incombe la piaga delle carestie. Per questo le Nazioni Unite hanno lanciato oggi un appello umanitario record per 35 miliardi di dollari (29 miliardi di euro) di aiuti nel 2021. Con lo choc provocato dal nuovo coronavirus, il numero di persone bisognose di aiuti umanitari nel mondo raggiungerà un nuovo record: 235 milioni, un aumento del 40% in un anno secondo i piani di risposta umanitaria coordinati dall'Onu. "Se tutti coloro che hanno bisogno di aiuti umanitari vivessero nello stesso Paese, si tratterebbe della quinta maggiore nazione del mondo", ha spiegato Mark Lowcock, responsabile Onu per gli aiuti internazionali, "la pandemia ha massacrato i Paesi più fragili e vulnerabili".