L’italiano al timone della nave infetta. "I soccorsi? Io scenderò per ultimo"

Giovedì un volo militare in Giappone per rimpatriare i nostri connazionali. Poi la Diamond sarà bonificata

Il comandante Gennaro Arma

Il comandante Gennaro Arma

Napoli, 17 febbraio 2020 - Fuga dalla trappola galleggiante, il conto alla rovescia è partito. Salvo imprevisti, l’areo militare italiano dovrebbe atterrare sul suolo giapponese giovedì per riportare a casa gli italiani "ostaggi" del Covid-19 a bordo della Diamond Princess, ormeggiata nel porto di Yokohama dal 5 febbraio.

Non è certo che tutti prenderanno quel volo. Gennaro Arma, il comandante della nave da crociera, il "brave captain" (il capitano impavido) come lo ha definito con sintetica efficacia un passeggero, resterà a bordo: la moglie Marianna e la figlioletta dovranno forse attendere giorni per poterlo riabbracciare.

Il comandante che ha "riscattato" con il suo comportamento l’immagine della gloriosa marineria della Costiera sorrentina, messa a repentaglio dal comportamento tenuto da Schettino nel naufragio della Costa Concordia, resterà ancora al timone, probabilmente insieme ad altri 5-6 ufficiali italiani di plancia e sala macchina. Secondo informazioni che trapelano da Meta di Sorrento, dove Arma vive con moglie e figlia, dopo l’evacuazione di tutti gli occupanti della nave (2.581 passeggeri, 1.045 equipaggio), la nave dovrebbe essere trasportata in cantiere per una bonifica sanitaria dopo la lunga permanenza a bordo di oltre 350 soggetti infetti.

Ad annunciare l’evacuazione degli italiani è stato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo un vertice con Angelo Borrelli, il commissario straordinario alla crisi, e il ministro della Salute, Roberto Speranza. "Questa è l’Italia che non lascia mai soli i propri connazionali, lo Stato c’è e non mancherà", ha scritto su Facebook il capo della Farnesina. "Domani (oggi, ndr) si riunisce il tavolo per decidere come far rientrare gli italiani. Il problema è che la nave è in quarantena e la quarantena si allunga ogni volta che ci sono nuovi casi di coronavirus". Un tema al centro anche dell’esodo dei 380 americani. Alcuni hanno rifiutato di salire sul volo di rientro in patria, preferiscono completare il periodo di osservazione sulla Diamond Princess, che dovrebbe terminare venerdì 21, e non ripartire daccapo. Anche i canadesi organizzano il ponte di rientro per 240 loro connazionali (altri 15 sono in ospedale a Yokohama perché contagiati).