Coronavirus, Trump minaccia le scuole: "Taglio fondi se non riaprono"

Cuomo replica: "Le riapriamo se sono sicure". Nuovo record di contagi negli Usa: oltre 60mila, superati i 3 milioni. Brasile, altri 1.223 decessi. Russia, contagi in aumento, ancora scontri in Serbia

Usa, un ospedale a Houston, in Texas (Ansa)

Usa, un ospedale a Houston, in Texas (Ansa)

Washington, 8 luglio 2020 - Il Coronavirus continua a dilagare nel mondo. Negli Stati Uniti un nuovo record di contagi giornalieri: secondo Johns Hopkins University nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 60.209. E secondo la John Hopkins University, gli Stati Uniti hanno superano i 3 milioni di contagi: i casi di coronavirus nel Paese sono infatti 3.009.611.  Le vittime dall'inizio della pandemia sono 131.362. Situazione critica in Florida, dove decine di ospedali hanno esaurito la loro capacità per le unità di terapia intensiva, e in Texas, dove i contagi giornalieri non sono mai stati così alti: oltre 10mila n 24 ore di cui 1.060 a Houston, quarta città degli Stati Uniti.

Il numero di casi di Covid-19 in Cile ha superato la soglia dei 301 mila: il Paese sudamericano, che ha 19 milioni di abitanti, è così il sesto più colpito al mondo dopo Usa, Brasile, India, Russia e Perù.

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Trump minaccia taglio fondi scuole se non riaprono

Trump minaccia di tagliare i fondi pubblici alle scuole se non riapriranno. "In Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia e molti altri paesi le scuole sono aperte senza problemi. I democratici ritengono che sarebbe negativo per loro da un punto di vista politico se le scuole americane aprissero prima delle elezioni di novembre, ma è importante per i bambini e le famiglie. Potrebbero essere tagliati i fondi se non aprono", twitta il presidente degli Usa.

Immediata la replica di Andrew Cuomo, il governatore di New York,: la decisione sulle riaperture, spiega Cuomo, sarà presa nella prima settimana di agosto: al momento "le consultazioni al riguardo sono ancora in corso. Le riapriremo se sono sicure". Nella città di New York la linea è che le scuole pubbliche non apriranno interamente a settembre: le lezioni in classe ci saranno solo due o tre giorni alla settimana, annuncia il sindaco di New York, Bill de Blasio, spiegando che in classe ci saranno meno studenti e le famiglie potranno scegliere se optare per la soluzione mista fra la presenza fisica e le classi online o per l'insegnamento completamente da remoto.

Trump contro Fauci

"Nel nostro Paese siamo in un buon posto, non sono d'accordo con lui": così il presidente Donald Trump, in una intervista replica alle parole del virologo Anthony Fauci che ha suonato l'ennesimo allarme. "Il dottor Fauci aveva detto non indossate le mascherine e ora dice di indossarle, e aveva detto di non chiudere alla Cina mentre io l'ho fatto ugualmente. Non ho ascoltato i miei esperti e ho vietato l'ingresso alla Cina. Se non l'avessi fatto - ha aggiunto il presidente americano - oggi staremmo peggio. E invece abbiamo fatto un buon lavoro".

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L'uscita degli Usa dall'Oms

Occhi puntati sugli Stati Uniti anche per la decisione dell'amministrazione Trump di ritirare il Paese dall'Oms. David Nabarro, inviato speciale dell'Organizzazione sul Covid-19, ha definito la scelta come qualcosa di "veramente spiacevole". "Il mondo - ha detto intervistato al programma Today della Bbc - sta affrontando una grave crisi sanitaria, è stata estremamente dura negli ultimi sei mesi e temo che peggiorerà molto nei prossimi sei mesi. Abbiamo ancora molto da scoprire su questo virus e su come affrontarlo. Ed è davvero spiacevole che il Paese più importante, in termini di dimensioni del bilancio dell'Oms, abbia deciso di ritirarsi".

Intanto il vicepresidente, Mike Pence dichiara: "Stiamo inviando personale medico in Texas, Arizona, California e Florida colpiti dai contagi. Ma stiamo vedendo in alcuni Stati che la curva dei contagi si sta abbassando, a conferma che la risposta sta avendo effetto".

 

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America Latina e Brasile

Intanto hanno superato i tre milioni i casi di Covid-19 registrati in America Latina e nei Caraibi dall'inizio dell'epidemia. Di questi, secondo un rapporto stilato da Afp sulla base di dati provenienti da fonti ufficiali, più della metà riguardano il Brasile. I contagi confermati tra continente e Caraibi sono 3.023.813, e i decessi dovuti al Coronavirus nella regione. In Brasile i dati mostrano una curva in ascesa: in 24 ore ci sono stati altri 1.223 decessi e 44.571 contagi. Il numero complessivo dei casi confermati di Covid-19 nel Paese è dunque salito a 1.713.160, mentre il totale delle vittime dall'inizio della pandemia ha raggiunto quota 67.694. Stabile al 4% il tasso di letalità (ovvero la percentuale di decessi rispetto al numero di malati), mentre l'indice di mortalità è pari a 32,3 persone ogni 100 mila abitanti.

All'indomani del risultato del tampone, che ha confermato la sua positività al Coronavirus, il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, è tornato a difendere la politica del suo governo nell'affrontare la pandemia. "Nessun Paese al mondo ha fatto come il Brasile - rivendica - Abbiamo preservato vite e posti di lavoro senza diffondere il panico, che pure provoca depressione e morti", ha scritto sui social. Poi una frecciata per gli insulti ricevuti sul web: "A quelli che tifano contro l'idrossiclorochina, ma non presentano alternative, sono spiacente di informare che sto molto bene grazie al suo uso e che, se Dio vorrà, vivrò ancora a lungo". Ieri in vetta ai trending topic in Brasile c'era l'hashtag "forca covid" (forza covid), con migliaia di messaggi di utenti che hanno scritto di desiderare la morte del presidente. Dall'Italia il leader della Lega Matteo Salvini ha mandato un messaggio di solidarietà: "Forza Bolsonaro!", ha twittato usando un hashtag in portoghese. "Grazie!", gli ha risposto in italiano presidente del Brasile. 

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Bolsonaro: "Mi fido dell'idrossiclorochina, e voi?"

Russia, contagi in aumento

Sono stati superati i 700mila casi accertati in Russia. Stando ai dati del centro operativo anticoronavirus, dall'inizio dell'epidemia si sono finora registrati 700.792 infetti, di cui 6.562 nelle ultime 24 ore, un dato quest'ultimo in salita rispetto ai 6.368 nuovi contagi di ieri. I decessi provocati dal nuovo virus sono ufficialmente 10.667, di cui 173 nel corso dell'ultima giornata.

Serbia, ancora scontri

Ancora incidenti, nel secondo giorno di proteste anti-governative contro le nuove misure restrittive ipotizzate dal presidente Aleksandar Vucic per contenere la seconda ondata di Covid-19. Migliaia di persone sono scese in piazza a Belgrado e Novi Sad. A Belgrado la polizia ha usato i lacrimogeni per disperdere la folla che lanciava pietre contro gli agenti che presidiavano il palazzo del Parlamento. Nel Nord del Paese, a Novi Sad, i manifestanti hanno rotto le finestre delle sede del municipio, della tv pubblica locale e della sede del partito progressista serbo (Sns) del presidente Vucids.

Israele, oltre mille nuovi casi

In Israele sono stati registrati 1.319 nuovi casi di Coronavirus, nuovo record giornaliero ed è la terza volta in una settimana che i contagi sono sopra quota mille. Il totale dei contagi è 32.714.

India, 23mila casi in 24 ore

Sono più di 740mila i casi confermati in India, dove in 24 ore al bollettino ufficiale si sono aggiunti altri 22.752 contagi. Il ministero della Sanità conferma un totale di 742.417 casi dall'inizio dell'emergenza sanitaria nel gigante asiatico, un Paese con oltre 1,3 miliardi di persone che è il terzo al mondo per numero di contagi dopo Stati Uniti e Brasile. 

Allarme dall'Africa: mezzo milione di contagiati

Oltre mezzo milione di persone hanno contratto il Coronavirus nel continente africano, con il Sudafrica che si è confermato oggi come il principale focolaio d'infezione, con più di 10mila casi nelle ultime 24 ore. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Associated Press, i contagi in Africa sono ad oggi almeno 504mila. Ma il numero reale delle persone infettate dal Covid-19 in questa area del mondo non è conosciuto, poiché i 54 Stati africani continuano ad accusare una grave carenza di test.

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