Mercoledì 24 Aprile 2024

Coronavirus, Usa acquistano le scorte di Remdesivir. Autorità: il 4 luglio state a casa

E' il primo farmaco riconosciuto anti-Covid. Trump ha sottoscritto un accordo per 500mila dosi, il 100% della produzione. L'Austria richiude a sei Paesi dei Balcani. Anche i Sioux contro Trump

Coronavirus, la produzione del farmaco Remdesivir (Ansa)

Coronavirus, la produzione del farmaco Remdesivir (Ansa)

Washington, 1 luglio 2020 - Appena 5 giorni fa l'Ema (agenzia europea del farmaco), ha dato il via libera al Remdesivir, la prima medicina anti-Covid. E oggi arriva la notizia che gli Stati Uniti hanno acquistato praticamente tutte le scorte per i prossimi tre mesi, non lasciando niente per Gran Bretagna, Europa e la maggior parte del resto del mondo. Lo denuncia il Guardian, sottolineando che l'azione unilaterale sul farmaco da parte degli Usa allarma gli esperti anche per le prospettive future, ad esempio nel caso in cui si renda disponibile un vaccino

Il bollettino del Ministero della Salute dell'1 luglio

L'amministrazione Trump ha già dimostrato di essere pronta a superare in termini di offerte e manovre tutti gli altri Paesi per garantire le forniture mediche di cui ha bisogno per gli Stati Uniti.  Il farmaco, prodotto dall'azienda Gilead Sciences, è il primo approvato anche dalle autorità degli Stati Uniti per essere usato per le terapie contro il Covid-19: è stato dimostrato che aiuta le persone a riprendersi più rapidamente dalla malattia. Un ciclo di trattamento di remdesivir richiede, in media, 6,25 fiale.

Il presidente Donald Trump ha firmato un accordo "straordinario" con la Gilead per 500.000 dosi di remdesivir, ha reso noto in un comunicato il dipartimento della Sanità. Si tratta dell'intera produzione della Gilead per il mese di luglio, del 90% della produzione di agosto e del 90% di quella di settembre. Un ciclo di trattamento con questo farmaco richiede in media 6,25 fiale.

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Coronavirus: i numeri aggiornati

Sono oltre 10,5 milioni i casi confermati nel mondo, stando all'ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, mentre i decessi sono ad oggi 512.114. Stati Uniti e Brasile sono i Paesi più colpiti con, rispettivamente, 2,63 milioni di casi e 127.457 morti, e 1,4 milioni di contagi e 59.594 morti. "Alcuni Paesi non hanno utilizzato tutti gli strumenti a loro disposizione e hanno adottato un approccio frammentato. Questi Paesi hanno davanti a loro una strada lunga e difficile" nella lotta al Covid-19. Lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. "A marzo, Italia e Spagna erano l'epicentro della pandemia - ha aggiunto il direttore generale dell'Oms -. Al culmine della loro epidemia, la Spagna registrava quasi 10 mila casi al giorno e l'Italia piu' di 6.500. Entrambi i Paesi hanno riportato la situazione sotto controllo con una combinazione di leadership, umiltà, partecipazione attiva di ogni membro della società e un approccio globale. Entrambi i Paesi hanno affrontato una situazione spaventosa, ma l'hanno ribaltata".

Usa

Gli Stati Uniti hanno registrato 41.556 nuovi casi di Coronavirus e 337 ulteriori decessi, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. I nuovi dati portano il bilancio complessivo dei contagi a quota 2.636.538 e quello dei morti a 127.425. Finora nel Paese sono guarite 720.631 persone. Il dottor Anthony Fauci tiene alto l'allarme.I numeri attuali - più di 40mila nuovi casi al giorno - mettono "l`intera nazione a rischio".  Quando gli è stato chiesto quanti contagi dovrebbero aspettarsi gli Stati Uniti, ha risposto che non sarebbe "sorpreso se superassimo i 100mila al giorno". Intanto anche i Sioux contro Trump. Julian Bear Runner, presidente dell'Oglala Sioux tribal council, ha ammonito il presidente a non visitare il 3 luglio, vigilia dell'Independence Day, il monumento nazionale del Monte Rushmore in South Dakota perchè aumenterebbe il rischio coronavirus e violerebbe gli storici trattati tra il governo Usa e i nativi americani per governare le sacre Black Hills. Visto il numero sempre altissimo di casi le autorità sanitarie degli Usa hanno lanciato un apello: "Il 4 luglio state a casa, evitate gite, feste, assembramenti per i tradizionali fuochi d'artificio"

New York

La città di New York rallenta la riapertura e posticipa l'apertura dei ristoranti per pranzi e cene all'interno, prevista per il 6 luglio. Lo afferma il sindaco Bill de Blasio, posticipando di fatto la riapertura totale dei ristoranti nella fase 3. La decisione è legata all'aumento dei casi di coronavirus in molti stati americani.

California

La California fa marcia indietro di fronte al balzo dei casi. Il governatore Gavin Newsom ordina a bar e i ristornati di chiudere le loro attività all'interno e limitarsi a servire i clienti sono all'esterno. L'allerta è alta nello stato, dove l'aumento dei contagi preoccupa a fa temere una nuova ondata. Diverse contee nel sud della California hanno già ordinato alle spiagge di chiudere per il fine settimana lungo del 4 luglio e stanno valutando l'ipotesi di sospendere i tradizionali spettacoli pirotecnici per evitare assembramenti.

Brasile

Il Brasile ha superato i 60 mila morti: lo rendono noto i dati forniti dalle segreterie alla Sanità statali a un consorzio di media che, in polemica con la politica di lotta alla pandemia messa in atto dal presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, ha deciso di fornire quotidianamente un bilancio alternativo a quello ufficiale diramato dal governo. In base alle cifre, tra le 20 locali di ieri (le una di oggi in Italia) e le 13 locali di oggi (le 18 italiane), il Paese sudamericano ha registrato 538 nuovi decessi, facendo salire a 60.194 il totale dei morti per Covid-19. Il numero complessivo dei contagi è invece passato a 1.426.913.

Austria

Vienna ha diramato un cosiddetto 'sconsiglio' per Bosnia Erzegovina, Serbia, Albania, Kosovo, Macedonia del Nord e Montenegro a causa dell'andamento Covid. Chi proviene da questi Paesi deve stare due settimane in quarantena oppure presentare un tampone negativo non più vecchio di quattro giorni. Il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg ha parlato di una "decisione dolorosa". Gli austriaci che si trovano attualmente in villeggiatura in questi paesi vengono invitati a rientrare.

Gran Bretagna

La Gran Bretagna registra altri 176 decessi legati al coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di 43.906 morti. I nuovi casi accertati sono 829.

America Latina

La pandemia da coronavirus continua a dilagare in America Latina dove nelle ultime 24 ore i contagi hanno raggiunto quota 2.576.463 (+46.357), mentre i morti sono ora 116.199 (+2.510). Senza grandi novità il Brasile continua a guidare la classifica nella regione con un ritmo abbastanza sostenuto, anche se ora stabilizzato, sia dei contagiati (1.402.041, +33.846) sia dei morti, che sono 59.594 (+1.280). Seguono il Perù (285.213 e 9.677) e il Cile (279.393 e 5.688).

Il Messico ha registrato altri 5.432 casi di coronavirus e ulteriori 648 decessi. I nuovi dati portano il bilancio dei contagi a quota 226.089 e quello dei morti a quota 27.769. Nonostante il Paese sia il settimo per numero di casi al mondo, le autorità hanno deciso la riapertura graduale della capitale per questa settimana. Tra le altre attività, riapriranno i battenti le palestre, i ristoranti, gli hotel ed i centri commerciali.

Africa

 Il continente africano ha superato i 10.000 morti e i 400.000 casi accertati di Covid-19. Il 65% dei contagi è in quattro Paesi: Sudafrica (151.209), Egitto (68.311), Nigeria (25.133) e Ghana (17.741). Al contempo, Egitto e Sudafrica sono i Paesi con il maggior numero di morti: 2.953 il primo e 2.657 il secondo.

India

Almeno 111 persone che hanno partecipato a un matrimonio nello stato indiano di Bihar sono risultate positive al coronavirus. All'indomani delle nozze, avvenute il 15 giugno, lo sposo è deceduto. Non è chiaro però se fosse stato infettato dal virus, poiché l'uomo non è stato sottoposto al test sul Covid-19.  Più di 350 persone hanno partecipato al matrimonio. Lo stesso sposo ha guidato per quasi 1.100 chilometri per presentarsi puntuale all'evento, si legge sui media locali. Le autorità indiane, citate dalla Bbc, hanno riferito di avere rintracciato e isolato tutti i presenti la settimana scorsa, avviando un'indagine sul numero eccessivo di partecipanti alle nozze.

Canada

Il Canada ha esteso fino al 31 luglio il divieto di ingresso per gli stranieri e ha anche prolungato la quarantena (14 giorni fino al 31 agosto) per chi arriva dall'estero, nel tentativo di non 'importare' casi di Covid-19. La chiusura dei confini non riguarda le persone provenienti dagli Usa, che però possono arrivare, almeno fino al 21 luglio, soltanto per viaggi essenziali; restano vietate le visite per turismo. "Le norme sui confini proibiscono agli stranieri di entrare in Canada tranne che per quelli provenienti dagli Usa, soggetti tuttavia a precise eccezioni", ha annunciato l'agenzia canadese per la sanità. Il Canada ha registrato oltre 100.000 casi di coronavirus e la morte di 8.600 persone.

Bulgaria

In Bulgaria da oggi è in vigore la proroga fino al 15 luglio della 'situazione di emergenza' per il Covid-19 a seguito di un incremento dei contagi . Non saranno imposte o ripristinate pesanti misure restrittive, ma sarà notevolmente intensificato il controllo di quelle già esistenti. Tutte le persone che visitano luoghi pubblici al chiuso sono tenute ad avere una mascherina protettiva o altri dispositivi che coprano il naso e la bocca. Sono consentite eccezioni per i clienti nei ristoranti e nei bar. La multa per la trasgressione ammonta a 300 lev (circa 150 euro).

Turchia

La Turchia ha registrato nelle ultime 24 ore 1.192 nuovi casi e 19 decessi per Covid-19, che portano a 201.098 il totale dei contagi e a 5.150 quello dei morti. Il ministro della Sanità, Fahrettin Koca, ha precisato che "Istanbul è la città che conta il 53,74% dei casi".

Francia

La Francia ha registrato 18 decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 29.861 vittime dall'inizio della pandemia: lo hanno reso noto le autorità sanitarie francesi. Sono attualmente sotto sorveglianza 128 cluster di contagiati, mentre il numero di ricoverati dall'inizio dell'epidemia è salito a 104.713, di cui 18.391 in rianimazione.