Coronavirus, Londra: ok al vaccino Pfizer. Parigi chiede a Berna e Madrid: "Stop allo sci"

Per la prima volta un vaccino anti Coronavirus viene approvato da un Paese. In Usa i primi farmaci per prevenire il covid il 15 dicembre. Record di nuovi decessi in america: quasi 2.600. Russia, Putin ordina le vaccinazioni di massa dalla prossima settimana. Parigi, quarantena per chi va a sciare al'estero. Un Natale diverso in Europa, lo scenario

Una donna a Mosca (Ansa)

Una donna a Mosca (Ansa)

Londra, 2 dicembre 2020 - E' arrivata la "luce infondo al tunnel". Con queste parole la direttrice tecnica dell'Oms per l'emergenza Covid, Maria Van Kerkhove, ha commentato l'approvazione da parte della Gran Bretagna del vaccino della BioNTech-Pfizer contro il Covid-19. Un momento "tanto atteso", ha dichiarato il premier inglese Johnson, con cui il Regno Unito diventa il primo Paese al mondo ad approvare un farmaco contro il Coronavirus, messo a punto dalla multinazionale americana assieme all'azienda tedesca. Negli Usa intanto, in attesa dell'ok della Food and Drug Administration, che si riunisce il 10 dicembre, le prime forniture del vaccino Pfizer contro il virus saranno consegnate il 15 dicembre, scrive la Cnn citando un documento fornito ai governatori americani. Dallo stesso documento si apprende anche che il farmaco di Moderna potrebbe essere disponibile il 22 dicembre.  

Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito dall'epidemia: il totale dei decessi sale a 270.600, i nuovi casi sono stati oltre 180.000, secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University. In Europa, invece, è la Gran Bretagna invece a contare il maggior numero di decessi: 59.148 persone hanno perso la vita a causa del Covid. La seconda ondata nel Vecchio Continente sembra rallentare, grazie alle restrizioni messe in atto dai governi, ma non si può abbassare la guardia. La Germania, ad esempio, nelle ultime 24 ore ha visto altri 17.270 casi di contagio, ma con il record di decessi (487 vittime).

Il bollettino dei contagi da Coronavirus di oggi in Italia

Vaccini Covid in arrivo, Speranza: "Il piano per l'Italia"

Gran Bretagna, Johnson: "Non è la fine della battaglia"

Per la prima volta l'impiego di un vaccino per il Covid-19 è stato approvato da un Paese. Lo ha fatto il governo di Boris Johnson con il farmaco della BioNTech-Pfizer, che risulta efficace in circa il 95 per cento dei casi, e ne ha già acquistate circa 40 milioni di dosi. BoJo ha commentato in un tweet: "È fantastico. È la protezione dei vaccini che in fin dei conti ci permetterà di riavere indietro le nostre vite e che farà sì che l'economia torni a marciare". Poi, intervendo in conferenza stampa, ha dichiarato: "E' passato quasi un anno da quando l'umanità è stata tormentata per la prima volta dal Covid". "Per tutto il tempo abbiamo aspettato e sperato il giorno in cui i riflettori della scienza avrebbero individuato la nostra energia invisibile e ci avrebbero dato il potere di impedire a quell'energia di farci ammalare. Ora gli scienziati l'hanno fatto". Johnson, parlando poi alla Camera dei Comuni, ha frenato gli entusiasmi che l'autorizzazione alla distribuzione del vaccino ha scatenato: "Non è assolutamente la fine della storia", ha detto il premier. "Non è la fine della battaglia contro il Coronavirus", ha aggiunto. Concludendo: "E' molto importante che la gente non si illuda troppo presto". Ieri l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) aveva annunciato che sia il vaccino di Pfizer, che quello realizzato dall'azienda americana Moderna riceveranno un'autorizzazione rispettivamente entro il 29 dicembre e il 12 gennaio. Ema, che è incaricata di approvare i vaccini Covid-19 per l'Unione Europea, ha spiegato i tempi più lungi, vista la polemica scoppiata anche in Italia, affermando che la sua procedura di approvazione richiede più tempo perchè più appropriata in quanto si basa su più prove e richiede più controlli rispetto all'emergenza procedura della Gran Bretagna.

Ma l'Inghilterra ha fretta: oggi esce da un lockdown di quattro settimane per tornare a un approccio regionale, con l'obiettivo in primavera di avviare l'azione combinata di vaccini e screening di massa. Il Paese più colpito d'Europa dalla pandemia, con oltre 59mila morti per 1.6 milioni di casi positivi cerca di battere il virus con un ritorno alla normalità a tre livelli. Ora tutta l'Inghilterra, circa 55 milioni di persone, è a livello di allerta 2 o 3, ad eccezione dell'isola di Wight, della Cornovaglia e delle isole Scilly, che sono al livello 1. Nel Paese rimane ancora alto, con 648 decessi, il numero dei morti giornalieri di Coronavirus. Il bollettino odierno delle autorità sanitarie registra anche 16,170 nuovi contagi nelle ultime 24 ore e 1.191 nuovi ricoveri. Dall'inizio dell'epidemia vi sono stati 59.699 decessi e 1.659.256 persone sono state contagiate.

L'allarme Interpool

Sui vaccini anti-Covid falsi o sui rischi che qualcuno possa rubare i veri, ha lanciato un allarme l'Interpol alle forze dell'ordine di tutto il mondo. L'agenzia ha diffuso un allarme arancione esortando a prepararsi a operazione criminali anche online perchè ha scatenato "un comportamento criminale opportunistico e predatorio senza precedenti".

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Belgio, vaccinazione dal 5 gennaio

Il Belgio è pronto a far partire il 5 gennaio la campagna di vaccinazione per il Coronavirus, se per quella data ci sarà il via libera dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco. Lo ha assicurato oggi il primo ministro Alexander De Croo, citato dai media belgi. "Quando i vaccini saranno pronti, il nostro paese sarà pronto", ha assicurato. Il piano per la distribuzione dei vaccini è pronto da ieri, ma ora deve essere concordato con le varie autorità regionali e locali. Il leader del governo vallone, Elio di Rupo, ha tuttavia invitato alla prudenza. "La prima fase di somministrazione del vaccino - ha detto - coinvolgerà un numero ristretto di persone, sicuramente il personale sanitario degli ospedali". Per la vaccinazione di tutta la popolazione "ci vorrà enormemente tempo", bisognerà "essere pazienti".

Oms: in Europa numero di casi calato per tre settimane consecutive 

L'Europa continua a rappresentare ancora il 40% dei nuovi contagi settimanali da Coronavirus Sars-CoV-2 a livello globale, nonostante il numero di nuovi casi, dal picco registrato nella prima settimana di novembre, sia diminuito per tre settimane consecutive (negli ultimi 7 giorni del 13%). E il Vecchio Continente pesa per il 50% dei nuovi decessi, che si sono verificati nel mondo nell'ultima settimana, perché quasi la metà dei Paesi dell'area continua a mostrare una trend crescente. Solo la scorsa settimana, sono stati segnalati oltre 35.000 nuovi morti dalla Regione, portando il totale a 412mila. A tracciare il quadro è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel suo aggiornamento settimanale sulla situazione globale. Per quanto riguarda i nuovi positivi la percentuale europea è la seconda più alta dopo quella segnata dalla Regione delle Americhe (42%). Il maggior numero di nuovi casi nel Vecchio Continente è stato segnalato dall'Italia (184mila) seguita dalla Russia (180mila), dalla Polonia (130mila), dalla Germania (124mila) e dal Regno Unito (112mila). Se la Turchia ha visto un aumento del 58% dei nuovi casi la scorsa settimana, la Serbia ha segnalato un aumento costante del numero settimanale di casi e decessi da ottobre e con oltre 7.200 pazienti ricoverati in ospedale e più di 250 in ventilazione assistita alla fine della scorsa settimana, una clinica del Paese sarà convertita in ospedale Covid per fornire cure intensive e supporto di ossigeno e far fronte all'aumento di malati che richiedono cure ospedaliere. In Grecia, dopo diverse settimane di tendenza al rialzo, i casi sono diminuiti del 27%, mentre continua un forte aumento del numero di morti e sono in corso piani per rafforzare il sistema sanitario nelle aree più colpite, come Salonicco, a Nord del Paese. Per quanto riguarda il resto del mondo, il Mediterraneo orientale ha registrato un leggero calo sia nei casi che nei decessi la scorsa settimana, dopo quattro mesi di crescita continua.

Francia, aumentano i decessi

In Francia ieri il numero dei positivi era ancora in calo: 8.083, per un totale di 2.230.571 casi accertati dall'inizio dell'epidemia, e i morti sono saliti a 53.506, con 365 nuovi decessi. Il presidente Emmanuel Macron ha reso noto che il governo "sta valutando" una campagna di immunizzazione anti-covid di massa tra aprile e giugno dell'anno prossimo, dopo che in una prima fase i vaccini saranno distribuiti alle persone "più vulnerabili". Intanto come in altri Paesi anche in Francia si discute sul periodo natalizio. Riguardo alle funzioni religiose il premier, Jean Castex, ha proposto di passare a "6 metri quadri per fedele" la capienza massima delle persone autorizzate a partecipare alle messe. Invece nessuna apertura sullo sci: l'Eliseo ha invitato Spagna e Svizzera a chiudere anche le loro stazioni sciistiche durante le vacanze di Natale. E per scoraggiare i francesi, che "si vanno a contaminare altrove", sciando in altri Paesi, sono previsti "controlli aleatori alle frontiere", tamponi e una quarantena di 7 giorni, ha spiegato Castex alla tv BFM. 

Russia, altri 589 morti

Le vaccinazioni di massa contro il Coronavirus in Russia inizieranno dalla prossima settimana, ne ha dato disposizione il presidente russo, Vladimir Putin. I primi ad essere vaccinati saranno medici e insegnanti, secondo quanto scrivono le agenzie russe. Proprio oggi la Russia presenta il suo vaccino Sputnik V all'Onu, riporta l'agenzia statale Tass. Intanto, dal Cremlino si apprende che i vaccini russi contro il Covid per i Paesi stranieri saranno prodotti all'estero. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha spiegato che la domanda dall'estero, "sarà soddisfatta principalmente con l'aiuto degli impianti di produzione che il Fondo russo per gli investimenti diretti sta ora costruendo con i suoi partner stranieri". Il bisogno di farmaci per prevenire il virus per i russi è urgente, oggi la sanità russa ha registrato 589 nuovi decessi. Un'impennata che porta a 41.053 le morti riconducibili al virus. I nuovi contagi 25.345, di cui 5.191 solo a Mosca e 3.684 a San Pietroburgo. Il totale è di 2.347.401.

In Giappone terza ondata

In Giappone il numero giornaliero di decessi ha stabilito il massimo record di 41 morti. I contagi sono saliti di 2.030 nuovi casi. Crescono anche il numero di pazienti con gravi complicazioni respiratorie salito a 493. Il sistema sanitario del Sol Levante trema nel pieno della terza ondata, e il governo di Tokyo ha ufficialmente chiesto alla popolazione over 65 di evitare spostamenti fino al 17 dicembre. Il governo nipponico ha fatto sapere che fornirà gratuitamente il vaccino anti-Covid a tutta la popolazione: 126 milioni di abitanti. Tokyo ha già preordinato vaccini per 60 milioni di persone dall'azienda farmaceutica Pfizer e per altri 25 milioni di persone dall'azienda di biotecnologia Usa Moderna. I)Noltre riceverà 120 milioni di dosi del vaccino da AstraZeneca. 

Cina

La Cina, secondo la Cnn, punta a cancellare la sua cattiva gestione dell'epidemia aviando una campagna globale di collaborazione con gli altri governi, per questo Pechino ha fatto sapere che nei prossimi mesi invierà centinaia di milioni di dosi di candidati vaccini contro il Coronavirus ai Paesi che li hanno già sperimentati. Inoltre, sta offrendo ad un numero crescente di Paesi in via di sviluppo un accesso prioritario ai suoi vaccini. I candidati vaccino cinesi attualmente cinque, sviluppati da quattro aziende, tutti alla fase 3 di sperimantazione, mancano solo l'ultimo passaggio e l'approvazione. Ormai il virus è stato sconfitto in Cina, così molti produttori di farmaci stanno cercando all'estero la possibilità di testare l'efficacia dei loro vaccini. 

Punto - Un Natale diverso in Europa

Ecco lo scenario in alcuni Paesi europei per le festività natalizie. La Francia, complice il calo dei contagi, Parigi vuole allentare le restrizioni sugli spostamenti in vista del Natale. Il 15 dicembre moltei dei limiti imposti da ottobre finiranno. Negozi, teatri e cinema riapriranno per Natale e saranno concesse le visite ai propri familiari. Resterà in vigore un coprifuoco nazionale dalle 21 alle 7, ma sarà sospeso la notte della Vigilia di Natale e a Capodanno. Resteranno invece chiusi ristoranti e scuole, che potranno riaprire dal 20 gennaio, sempre che i contagi restino sotto i cinquemila casi.Nessuna data al momento per la riapertura di bar, caffè e nightclub. In Germania dal 23 dicembre al primo gennaio si potranno incontrare fino a 10 persone di famiglie diverse, dopo i limiti di quello che la cancelliera Angela Merkel ha definito un "lockdown light". La Merkel comunque ha sconsigliato i suoi connazionali di riunirsi. La cancelliera ha detto che la cosidetta ''Amnistia per Natale'' dipenderà dall'andamento della pandemia. Niente da fare per i mercatini natalizi. Cancellati per Capodanno gli spettacoli pirotecnici. Non riapriranno i bar, i ristoranti e altri locali per l'intratteimento, mentre scuole e negozi sono aperti. In Spagna ci si avvia a un periodo di feste con ''tante rinunce rispetto agli anni passati'': limitato a dieci il numero di persone, da tre famiglie diverse, perc la vigilia, il giorno di Natale, la vigilia di Capodanno, il primo dell'anno e la festa dell'Epifania. Mentre  gli altri giorni le riunioni sarebbero limitate a sei persone, con un coprifuoco da mezzanotte alle 6. Probabilmente saranno permesse le messe di Natale, ma senza canti. Notte della Vigilia e di Capodanno comunque c'è il coprifuoco all'una e trenta. In Austria il lockdown finisce il 7 dicembre. Il ministro della Salute Rudolf Anschober ha detto alla stampa che ''non sarà prorogato''. L'allentamento delle restrizioni in Austria andrà di pari passo con un programma di test di massa volontari che scatta la settimana prima di Natale. Dopo il 7 dicembre è prevista la riapertura di scuole e negozi non essenziali. Gran Bretagna, il governo di Londra ha elaborato un sistema ''a bolle'' per Natale in Gran Bretagna. Ok alle riunione in casa a un numero massimo di tre famiglie nel periodo compreso dal 23 al 27 dicembre. Vietato invece ristoranti o pub.  La ''bolla'' formata da un massimo di tre famiglie non potrà mischiarsi con un'altra. Da oggi in Gran Bretagna riaprono i luoghi di culto per le preghiere in comune, ma si attendono ancora indicazioni sulla Messa della Vigilia di Natale.