Giovedì 18 Aprile 2024

Coronavirus, l'Ue riapre le frontiere (ma non a tutti). Sì alla Cina, no agli Usa

I 27 ambasciatori riuniti hanno deciso una parziale riapertura dal primo luglio a una quindicina di Paesi. Ora la palla passa alle capitali. I criteri

Passeggeri in coda all'aeroporto di Bruxelles (Ansa)

Passeggeri in coda all'aeroporto di Bruxelles (Ansa)

Bruxelles, 27 giugno 2020 - L'Europa pensa di riaprire le proprie frontiere esterne dal primo luglio. Ma non a tutti: nella lista dei Paesi - una quindicina - figura ad esempio la Cina (seppure a determinate condizioni) ma non compaiono gli Usa.  Il provvedimento di parziale riapertura è stato deciso ieri dai 27 ambasciatori, riuniti a livello del Coreper, che adesso passano la palla alle capitali. La decisione finale che era attesa per oggi sembra slittare di qualche ora, vista la difficoltà a mettere d'accordo tutte le capitali sulla metodologia da adottare per redigerla.. 

Chi c'è e chi non c'è

Se tutto va come previsto, la luce verde dovrebbe scattare per Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay.  Si riapre anche alla Cina, ma con un asterisco: varrà il criterio della reciprocità. 

Lista da aggiornare ogni 14 giorni

I 27 hanno dibattuto a lungo, e il tema è ancora aperto, proprio sulla ricerca di criteri comuni, affinché siano oggettivi e sanitari e che si basino su dati epidemiologici. La lista inoltre dovrà essere aggiornata ogni 14 giorni per riflettere l'evoluzione della situazione legata al Covid.

La decisione finale alle capitali

La palla dunque passa alle capitali: in caso di quorum a maggioranza qualificata partirebbe la procedura scritta, in caso contrario si ritornerà al Coreper, la cui riunione è prevista per lunedì.  I viaggi non essenziali verso l'Ue sono stati vietati a metà marzo per arginare la diffusione del Coronavirus. Questa misura deve essere gradualmente revocata dall'1 luglio, favorendo gli arrivi dai Paesi la cui situazione epidemiologica è simile o migliore a quella dell'Ue.

Gb, niente quarantena per 15 Paesi, Italia compresa

Intanto dal 6 luglio, la Gran Bretagna allenta le restrizioni per i cittadini che vogliono trascorrere vacanze all'estero: chi vorrà attraversare le frontiere potrà farlo, in una quindicina di Paesi europei, Italia compresa, e non dovrà piu mettersi in quarantena al rientro nel Regno Unito. L'elenco dei Paesi interessati deve ancora essere reso noto ma dovrebbe includere, secondo la Bbc, oltre all''Italia anche Spagna, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Finlandia, Belgio, Turchia, Germania e Norvegia, ma non Portogallo o Svezia. Un accordo simile potrebbe essere mediato anche con Australia e Nuova Zelanda.