Coronavirus, 132 morti. Quinto caso confermato in Francia

Più contagi della Sars in Cina. Continua la fuga di stranieri. Oms convoca nuova riunione di emergenza. Tante compagnie aeree annullano i voli. Toyota chiude stabilimenti. Starbucks e Ikea fermano la metà dei negozi. Chiusure anche per McDonald's

Malesia, mascherina per proteggersi dal coronavirus in aeroporto (Ansa)

Malesia, mascherina per proteggersi dal coronavirus in aeroporto (Ansa)

Wuhan, 29 gennaio 2020 - L'emergenza coronavirus continua a crescere in Cina e di conseguanza la Farnesina ha disposto domani un volo per rimpatriare gli italiani bloccati a Wuhan. Il numero di contagi del nuovo virus nel Paese asiatico è a quota 6 mila casi: superati quelli dell'epidemia della Sars del 2002-2003. La nota positiva è che si segnala un rallentamento nei contagi, passati a 1.459 ieri, contro i 2.077 registrati nella giornata di lunedì. I morti sono 132, i casi sospetti sono 9.239. Nel conteggio sono inclusi Cina, Hong Kong, Macao e Taiwan, ha reso noto la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese. A Pechino si contano 11 nuovi casi di contagio, mentre sono 16 a Shanghai. Un primo caso è stato rilevato anche negli Emirati Arabi Uniti, mentre in Francia si registra un quinto contagio e si tratta della figlia della quarta persona che si era ammalata. 

L'Organizzazione mondiale della Sanità domani terrà una nuova riunione d'emergenza di esperti per stabilire se l'epidemia costituisca un'emergenza sanitaria internazionale. Il meeting è stato convocato dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus dell'organismo Onu basato a Ginevra.

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Cina, le decisioni delle compagnie aeree

La Casa Bianca sta considerando di sospendere tutti i voli da e per la Cina. La British Airways invece ha già deciso: annunciata la sospensione immediata dei voli per il Paese asiatico (i cittadini britannici di ritorno da Wuhan saranno messi in quarantena per 14 giorni, ha annunciato il segretario alla sanità del Regno Unito Matt Hancock). Di seguito anche l'indonesiana Lion Air, la più importante compagnia aerea del sudest asiatico, ha reso noto che interromperà tutti i voli, da e per la Cina, a partire dal 1 febbraio. Invece, "per ora", Air France consente ai passeggeri di cancellare o posticipare gratuitamente i voli per la Cina. La compagnia aerea transalpina, dopo aver cancellato la scorsa settimana quelli per Wuhan, mantiene 23 collegamenti settimanali con il Paese: 10 voli da Parigi Charles de Gaulle a Pechino e 13 a Shanghai. Sempre in giornata è arrivata la notizia che anche Lufthansa ha deciso di annullare tutti i voli da e per la Cina continentale fino al 9 febbraio, comprese le controllate Swiss e Australian Airlines. La compagnia aerea olandese Klm, parte del gruppo Air France Klm, cancellerà, a partire da venerdì, i voli diretti per le città di Chengdu e Hangzhou, mentre i numeri di voli per Shanghai saranno ridotti da 11 a 7 alla settimana. La tratta di Pechino, invece, non subirà modifiche. Così la stessa Air France sospende i voli per Wuhan e riduce quelli per Shanghai e Pechino. Da Iberia stop ai voli verso Shanghai.

Fuga dalla Cina. Pronto volo per gli italiani

Intanto continua la fuga degli stranieri dalla Cina. È decollato da Whuan l'aereo che riporta a casa i cittadini americani. Anche 200 giapponesi sono stati rimpatriati dalla città cinese. Per gli evacuati australiani si prospetta un periodo di quarantena nell'isola di Christmas, un atollo del Pacifico centrale tristemente famoso per il centro di detenzione per migranti. E a poche ore Malaysia e Turchia si aggiungono all'elenco. Quanto agli italiani, a Wuhan sono presenti "una settantina" di nostri connazionali. Per il loro ripatrio è stato organizzato un volo dall'Unità di Crisi: dopo l'ok da parte cinese l'aereo, operato dal Comando Operativo di Vertice Interforze, raggiungerà direttamente l'aeroporto della città asiatica con a bordo personale medico specializzato. A quel punto per i connazionali è previsto un protocollo sanitario definito dal Ministero della Salute. Non saranno messi in quarantena in modo automatico, ha assicurato il direttore scientifico dello Istituto Spallanzani di Roma Giuseppe Ippolito, ma sarà valutata la situazione caso per caso. Potrebbero trascorrere gli eventuali 14 giorni di 'sorveglianza' sanitaria in una struttura militare.

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​Toyota, Starbucks, Ikea, McDonald's

Ripercussioni anche sulla produzione industriale: chiusi fino al 9 febbraio gli stabilimenti di produzione della Toyota in Cina, lo ha annunciato la casa automobilistica giapponese. L'epidemia ha spaventato anche la catena statunitense di coffee shop Starbucks che ha chiuso "più della metà" dei suoi 4.300 coffee shop in Cina. La società ha espresso la sua fiducia che ogni potenziale effetto sia "temporaneo", ma "attualmente abbiamo chiuso più della metà dei nostri negozi in Cina", ha sottolineato il responsabile dello sviluppo internazionale di Starbucks, John Culver. Anche Ikea ha deciso di chiudere metà dei suoi negozi "temporaneamente e fino a nuovo avviso". McDonald's ha chiuso 'alcune centinaia' di suoi punti vendita in Cina nella provincia di Hubei.

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Virus, effetti sulle Borse

La Borsa di Hong Kong crolla al ritorno agli scambi dopo la lunga pausa del Capodanno lunare. A pesare sono i timori legati all'epidemia del coronavirus di Wuhan: l'indice Hang Seng segna un tonfo del 3,03%, bruciando 848,10 punti a quota 27.101,54.

Effetti sullo sport

La Federazione internazionale sci (Fis), in accordo con l'Associazione cinese di sci, ha deciso di annullare le previste gare della Coppa del mondo di sci in Cina a febbraio. Saltano la discesa libera e il Super G della coppa del mondo maschile in programma per il 15 e 16 febbraio a Yanqing. Gare importanti perchè primi test in vista dei Giochi Olimpici d'inverno del 2022 a Pechino. Provvedimenti anche per la nazionale di calcio femminile cinese in traferta in Australia. Le autorità aussie hanno messo le ragazze in quarantena, scrive il Guardian. La squadra, che è stata a Wuhan sei giorni fa, il 22 gennaio, dovrà rimanere chiusa in hotel fino al 5 febbraio.

Speranza: attenti alle fake news

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto ad Adnkronos Live per mettere in chiaro alcune informazioni che stanno circolando in un momento. "Su tutti i casi sospetti di coronavirus in questi giorni, sono state fatte verifiche e sono tutti negativi. Abbiamo una procedura anche su questo punto che non è inventata dal Governo italiano, ma prevista dall'Oms: è quindi utile che ci sia una centralità di questa comunicazione". Inoltre il ministro ha sottolineato: "Vorrei ricordare che siamo nel pieno della stagione influenzale e molte persone in Italia l'hanno già presa. E' chiaro che non bisogna scambiare sintomi naturali con una patologia specifica di cui, lo ribadisco, sono stati certificati solo 8 casi in tutta l'Unione europea". Altra cosa che Speranza ha voluto sottolineare sono le false notizie che in questi momenti non mancano mai, come la voce dei social che assumere la Tachipirina possa proteggere dal coronavirus: "E' una fake news. Fuori dalla Cina ci sono pochi casi, poche unità. Le indicazioni dobbiamo farle dare a chi ha competenze scientifiche e la comunità scientifica è al lavoro".

Australia, creata copia del coronavirus

In Australia gli scienziati sono riusciti a fare una copia del coronavirus. Sarebbe un primo passo nella lotta contro l'epidemia di polmonite virale. Il Doherty Institute di Melbourne ha annunciato di essere riuscito a creare un nuovo coronavirus dal campione ottenuto da un paziente infetto, per la prima volta fuori dalla Cina. Infatti Pechino è riuscita già a sequenziare il genoma di questo nuovo coronavirus e a pubblicare i risultati, consentendo agli scienziati di sviluppare nuovi strumenti diagnostici, ma non ha condiviso il virus con i laboratori di tutto il mondo, cosa che l'istituto australiano farà attraverso l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).