Coronavirus cinese, un caso sospetto a Bari. Ma prime analisi negative

I morti sono 25, 634 i contagiati. Salgono a 4 le città isolate, bloccata l'uscita di 7 film. Macao e Pechino non festeggiano il capodanno cinese, chiusa la Città Proibita. "Il virus trasmesso all'uomo da serpenti e pipistrelli". Allarme anche in Scozia

Cina, i controlli a Wuhan (foto Ansa)

Cina, i controlli a Wuhan (foto Ansa)

Roma, 23 gennaio 2020 - Ultime notizie dal coronavirus cinese che sta terrorizzando il mondo e ora spaventa anche l'Europa. Una donna di Bari proveniente dalla Cina, che è stata anche nella zona di Wuhan, è ricoverata nel Policlinico della città perché arrivata al pronto soccorso con sintomi apparentemente influenzali, febbre e tosse. Dalle prime analisi sarebbe escluso il virus cinese. L'ospedale precisa: "In base agli esami microbiologici effettuati è stata individuata una positività per micoplasma. Tale diagnosi è clinicamente compatibile con la sintomatologia presentata dalla paziente e non dissimile dalla malattia causata dal coronavirus. Si resta in attesa comunque degli ulteriori accertamenti in corso per la precisazione diagnostica definitiva".

Intanto rientra l'allarme in Francia. La ministra della Salute francese, Agnes Buzyn, ha dichiarato stasera che "nessun caso sospetto" è stato al momento accertato nel Paese. "Due casi sono stati esaminati - ha precisato la ministra parlando con i giornalisti - ma si sono rivelati negativi".

Quattro casi sospetti di coronavirus in Scozia. Lo riporta SkyNews precisando che si tratta di quattro cittadini cinesi sottoposti ora ai test, sono tutte giunte in questi giorni nel Regno Unito con un volo da Wuhan.

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Intanto s'apprende che, sulla base delle attuali conoscenze, sarebbe di 14 giorni il periodo di incubazione del nuovo coronavirus, come segnala il piano di prevenzione e controllo messo a punto dalla National Health Commission cinese.

Serpenti, pipistrelli e gli animali sulle bancarelle

Come è accaduto in passato con i virus dell'influenza aviaria e con la Sars, anche questa volta l'indice è puntato sui mercati di animali vivi molto comuni in Cina, dove oltretutto si vendono anche animali selvatici, accanto a quelli allevati nelle fattorie e ai pesci. Tra le specierin vendita al mercato, i serpenti e i pipistrelli.

"I risultati della nostra analisi evoluzionistica suggeriscono per la prima volta che il serpente è il più probabile animale selvatico serbatoio del virus 2019-nCoV", scrivono i ricercatori. Le analisi genetiche aggiungono così una tessera fondamentale al mosaico della composizione genetica del virus 2019-nCoV, nel quale finora era chiaramente riconoscibile solo la sequenza della parte di virus ereditata dai pipistrelli e identificata fin dall'inizio come appartenente alla famiglia dei coronavirus, la stessa che comprende il virus della Sars, comparso nel 2002, e della Mers, del 2015.

Restava da risolvere il mistero della provenienza dell'altra metà del virus. Adesso è chiaro che il virus 2019-nCoV è un mix di un coronavirus proveniente dai pipistrelli e di uno che arriva dai serpenti e che da questi ultimi sarebbe passato agli esseri umani, adattandosi al nuovo ospite e acquisendo la capacità di trasmettersi da uomo a uomo. Ricombinandosi geneticamente nei serpenti, quindi, il nuovo virus ha fatto il cosiddetto 'salto di specie', acquisendo nuovi recettori che gli permettono di legarsi alle cellule del sistema respiratorio umano.

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Intanto in Cina salgono i contagi legati all'epidemia da nuovo coronavirus simile alla Sars. Oggi le autorità sanitarie cinesi - citate da Skynews - segnalano 634 casi confermati da 2019-nCoV in 25 aree del Paese. I morti sono saliti a 25. La Cina registra anche il primo decesso in un'area al di fuori dell'epicentro di Wuhan. Casi di infezione sono stati confermati anche a Hong Kong, Macao, Taiwan, Usa, Giappone, Thailandia e Corea del Sud, mentre il paziente russo che si sospettava malato non risulta infetto da coronavirus. Le autorità cinesi precisano che 5.897 contatti stretti dei pazienti contagiati sono stati rintracciati e circa 5000 sono stati posti sotto osservazione.

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Quattro città isolate, e stop a 7 film nelle sale

Oltre a a Wuhan - una metropoli di oltre 11 milioni di abitanti -  per tentare di arginare l'epidemia anche Huanggang, nella provincia cinese di Hubei, verrà isolata: i trasporti smetteranno di funzionare dalla mezzanotte di oggi: "Sospeso il trasporto dei passeggeri attraverso bus e auto, come il traffico ferroviario in uscita". Stop ai treni anche a Ezhou, città di un milione di abitanti sempre nella provincia dello Hubei, situata sul fiume Yangtze, vicino a Huanggang. E a Xianning  (2,5 milioni di persone), che diventa la quarta città in isolamento in Cina. Sale a oltre 20 milioni di abitanti il numero di persone coinvolte dai blocchi nelle varie città per l'epidemia.

Si ferma anche il cinema:: a causa dell'epidemia è stata rinviata l'uscita al cinema in Cina di sette film, tra cui 'Detective Chinatown 3', 'Lost in Russia', 'Leap' e 'Legend of Deification'. Le pellicole erano previste in uscita durante il Festival di primavera, ma essendo le sale spazi circoscritti le autorità hanno giudicato troppo alto il rischio di trasmissione del virus.

Wuhan, ospedale specialistico in 6 giorni

Le autorità di Wuhan davanti all'emergenza hanno annunciato che sarà costruito un ospedale specializzato per la cura dei pazienti affetti dal nuovo coronavirus in soli sei giorni. La notizia è stata ripresa dalla stampa cinese. Nella nota è spiegato che verrà preso ad esempio la costruzione dell'ospedale sorto a Pechino nel 2003 per fare fronte all'epidemia di Sars. L'Oms al momento tira il freno e al termine della riunione del comitato ha annunciato che "è ancora troppo presto per dichiarare un'emergenza sanitaria globale". 

Pechino

Scene surreali a Pechino: la metropolitana all'ora di punta appare deserta. Oltre alle partenze per il capodanno cinese, sulla città aleggia la paura. Prova ne è che le autorità sono state costrette a chiudere la Città Proibita, meta quotidiana di migliaia di turisti.